Da alcuni anni si sente parlare sempre più spesso di OnlyFans, un Social Network che propone contenuti a pagamento spesso prodotti da personaggi già noti sui social. Volti più o meno conosciuti, per monetizzare la propria notorietà sui Social, producono una serie di contenuti a pagamento, nella maggioranza dei casi destinati agli adulti, usando i Social comuni – come ad esempio Instagram – come pubblicità o preview per i contenuti prodotti, venduti, e destinati agli utenti a pagamento. Per questo motivo, OnlyFans è un Social spesso oggetto di critica da parte dei media poiché associato alla mercificazione della pornografia. Negli ultimi due anni è balzato agli onori della cronaca, sia per l’ondata di popolarità da cui è stato investito dal 2020 in piena pandemia, sia per le cifre record registrate in termini di crescita di fatturato e di utenti. A novembre 2020, in 12 mesi, la società ha registrato entrate per 400 milioni di dollari, con una crescita del 540% rispetto all’anno precedente
Più del 60% degli iscritti ha un’età compresa fra 18 e 34 anni
Nonostante le differenze di guadagni fra i milioni di creators presenti sul sito, è impressionante l’incremento del fatturato dichiarato da OnlyFans durante gli anni della pandemia: nel 2019 la piattaforma dichiarava di aver generato 49,9 milioni di dollari di entrate nette, a novembre 2021 ne dichiarava 932 milioni. La piattaforma è amatissima negli Stati Uniti e più in generale nei paesi di lingua inglese; nel 2023 occupa il centesimo posto nella classifica mondiale di popolarità dei siti Web, il 55esimo posto negli Stati Uniti (che rappresentano il 45% degli utenti) fra i siti in generale, e, sempre negli Usa, il settimo posto fra i siti per adulti. Il pubblico di OnlyFans è composto per l’80% da uomini e per il 20% da donne, al contrario i creator sono per la maggior parte giovani donne e attira specialmente utenti giovanissimi: più del 60% degli iscritti ha un’età compresa fra 18 e 34 anni, anche se non è trascurabile la sua diffusione fra il pubblico più maturo (27,5% fra 35 e 54 anni). Per quanto riguarda gli introiti, la piattaforma registra un tasso di crescita del 20% anno su anno. Il Sole 24Ore, che ha dedicato un podcast all’analisi di questo fenomeno, parla di 150 milioni di iscritti per un fatturato annuo di 2,5 miliardi di dollari.
Il pubblico di OnlyFans è composto per l’80% da uomini e per il 20% da donne
Per l’Italia non sono disponibili statistiche ufficiali se non quelle pubblicate da Google Trends, che mostrano l’interesse suscitato da OnlyFans anche nel nostro Paese a partire dal 2020. Fino a quell’anno le ricerche del sito o di informazioni su di esso erano praticamente nulle; a partire dal marzo del lockdown l’interesse ha iniziato costantemente a crescere, raggiungendo il picco proprio nei primi mesi del 2023, differentemente da quanto accaduto in altri paesi dove il maggior interesse si è registrato nel pieno della pandemia, fra il 2020 e il 2021 (ad esempio, negli Stati Uniti e in Inghilterra). Le cause della crescita osservata nell’ultimo periodo in Italia vanno probabilmente ricercate nell’attenzione che i media hanno riservato alla piattaforma negli ultimi periodi, diffondendo le storie di creator nazionali di successo e raccontando degli enormi guadagni ottenuti sul sito.
La vera svolta di OnlyFans arrivata nel 2018, quando viene acquistata da un magnate dell’industria pornografica
I contenuti sessualmente espliciti non sono mancati sin dall’esordio nel 2016, ma la vera svolta “porno” di OnlyFans arrivata nel 2018, quando l’imprenditore britannico Timothy Stokely, il fondatore, ha venduto il 75% delle quote della Fenix International, la società cui OnlyFans fa capo, all’imprenditore ucraino- americano Leonid Radvinky, già noto magnate dell’industria pornografica e proprietario del sito di webcam erotiche MyFreeCams. La politica priva di censura applicata ai contenuti pubblicati ha spinto numerose pornostar o aspiranti tali a registrarsi al sito come creatori. La pandemia ha fatto il resto, attirando un incredibile numero di utenti, sia come fan sia come creatori di contenuti.
