Quasi il 40% degli italiani afferma di aver accresciuto le proprie competenze informatiche dall’inizio della pandemia (39,4%: il 32,1% abbastanza, il 7,3% molto). Il dato emerge dall’indagine contenuta nel Rapporto Italia 2022 pubblicato dall’Eurispes a maggio di quest’anno. Quasi la metà degli italiani, il 45,5%, ha iniziato ad utilizzare strumenti che prima non usava. La maggioranza dall’inizio dell’emergenza Covid utilizza di più Internet per ragioni pratiche (56,1%) e per svago (53,8%).
Cellulare: il primo e l’ultimo pensiero della giornata
La netta maggioranza degli italiani (66,1%) usa il telefonino a letto, al risveglio o prima di dormire. Guardare lo smartphone diviene così per molti la prima e l’ultima azione della giornata. La maggioranza delle persone lo utilizza mentre guarda la televisione (54,4%), ma anche mentre è in bagno (53,6%); la metà del campione a tavola mentre mangia da solo (50,3%) e il 26,5% anche quando si trova a tavola in compagnia. Colpisce, benché l’esperienza diretta lo racconti ormai abitualmente, come tanti utenti utilizzino il cellulare mentre camminano (42,7%) nonostante ciò rappresenti un chiaro pericolo per la sicurezza. Il 37% del campione fa “selfie” e li pubblica sui Social Network. Circa un terzo (32,2%) usa il proprio telefono quando è fermo ai semafori, ma quasi un quarto (23,9%) ha la pericolosa abitudine, vietata anche dalla legge, di farne uso anche mentre guida. Il 28,2% ha l’abitudine di geolocalizzarsi e pubblicarlo sui Social, rendendo pubblico il luogo nel quale si trova.
Il confronto con l’indagine del 2018. Che cosa è cambiato?
Il confronto con i dati del 2018 evidenzia un più frequente utilizzo del cellulare a letto (dal 59,2% al 66,1%), in bagno (dal 45,3% al 53,6%) o quando si è fermi ai semafori (dal 30,6% al 32,2%). Sono, invece, meno numerosi i soggetti che riferiscono di usarlo mentre camminano (dal 54,3% al 42,7%), a tavola quando mangiano da soli (dal 58,2% al 50,3%) o in compagnia (dal 31,6% al 26,5%) e mentre guardano la televisione (dal 61,4% al 54,4%) – anche perché ora il telefono sostituisce la Tv, oltre ad affiancarla.
L’età incide con un diverso e più o meno massiccio utilizzo del telefonino. Fino a 44 anni, oltre l’80% degli intervistati porta il telefono anche a letto, la sera o la mattina, con un picco dell’88,5% tra i 18-24enni, la quasi totalità. La pratica risulta però maggioritaria anche dai 45 ai 64 anni (65,4%) per scendere al 42,3% dai 65 anni in su.
La quota di chi ammette di usare il cellulare quando è fermo ai semafori o quando è alla guida risulta maggioritaria o quasi tra i giovanissimi (rispettivamente 52,7% e 45,5%), contenuta tra i più maturi (15,4% e 10,5%). Il trend si conferma simile per chi cammina usando il cellulare (il 73,3% dei più giovani, il 20,5% degli anziani) e lo usa a tavola se è solo (81,8% dai 18 ai 24 anni, 24,8% dai 65 anni in su). L’abitudine di non lasciare il telefono neppure quando si è in bagno risulta molto diffusa fino ai 44 anni (oltre il 70%), per scemare in parte dai 65 anni in su (27,4%).
Anche la pubblicazione sui Social di selfie scattati con il telefonino dilaga soprattutto nella fascia di età più giovane (71,5%); scende al 47,3% dai 25 ai 34 anni per raggiungere il 20,9% dai 65 anni in su. Anche la geolocalizzazione da pubblicare sui Social piace alla larga maggioranza dei 18-24enni (63%) e interessa quasi un quarto degli adulti per calare al 12,2% dai 65 anni in su.
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