La Maturità “ai tempi del Coronavirus” presta il fianco a fake news e interpretazioni sbagliate. Una maturità la cui veste definitiva è stata ufficializzata solo un mese fa per via delle incertezze legate allo scenario epidemiologico e alle relative misure da adottare. L’esame avrà così una formula del tutto inedita – niente scritti ma solo un colloquio orale, peraltro diverso dal passato – con, in più, un Protocollo di sicurezza da osservare per svolgere la prova in presenza a scuola. Un lungo elenco di informazioni che i maturandi non hanno ancora pienamente digerito.
Proprio questo sarà il tema centrale della tradizionale campagna di sensibilizzazione che la Polizia Postale e delle Comunicazioni porta avanti in collaborazione con il portale degli studenti Skuola.net, giunta al tredicesimo anno consecutivo. L’obiettivo di Maturità al sicuro è sempre quello di contrastare, alla vigilia dell’esame, fake news, bufale e leggende metropolitane, per evitare che i ragazzi perdano tempo prezioso dietro a notizie fuorvianti ma, soprattutto, per tranquillizzarli visto che, travolti da un’enorme quantità di consigli (spesso dall’approccio pessimistico) per evitare il contagio da Covid-19, è come se tra gli studenti si sia diffusa una specie di terrore da orale “dal vivo”.
A confermarlo è l’annuale monitoraggio realizzato da Skuola.net per la Polizia di Stato, su un campione di circa 5.000 studenti del quinto anno delle superiori che si è concentrato, questa volta, proprio sulle norme socio-sanitarie adottate dal Ministero dell’Istruzione in base alle indicazioni del Comitato tecnico-scientifico. Circa un maturando su quattro, ad esempio, pensa che sarà costretto ad avere la mascherina per tutta la sua permanenza nell’edificio scolastico, anche durante il colloquio, quando, invece, le Linee Guida concedono allo studente, la possibilità di abbassarla per svolgere il colloquio – visto che la disposizione delle postazioni impone il rigido rispetto di un distanziamento di almeno due metri tra i presenti in aula. E, il 21%, è rassegnato all’idea di doversi presentare a scuola da solo, senza nessuno, mentre il Protocollo non vieta ad un accompagnatore (uno soltanto) di assistere all’esame.
Un tema particolarmente controverso è quello sulle regole per l’accesso a scuola: agli studenti – e ai commissari – non verrà misurata la febbre, ma gli basterà produrre una dichiarazione che attesti l’assenza di sintomi riconducibili al Covid-19. Peccato che, solo uno su tre, ne sia al corrente: la maggioranza (46%) pensa invece che la misurazione della temperatura sarà obbligatoria, mentre il 19%, all’esatto opposto, è convinto che non ci sarà alcun controllo in tal senso. Lo stesso si può dire per la questione guanti: nessun obbligo. Secondo il Protocollo, basterà igienizzarsi frequentemente le mani con i gel messi a disposizione dall’istituto ma, solo uno su due, è aggiornato su questa procedura. L’unico passaggio veramente chiaro è quello dei tempi di permanenza nelle strutture: quasi tutti (92%) sanno che potranno arrivare circa 15 minuti prima del proprio esame e che dovranno andare immediatamente via una volta finita la prova.
L’iniziativa “antibufale” di Polizia di Stato e Skuola.net serve proprio per veicolare i messaggi corretti e sgomberare il campo da quelli errati. L’esame di maturità è un appuntamento molto importante per i ragazzi e, per questo, è necessario che mantengano la serenità necessaria per affrontarli. Le false notizie, invece, possono portare a sterili distrazioni e, specie in un momento storico come quello attuale, si corre il rischio che i più giovani perdano la concentrazione che merita uno degli appuntamenti più importanti della loro vita da studenti.
Per questo, per rafforzare il messaggio utilizzando un linguaggio più vicino a quello dei maturandi, è stato anche realizzato un video in collaborazione con lo youtuber Nikolais, che verrà diffuso su Skuola.net e sui suoi canali Facebook, Instagram e YouTube. Un contenuto ironico che passa in rassegna i comportamenti sbagliati che uno studente potrebbe assumere leggendo, in modo distorto, il Protocollo di sicurezza: ci sono il negazionista e il fobico, l’“assembratore” e l’ansioso, il collezionista di autodichiarazioni e il distanziatore sociale.
In più, gli operatori del Commissariato della Polizia di Stato on line saranno, anche quest’anno, a disposizione dei ragazzi nelle ore immediatamente precedenti l’inizio del maxi-orale, per rispondere a tutti i loro quesiti e dubbi sulle informazioni che circolano in Rete, con un rappresentante della Polizia di Stato che sarà presente anche alla tradizionale diretta di Skuola.net alla vigilia del primo giorno d’esami, per fare il proprio in bocca al lupo e tranquillizzare ulteriormente tutti gli studenti alle prese con questa anomala Maturità 2020.
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