Stefano Da Empoli, Presidente dell’Istituto per la Competitività, sostiene l’uso dell’IA in Sanità purché sia consapevole ed eticamente responsabile, e individua le aree di maggiore interesse, ovvero in funzione di orientamento del paziente nelle fasi preliminari di gestione e in àmbito amministrativo. Ma avverte: sarà sempre il fattore umano a fare la differenza.
Il 70% dei bambini di dieci anni possiede già uno smartphone e i ragazzi di quindici anni trascorrono tra le 30 e le 60 ore settimanali davanti agli schermi: è il momento di costruire una vera educazione digitale per i nativi digitali.
L’AI non è solo una tecnologia, ma un banco di prova per la democrazia e la capacità dell’Italia di affrontarla non dipenderà dalla velocità degli algoritmi, ma dalla lungimiranza delle sue classi dirigenti.
Gender gap e Intelligenza Artificiale, una scarsa rappresentanza delle donne nei processi di elaborazione può perpetuare bis e stereotipi verso le donne già nei processi di selezione sul fronte professionale e delle opportunità di carriera.
Con la Prof.ssa Giusella Finocchiaro parliamo di come diversi paesi hanno deciso di regolare lo sviluppo del digitale, un compito decisamente arduo per il legislatore soprattutto in materia di IA generativa.
L’indagine dell’Eurispes contenuta nel Rapporto Italia 2025 restituisce un’immagine sfaccettata e generazionale del rapporto tra gli italiani e i Social network: i giovani sono i più coinvolti emotivamente, insieme a chi vive da solo.
Il 58% degli italiani non ha mai usato l’Intelligenza Artificiale, l’approccio cambia sensibilmente con l’età, segnando un vero e proprio divario generazionale.
L’OCSE lancia l’allarme sull’IA generativa: bisogna agire ora e regolamentare il mercato per evitare la concentrazione nelle mani di pochi attori. In ballo ci sono 7 trilioni di dollari, il 7% del Pil globale per i prossimi 10 anni.
Un corretto impiego della IA ha tutto il potenziale per correggere le discriminazioni, non per perpetuarle, soprattutto nel contesto della cooperazione per lo sviluppo, secondo una ricerca condotta da CeSPI.
L’algocrazia è l’influenza sempre più pervasiva degli algoritmi e delle Intelligenze Artificiali nella gestione dei processi decisionali, un fenomeno che rischia di ridurre il valore sociale di un individuo a una serie di dati sapientemente combinati fra loro.