Maxi riclaggio da 500 miliardi di euro, come le mafie condizionano l’economia mondiale

 Riciclaggio: l’operazione “Ephimeos” 

Il quotidiano on line Corriere della Calabria del 27 novembre scorso pubblica un articolo a firma Pablo Petrasso che riferisce i risultati dell’operazione “Ephimeos” della Direzione distrettuale di Reggio Calabria, avente ad oggetto una gigantesca operazione di riciclaggio internazionale, di dimensioni sinora senza precedenti. Dalle intercettazioni condotte con il sistema trojan, si apprende infatti che è in gioco la somma di ben 500 miliardi di euro, in bond, accumulata da esponenti di Mafia siciliana, Camorra e ’Ndrangheta, frutto delle varie attività criminose condotte negli ultimi anni. Accanto a questa ingente somma, si aggiungevano 36 miliardi pronti “cash”. Il protagonista principale è un personaggio del tutto sconosciuto sinora alle cronache giudiziarie, originario di Palmi, tale Roberto Recordare, che gli inquirenti definiscono “soggetto riservato della ’Ndrangheta”. Cifre enormi, stando alle intercettazioni contenute nell’informativa, depositate su “conti speciali”, privi di numero Iban, e «rientranti nel patrimonio degli istituti bancari, ma soprattutto riportanti i dati di intestatari fittizi, ma riscuotibili al portatore che, appunto, era lui, detentore delle chiavi di accesso ai conti». «Conti speciali con chiavi elettroniche», li chiama l’imprenditore di Palmi. Il conto madre, «per quanto emerso, si trova presso la Banca nazionale di Danimarca».

Mafia e droga in Belgio e Olanda

Riciclaggio internazionale: un gioco enorme

Parlando con un interlocutore straniero dice: «Considera che noi stiamo spostando cose dove i servizi segreti, cioè, stiamo sconquassando il mondo e l’equilibrio mondiale». È un imprenditore nel settore dell’informatica, proprietario di fatto di una squadra di pallavolo, ma si muove come un Capo di Stato: Tagikistan, Dubai, Afghanistan, Tunisia, Malesia, Turchia, Germania… Recordare rievoca «una perquisizione subita presso l’aeroporto di Roma Fiumicino», quando «si stava imbarcando alla volta di Dubai e Kabul». In quella circostanza, l’imprenditore «si disfava, senza farsi accorgere, di documenti e certificati bancari (Bond), a suo dire, del valore complessivo di 100 miliardi di euro che non avrebbe potuto giustificare». «Più o meno erano, che so, cento miliardi, qualcosa del genere (…). Ho preso quella busta e l’ho buttata nella spazzatura, in un cestino di quelli», rivela. L’idea era quella di recuperare il materiale subito dopo il controllo: «Ho detto “va, dopo che mi lasciano torno e la prendo”. Se la prendevano diventava (…) perché avevo il bond da trentasei miliardi». Recordare sa che il “gioco” è enorme. «Abbiamo dovuto interessare il governo della Malesia e la Banca Centrale», spiega al telefono. E sa che ci sono dei rischi: «Scaricare quei conti… sarà un bordello a livello internazionale (…). Ci sono tre servizi segreti che ti stanno addosso». Aggiunge ancora che per completare le complesse operazioni finanziarie «occorreva un tecnico specializzato abilitato a operare nel dodicesimo livello».

Cocaina, una coltre bianca copre l’Europa

Recordare dice «che nel mondo erano pochissimi ad avere questa abilitazione, uno dei quali lo aveva trovato, disponibile, ed era a Francoforte», un «tecnico di Deutsche Bank» che avrebbe effettuato lo scarico del denaro in una banca malese per poi girarlo in un conto dell’Orion Bank, istituto bancario con sede in Tagikistan.