Lo staff di OnlyFans è chiamato a verificare l’identità di ciascun creator per evitare la circolazione di falsi profili
Ma come funziona OnlyFans? Il meccanismo è simile a quello di altri Social Network, offrendo la possibilità di pubblicare contenuti fotografici e video, con la differenza che esistono due categorie di utenti: i creators e i fans (o follower). I primi offrono contenuti che pubblicano sul proprio account, i secondi, dietro il pagamento di un abbonamento, possono visualizzare questi contenuti. Sulla homepage si possono visualizzare alcuni contenuti gratuiti, ma per vedere l’intero profilo occorre pagare un abbonamento che va da un minimo di 4,99 euro ad un massimo di 49,99 euro mensili. Il costo dell’abbonamento è stabilito direttamente dal content creator che può stabilire la tariffa mensile o anche pacchetti trimestrali o annuali. Lo staff di OnlyFans è chiamato a verificare l’identità di ciascun creatore di contenuti per evitare la circolazione di falsi profili, ma soprattutto per scongiurare l’iscrizione di creator minorenni, vista la possibilità di pubblicare video e foto dal contenuto sessualmente esplicito senza alcuna censura. Da quel momento in poi l’utente può iniziare a monetizzare attraverso la pubblicazione di contenuti, sebbene questa non sia una condizione necessaria. Un creatore può infatti anche decidere di mantenere il proprio profilo completamente gratuito, di far pagare solo determinati contenuti con il meccanismo tipico del Pay per View, o di far pagare l’abbonamento fisso mensile. Esistono, inoltre, ulteriori possibilità di guadagno attraverso le mance, ovvero contributi volontari da parte dei fans, un po’ come accade nei ristoranti quando si apprezza il servizio offerto. Gli importi versati dai follower non sono pagati direttamente al creatore, ma a OnlyFans che trattiene per sé il 20% del guadagno di ciascun utente e versa ai content creators il restante 80%.
L’1% dei creator muove da solo circa un terzo delle transazioni su OnlyFans
La descrizione del funzionamento fa apparire estremamente semplice monetizzare su OnlyFans; tale percezione è amplificata dai media che raccontano storie di notevoli guadagni ottenuti semplicemente pubblicando qualche video, specialmente se di natura pornografica. La realtà è invece ben diversa e, a parte note celebrities che utilizzano la piattaforma per far parlare di sé e ottenere un guadagno aggiuntivo, sono pochi quelli che approdano dal nulla su OnlyFans e riescono a “sbarcare il lunario”. Secondo statistiche diffuse dal sito stesso, tolti i costi di gestione (il 20% che viene trattenuto dalla piattaforma), il ricavo medio per un creator è di circa 150 euro al mese, sebbene il 10% degli utenti riesca a superare i 1.000 euro al mese, mentre solo l’1% oscilla fra i 20.000 e i 40.000 euro. In pratica l’1% dei creatori ‒ spesso nomi già affermati ‒ muove da solo circa un terzo delle transazioni, mentre nella maggioranza dei casi si riesce ad arrotondare lo stipendio o ad ottenere un guadagno simile alla media dei lavoratori italiani.
OnlyFans, non solo porno: la piattaforma vuole proporre contenuti di natura diversa
Se la pornografia ormai è diventata facilmente reperibile in Rete, il successo di OnlyFans è da ricercarsi nella modalità di interazione fra il creatore di contenuti e il fan. Il follower qui può interagire con il creator e inviargli messaggi privati, ai quali il creator risponderà per fidelizzare il “cliente”. Inoltre, l’abbonato può richiedere la realizzazione e l’invio di contenuti personalizzati, con richieste specifiche che pagherà in aggiunta all’abbonamento e ai contenuti Pay per View destinati al resto del pubblico. Bisogna poi chiarire che, negli ultimi anni, OnlyFans sta cercando di smarcarsi sempre di più dall’immagine di sito per adulti, proponendo contenuti di varia natura: corsi di yoga, di cucina, o di giardinaggio, con contenuti a pagamento confezionati in base alle richieste degli utenti. Ciò è avvenuto sia per richiesta esplicita dei partner finanziari, sia per un’operazione di pulizia reputazionale, che relegava la piattaforma al mondo dei siti per adulti. Ciascun utente ha così la possibilità di chiedere allo chef preferito l’invio di un video in cui gli insegna dettagliatamente la propria ricetta preferita, ad un personal trainer una lezione di fitness personalizzata o ad un sex worker la realizzazione di un’intima fantasia che non trova soddisfazione altrove: il tutto restando comodamente seduto davanti al proprio PC ed è per questo che milioni di utenti sono disposti a pagare. Il numero di profili registrati come fan è passato da poco più di 13 milioni nel 2019 a quasi 188 milioni nel 2021.