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La situazione economica delle donne: pochi risparmi e si arriva con difficoltà a fine mese

di
redazione

In concomitanza con l’8 marzo, l’Eurispes ha voluto fare il punto sulla condizione femminile realizzando una disamina totalmente declinata al femminile. L’analisi dei dati realizzata da Eurispes esplora diversi aspetti della vita e del vissuto delle donne italiane, con una riflessione a 360 gradi sulla condizione della donna, impegnata nei sempre più numerosi ruoli che la società richiede, chiamata a districarsi all’interno di una complessità sempre crescente. L’indagine offre uno sguardo sulla situazione lavorativa e sulla percezione delle proprie condizioni economiche da parte delle donne, ma anche sui cambiamenti nel rapporto uomo-donna e nella genitorialità, sul benessere psicologico e sul rapporto con il proprio aspetto, sui timori e le difficoltà.

Una donna su tre nell’ultimo anno ha chiesto sostegno finanziario alla famiglia di origine

Analizzando in primis gli aspetti economici che investono la donna, emergono non poche difficoltà in merito alla sfera personale, familiare e lavorativa. Con riferimento all’ultimo anno, l’indagine Eurispe evidenzia che poco più di una donna su 4 riesce a risparmiare (26,3%), mentre il 36,9% afferma di dover attingere ai risparmi per arrivare a fine mese; meno della metà (43%) riesce ad arrivare a fine mese senza grandi difficoltà, il 57%, al contrario, incontra problemi. La spesa che più spesso mette in difficoltà le donne italiane è il pagamento del canone d’affitto (44,3%), seguita dal pagamento delle bollette e utenze (31,9%) e, con pochissimo distacco, la rata del mutuo (28,7%); chiudono le spese mediche con il 28,4%; occorre però tenere presente che mentre le prime categorie sono spese che le famiglie affrontano in modo continuativo ogni mese, le spese mediche possono presentarsi con meno frequenza.

Una donna su dieci è tornata a vivere in famiglia per colpa delle difficoltà economiche

Le difficoltà nel far quadrare i conti si traducono in una serie di comportamenti e strategie che spesso si rendono necessari per sostenere le spese e cercare di risparmiare. Per ottenere liquidità il 32,9% delle donne italiane nell’ultimo anno ha chiesto sostegno finanziario alla famiglia di origine; il 15,7% è ricorsa al sostegno di amici, colleghi e altri parenti; il 15,7% ha richiesto un prestito in banca, mentre il 13,9% ha dovuto chiedere soldi in prestito a privati non potendo accedere a prestiti bancari. Più di una donna su dieci (11,3%) è tornata vivere in casa con la famiglia d’origine (o con la famiglia del partner) a causa delle difficoltà economiche.

Per risparmiare il 39,2% delle donne ha dovuto rinunciare alla baby sitter e il 20% alla badante

In linea con un quadro di difficoltà abbastanza diffuse, un quarto delle intervistate ammette di aver pagato le bollette con forte ritardo, il 21,5% ha tardato nel pagamento delle tasse, il 18,8% le rate del condominio e il 15,3% ha saldato in ritardo i conti presso commercianti/artigiani. Il bisogno di risparmiare ha invece spinto il 33,1% delle italiane a pagare in nero alcuni servizi come ripetizioni, riparazioni, baby sitter, medici, pulizie, ecc., e, tra coloro che ne avrebbero bisogno, il 39,2% ha dovuto rinunciare alla baby sitter e il 20% alla badante. Il 14,5% delle donne ha preferito noleggiare abiti e accessori in occasione di feste o cerimonie, piuttosto che acquistarli. Inoltre, per ottenere liquidità, il 28,7% delle donne italiane ha messo in vendita beni o oggetti su canali di compravendita online, come E-Bay, Vinted, aste online, ecc. e il 13,2% ha dovuto vendere o ha perso beni come la casa o l’attività commerciale/imprenditoriale. La rateizzazione è la norma per il 41,7% delle donne, e il 21,7% ha scelto piattaforme online che offrono servizi finanziari senza interessi.

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