HomeFuturoGiovani, l’idea di futuro prima e dopo la pandemia

Giovani, l’idea di futuro prima e dopo la pandemia

di
Susanna Fara

Un grande indagine internazionale su giovani e futuro è stata promossa da un pool di esperti appartenenti a diversi enti in cinque paesi: per l’Italia, l’Eurispes che si è avvalso anche dalla collaborazione del Dipartimento CoRiS della Sapienza Università di Roma e dell’Università Mercatorum di Roma, del Dipartimento di Scienze Economiche dell’Università degli Studi di Bologna. L’indagine è stata condotta nel 2020 tra uomini e donne di età compresa tra i 18 e i 30 anni, residenti in Italia.

L’evoluzione dei valori dei giovani a causa della pandemia

Il primo elemento che emerge dall’indagine è una sorta di “apatia dei valori” espressa dai giovani italiani. Quasi tutti i valori ai quali nel recente passato i giovani davano importanza rispetto al sistema dei valori dominanti hanno registrato un calo sostanziale. Un netto crollo è registrato nella posizione dei valori come “una vita onesta” (-22,5%), “il rispetto della legge” (-21,2%), “seguire ideali, princìpi” (-19,4%), “indipendenza personale, libertà” (-19%) e “l’istruzione” (-20,8%).

Valori: quali differenze tra i giovani di diversi paesi

Nel 2020, gli italiani affidano alla democrazia (90,6%) il primo posto nella scala dei valori di vita, seguono la salute (85,9%), i soldi (83%) e la serenità (82,8%). I francesi mettono invece al primo posto il valore della salute (89,5%) dopo il quale vengono l’istruzione (88,2%), l’onestà (86,9%) e la libertà di parola (85,9%); per i polacchi al primo posto è collocata l’indipendenza personale (98,7%) e, successivamente, la salute (98,4%), la libertà di parola (97,2%), e il tempo libero (96,8%); per i giovani russi al primo posto c’è il benessere materiale (98%), seguito dalla salute (97,4%), serenità (97,9%) e dai soldi (97,4%). 

Per le giovani donne italiane l’importanza centrale della famiglia ha perso il suo carattere prioritario

Le ragazze progettano le loro attività professionali come un impegno fondamentale per la loro vita: la carriera, l’auto-realizzazione, la ricerca di un lavoro per garantirsi un reddito, sono ormai considerate come elementi naturali della vita di una donna mentre si è ridotta l’importanza della vita con una propria famiglia. Le giovani riconoscono l’importanza dell’istruzione (79,1%) e della carriera (78,1%), del lavoro (81,1%) e del denaro (84,8%), dell’indipendenza e della libertà personale (77,5%), della libertà di parola (76,7%) e dell’adesione a ideali e princìpi (78,5%), così come l’importanza della famiglia (78,4%) e dei figli (78,3%).

Tanta voglia di crescere: solo il 17,9% dei giovani italiani vuole restare con i genitori. Ma negli altri paesi c’è maggiore desiderio di autonomia

L’82,1% dei giovani italiani dichiara espressamente di volere intraprendere una vita indipendente in futuro e ritiene che l’età ottimale per questo cambio di vita sia di 23,7 anni (valore medio). Soltanto il 17,9% dei giovani vuole continuare a vivere con i propri genitori. Nel confronto internazionale la scelta di una vita indipendente sale, rispetto all’Italia, al 95% in Francia, 90,8% in Polonia, 90,4% in Russia,

Fiduciosi nel futuro il 66% dei giovani italiani, anche più che in passato

Due terzi dei giovani in Italia, il 66,1%, sono fiduciosi nel futuro, mentre poco più di un quarto (28,8%) presenta un punto di vista opposto. Più spesso di altri, le ragazze parlano di incertezza nel futuro (34,6%). Paradossalmente, l’epidemia da Coronavirus ha contribuito alla crescita (66,1%) della fiducia nel futuro (nel 2019 era pari al 55%), nonostante la mancanza di stabilità, l’aumento della disoccupazione e il calo dei redditi.

Lavoro e posizione professionale, cosa si aspettano i giovani nel futuro

Nell’indagine del 2019 era emerso che il 57,4% degli intervistati era generalmente soddisfatto del proprio lavoro e che solo il 13% di essi aveva l’intenzione di cambiare professione o campo di attività nel futuro. La situazione nel 2020 ha portato a un aumento, più che raddoppiato, di coloro che hanno cambiato in modo significativo la loro visione del proprio futuro professionale, progettando di cambiare professione o àmbito di attività. Secondo l’indagine 2020, il 30,4% di coloro che hanno risposto a questa domanda intende apportare cambiamenti nella propria vita professionale. Molti hanno motivato il loro desiderio con l’intenzione di avere una propria attività, impegnarsi nell’imprenditorialità, lavorare nel campo della psicologia, delle risorse umane, del turismo, del fitness e dello sport.

Quanto alla pianificazione della propria attività lavorativa, la maggior parte dei giovani si concentra nella ricerca di un posto di lavoro (35,2%), principalmente in un’impresa privata (23,6%) piuttosto che in una struttura pubblica (11,6%). Un quarto degli intervistati desidera avviare un’attività in proprio (24,9). Resta, comunque, il problema aperto del 13% dei giovani che rinuncia a programmare ogni ricerca di lavoro.

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