Violenza di genere, i dati degli ultimi sei mesi della Polizia Criminale

violenza di genere

Violenza di genere, è stato reso noto il rapporto semestrale del Servizio Analisi Criminale della Direzione Centrale della Polizia Criminale relativo ai primi sei mesi del 2024. Per contrastare in maniera sempre più efficace i reati di genere e comprenderne le modalità, l’analisi viene realizzata anche prendendo in considerazione dati come l’età e il genere degli autori e delle vittime, la relazione che intercorre tra loro, le informazioni sul luogo dove è avvenuto il fatto, la tipologia di arma eventualmente utilizzata, la presenza sul dei figli al momento del crimine e se la violenza è commessa unitamente ad atti persecutori.

Reati spia, trend in discesa rispetto al 2023 ma sono in costante aumento dal 2021

Dal 2021 al 2023, l’andamento dei reati spia – ovvero quei delitti ritenuti i possibili indicatori di una violenza di genere – indicano un trend in progressivo e costante incremento, ad eccezione di un lieve decremento degli atti persecutori in flessione nel 2022. Nel periodo che va dal 1 gennaio al 30 giugno 2024, confrontato con l’analogo semestre del 2023, si registra invece una diminuzione sia degli atti persecutori, che da 9.359 scendono a 8.592 (-8%), che delle violenze sessuali che da 2.991 passano a 2.923 (-2%); mentre aumenta il numero dei maltrattamenti contro familiari e conviventi per cui si registra un incremento (5%), passando da 11.808 a 12.424. Va precisato che si tratta di un trend da verificare nel prosieguo, in quanto si tratta di dati non consolidati e suscettibili di variazione in incremento, tenuto conto anche del ridotto tempo intercorso dalla conclusione del semestre.

Reati da Codice rosso, denunciati 698 reati di revenge porn solo negli ultimi 6 mesi

In relazione invece ai reati da Codice rosso tra il 2021 e il 2023, i dati del Servizio Analisi della Polizia Criminale evidenziano un trend in costante crescita per la violazione dei provvedimenti di allontanamento dalla casa familiare e del divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalla persona offesa. Per quanto riguarda la diffusione illecita di immagini o video sessualmente espliciti e la costrizione o induzione al matrimonio, si registra un andamento ondivago: dopo una lieve diminuzione nel 2022, segue un aumento, rinvenibile anche nel primo semestre del 2023 e 2024. Diverso andamento si rileva, invece, per la deformazione dell’aspetto della persona mediante lesioni permanenti al viso, che, dopo un aumento nel 2022, evidenzia una diminuzione nel 2023 e nel periodo dei semestri raffrontati. In termini percentuali, nel triennio 2021-2023 il reato di costrizione o induzione al matrimonio ha visto un incremento del 21%; per la violazione dei provvedimenti di allontanamento si registra +del 18%; per la deformazione dell’aspetto della persona mediante lesioni permanenti al viso +3%; per la diffusione illecita di immagini o video sessualmente espliciti +1%. In termini numerici, da Gennaio a Giugno 2024 si sono registrati 13 reati di induzione al matrimonio, 40 lesioni permanenti al viso, 698 reati riconducibili al revenge porn, 1.540 reati di violazione dei provvedimenti di allontanamento.

Omicidi volontari riconducibili alla violenza di genere

Per quanto riguarda i femminicidi, ovvero gli omicidi volontari con vittime di sesso femminile e riconducibili alla violenza di genere, nel primo semestre del 2024 le vittime sono state 49, (62 nello stesso periodo del 2023). Di questi, 44 omicidi sono avvenuti in àmbito familiare e 24 per mano del partner o dell’ex partner. Nello stesso periodo del 2023, 53 donne erano state uccise in àmbito familiare, 32 da partner o ex partner. Una lieve flessione che non deve far abbassare la guarda sul contrasto ai reati legati alla violenza di genere, di qualsiasi tipo, siano essi reati spia, reati da Codice rosso fino all’omicidio volontario.

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