Furti e borseggi sui mezzi di trasporto sono reati molto comuni, al centro del Report elaborato dal Servizio Analisi Criminale presso la Direzione Centrale della Polizia Criminale del Dipartimento della Pubblica Sicurezza del Ministero dell’Interno. Scippi e borseggi sui mezzi pubblici, quali autobus, metropolitane e treni, rappresentano un àmbito criminale che, oltre a risultare particolarmente sensibile sotto il profilo mediatico, può incidere in modo significativamente negativo sulle vittime e sulla percezione di sicurezza dei cittadini. Il senso di violazione della privacy e la conseguente perdita del senso di sicurezza possono sfociare in un vero e proprio trauma emotivo, con sensazioni di paura e ansia costanti e diffidenza e sospetto verso gli altri, tenuto conto che ogni famiglia in media ha almeno un componente che usufruisce del mezzo pubblico. Ma a farne le spese non sono solo i pendolari o chi utilizza quotidianamente i mezzi pubblici: i turisti, soprattutto stranieri, sono tra le vittime che più frequentemente denunciano tali reati, soprattutto in città come Roma, Firenze, Venezia.
Tra le cause figurano l’affollamento sui mezzi pubblici, la vulnerabilità dei turisti, l’organizzazione delle bande che agiscono con tecniche sofisticate
Tra le cause e i fattori contribuenti si evidenziano: affollamento all’ora di punta sui mezzi pubblici, la vulnerabilità dei turisti, soprattutto stranieri, l’organizzazione delle bande, che agiscono in modo coordinato e con tecniche sofisticate. Tra i tipi di furti ricorrenti, si citano: i “borseggi” o furti con destrezza: i ladri agiscono con destrezza, approfittando di un attimo di distrazione per sottrarre portafogli, telefoni cellulari o altri oggetti di valore dalle tasche o dalle borse delle vittime o utilizzano tecniche particolari per aprire borse o zaini senza che la vittima se ne accorga; gli “scippi” o furti con strappo: sono caratterizzati da maggiore violenza e consistono nell’afferrare con forza borse o oggetti dalle mani delle vittime, causando talvolta lesioni. Il Report pubblicato oggi dal Servizio Analisi Criminale presso la Direzione Centrale della Polizia Criminale analizza tali reati alla luce della loro diffusione e della modalità di intervento. Il lavoro di analisi e raccolta dei dati si riferisce, in particolare, al 2023 e al primo semestre del 2024.
Per i furti in autobus, in metropolitana e in treno, negli ultimi dieci anni si registra un trend in crescita costante dal 2021
Per i reati in esame commessi in autobus, in metropolitana e in treno, negli ultimi dieci anni si registra un trend di tendenziale diminuzione fino al 2020; a partire dal 2021 il trend è di crescita costante e, in particolare per i furti in “metropolitana”, i valori risultano significativamente più elevati anche rispetto al periodo pre-pandemico, tanto che nel 2023 si registra il picco più alto degli ultimi 10 anni. Nel 2023, in generale, il Servizio Analisi Criminale ha registrato 13.291 furti in autobus, 21.210 in metropolitana, 6.109 in treno. Confrontando i reati commessi tra gennaio e giugno del 2023 e del 2024, a livello nazionale, tra il primo semestre 2023 e l’analogo periodo del 2024 si evidenzia un incremento dei furti in autobus (+3,2%) ed in treno (+21%), mentre per i furti in metropolitana si registra una leggera diminuzione (-6,8%). Tale variazione costituisce, ovviamente, solo un “indizio” di quello che potrebbe essere il dato definitivo per l’anno 2024. Tra le regioni più colpite dai ladri e borseggiatori, spiccano Lazio, Liguria, Piemonte, Emilia Romagna. La regione Lazio è prima per furti in metropolitana e per i furti in autobus, mentre per i furti in treno “primeggia” la Liguria. In coerenza con il dato regionale, è la provincia di Roma a far registrare, in modo netto, il dato più elevato per i furti in metropolitana (14.438 nel 2023) seguita, con distacco, da quella di Milano (5.504). In Molise, Basilicata e Valle D’Aosta, al contrario, si rilevano le percentuali più basse di incidenza per tali reati. Va specificato che gli indicatori, per regione, tengono conto dell’incidenza dei furti in rapporto alla popolazione.
Gli autori noti dei furti e le province più colpite
Ragionando sui valori assoluti nel confronto tra i periodi gennaio-giugno per gli anni 2023 e 2024, il Servizio Analisi Criminale traccia poi delle valutazioni e previsioni delle aree più problematiche, prendendo in considerazione le singole città e relative province. Le “prime” 5 province risultano essere, per i furti in autobus: Roma (+34% nel primo semestre 2023/2024), Torino (-17,5%), Milano (+4,8%), Bologna (+52%) e Genova (-26,2%). Per i furti in metropolitana: Roma (+0,9%), Milano (-25,4%), Napoli (-12,1%), Firenze (+ 65,9%) e Torino (-19,2%); infine, per i furti in treno: Milano (+36,9%), Roma (+18,9%), Firenze (+2,3%), Genova (-3,4%) e Venezia (+38,8%). Nel Report si segnala, infine, un valore costantemente elevato dell’incidenza dei cittadini stranieri presunti autori noti (denunciati e arrestati) di furti nei tre luoghi specifici: in ambito nazionale, nel primo semestre del 2024, gli “stranieri” si attestano ad una percentuale del 78% per i furti in autobus, del 81% per quelli in treno e del 94% per i furti nella “metropolitana”.