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Progettare il futuro del lavoro. Dalla Polonia un modello per rinnovare i Servizi Pubblici per l’Impiego

di
Antonio Casella*

Quale sarà lo scenario del futuro del lavoro e quali saranno le competenze più richieste? Per trovare una risposta a queste domande in Polonia Ewa Rollnik-Sadowska[1] (Università di Bialystok) e Anna Staszewska (esperta indipendente), operando in collaborazione con gli uffici per l’impiego, hanno elaborato un metodo che consente di prevedere le trasformazioni del mondo del lavoro, fornendo uno strumento essenziale ai policy maker per prendere le decisioni più appropriate in un momento come quello attuale, caratterizzato da alti livelli di incertezza. Attraverso questo metodo, le ricercatrici polacche sono giunte a delineare quelli che saranno i tratti caratteristici del contesto nazionale nel 2035, ovvero: evoluzione tecnologica e conseguente richiesta di nuove competenze; cambiamenti culturali, in particolare la necessità di equilibrio lavoro-tempo libero; cambiamenti demografici, tra cui l’invecchiamento della popolazione.

Due ricercatrici polacche sono giunte a delineare quali saranno i tratti caratteristici del lavoro nel 2035

Per giungere a questi risultati sono stati portati avanti sia una ricerca quanti/qualitativa sviluppata in tre stadi consecutivi, sia l’analisi dei testi degli annunci di lavoro online. Il primo stadio della ricerca è chiamato Analisi STEEPVL e consiste nel prendere in considerazione sette fattori determinanti che caratterizzano il contesto attuale (Social, Technological, Economic, Ecological, Political, Values e Legal), da cui è emerso che l’innovazione tecnologica e la pratica di lavoro comune in gruppi di persone dislocate in luoghi distanti tra loro, rappresentano i principali fattori di incertezza. Il secondo stadio è il Metodo dello Scenario. Sulla base dell’analisi STEEPVL si sono delineati quattro possibili scenari futuri:

  • in the cloud”, dove si ipotizza un contesto lavorativo fortemente virtualizzato svolto da gruppi delocalizzati e non-gerarchici, con una forte propensione alla ricerca di opportunità offerte dalla rete;
  • in smart mode”, in cui gruppi temporanei si incontrano in un luogo fisico e sviluppano strategie focalizzate sui bisogni dei clienti e sull’analisi delle tendenze del mercato;
  • in offline mode”, caratterizzato da piccole imprese dove si incontrano diverse competenze specialistiche in un ambiente in cui è rispettato l’equilibrio tra vita privata e professionale;
  • digital detox”, in cui si presume che gli effetti negativi legati alla virtualizzazione portino a riorganizzare il lavoro in gruppi localizzati dove l’equilibrio tra lavoro e tempo libero diventa di fondamentale importanza.

Una volta definiti questi quattro scenari, si è proceduto al Sondaggio Delphy: gli scenari sono stati trasformati in affermazioni sulle quali un gruppo di persone esperte, ma con caratteristiche diverse tra loro, hanno risposto indicandone il livello di accordo-disaccordo.

Grazie a un algoritmo sono stati analizzati gli annunci di lavoro online facendo emergere le attuali posizioni e le competenze più richieste

Parallelamente a questi tre stadi si è proceduto con l’utilizzo di un algoritmo sviluppato nel linguaggio di programmazione Python che, attraverso l’applicazione Job Scraper, ha analizzato il testo degli annunci di lavoro online facendo emergere le attuali posizioni e le competenze più richieste. I risultati raggiunti dall’applicazione di questo metodo mostrano che il futuro mercato polacco del lavoro sarà caratterizzato, tra circa dieci anni, dai seguenti “megatrends”, confermando in gran parte l’impatto dei principali processi attualmente in corso:

  • la rivoluzione tecnologica (digitalizzazione, IA, robotica e Big data);
  • la richiesta di nuove capacità e competenze;
  • i cambiamenti culturali (sostenibilità ed equilibrio lavoro-tempo libero);
  • il cambiamento demografico (invecchiamento della popolazione, urbanizzazione e migrazione).

Il futuro del lavoro sarà influenzato tanto dall’evoluzione tecnologica quanto da nuovi bisogni e visioni del mondo

Queste quattro caratteristiche saranno fortemente interconnesse; il futuro del lavoro sarà influenzato tanto dall’evoluzione tecnologica quanto da nuovi bisogni e visioni del mondo che apparterranno alle nuove generazioni. Quelle attuali, invece, avranno bisogno di una cassetta degli attrezzi per prevedere e governare i possibili scenari e le sfide da affrontare. Il lavoro delle due esperte polacche, presentato e discusso a Lugano a inizio settembre 2024 in occasione del 19° incontro annuale della Rete europea sui mercati regionali del lavoro ENRLMM, nella quale per l’Italia partecipa l’Eurispes, apre dunque uno scenario nuovo di attività – le previsioni sul futuro – in particolare per i Servizi Pubblici per l’Impiego (SPI) che operano in prima linea su questo fronte di attività; servizi per i quali diventa sempre più indispensabile promuovere collaborazioni strette, organiche con il mondo universitario e con i principali attori dello sviluppo. 

[1] Rollnik-Sadowska Ewa, 2024, Foresight Methods for Anticipating of Labour Shortages, in Shortages of Labour and Skills, a cura di Larsen et. al., Nomos Verlagsgesellschaft, Baden-Baden Germania.

*Antonio Casella, Eurispes – Università Sapienza di Roma.

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