False identità: la trinità dei passaporti

Come già detto, il cartello era composto da siciliani, calabresi e campani. I primi appartenevano ad esponenti catanesi, i secondi ai Parrello-Gagliostro-Romola e al clan Alvaro di Sinopoli e, per la Camorra, era presente la “famiglia degli Iaiunese di Casal di Principe”. I cartelli erano affiancati da dodici “faccendieri”, di cui sei italiani e gli altri sei stranieri, non ancora identificati al momento della presentazione del rapporto alla DDA (2018). Da altra conversazione, si apprende che uno dei presunti faccendieri aveva tentato di effettuare, due mesi prima, un’operazione su una somma di denaro facente parte dei conti speciali di Roberto Recordare, da Cipro verso Londra, «utilizzando le chiavi di tale Dimitri, ovvero le chiavi intestate a tale Dimitri Verchtl, nato a Ivànovski (Russia) e deceduto ad Oslo in data 29.12.1987». E gli inquirenti sanno che il nome di Verchtl è, in realtà, una delle tre identità di Recordare. La “trinità” dei passaporti, infatti, ne prevede anche uno afgano, «chiaramente falso, intestato a tale Ahmad Khan, cittadino del Nuristan». Recordare, Verchtl e Khan sono pertanto la stessa persona.

Recordare: tentativi di fuga

Ma Recordare cerca ancora nuovi documenti e i suoi interlocutori gli consigliano «la Repubblica Domenicana, la quale attualmente non prevede rogatorie internazionali e non prevede scambio di informazioni». C’è anche un’altra opzione, «un passaporto diplomatico, in Costa D’Avorio, con il quale potrebbe muoversi in maniera serena in tutto il mondo». Costerebbe 100mila euro; nel giro di due mesi – quelli necessari per ottenerlo – l’imprenditore calabrese diventerebbe «un diplomatico di quello Stato». C’è da stare attenti, però. Un lavoro del genere non dovrebbe essere pensato per «un narcotrafficante» oppure per sparire, perché «vorrebbe dire bruciare il loro contatto in Costa D’Avorio». Ci sarebbe anche la soluzione «del passaporto bancario, ma servirebbe aprire un conto con un deposito di 250mila euro in maniera tale da poter ottenere il certificato di residenza permanente più il passaporto associato, che si otterrebbe in 25 giorni circa».

Una volta completata l’operazione del maxi riciclaggio, spiega che il passaporto non gli serve per fuggire, anche se la prospettiva di far perdere le proprie tracce, rientra tuttavia nei suoi programmi. È il 23 ottobre del 2017: Recordare dialoga con alcuni dei suoi contatti. «Io, una volta che facciamo questa operazione (…) io devo trovare come sparire per un po’ di tempo», ride. Venti giorni prima, nella sua Audi Q5, confida alla sua segretaria «che tra tre anni sarebbe sparito dalla circolazione andando a vivere in Nicaragua. Nel Sud America o Centro America o America del Nord». Scherza: «Posso fare un periodo con gli Inuit e un certo periodo in Costa Rica». Con tre passaporti a disposizione non dovrebbe essere difficile.

Mafie, il condizionamento dell’economia

Apprendere che la ’Ndrangheta è capofila in colossali operazioni di riciclaggio anche per conto di Camorra e Mafia siciliana non deve sorprendere. Tutt’altro. Il ruolo di egemonia nel settore del traffico internazionale di stupefacenti, in particolare cocaina, ha inizio già dai primi anni Novanta e non solo le ha consentito di acquisire proventi miliardari, ma anche di disporre di canali di riciclaggio affidabili e collaudati, dispersi nei paradisi fiscali di tutto il mondo, grazie anche ad una rete di faccendieri, consiglieri, tecnici informatici, banchieri. Ha ragione Recordare quando con malcelato orgoglio afferma che con quelle somme a disposizione «stiamo sconquassando il mondo e l’equilibrio mondiale». Il condizionamento dell’economia, realizzato attraverso la nuova moneta di scambio, la cocaina, la possibilità di muovere capitali da un continente all’altro, producono “sconquassi” a livello politico, economico, finanziario ed etico, attraverso l’uso della corruzione. In questa direzione, lo scrittore americano Don Winswold, nel suo libro Corruzione descrive lo sfacelo morale della polizia di New York, che utilizza la caccia ai trafficanti di droga per appropriarsene e spartirsi i proventi.

 

Ultime notizie
diritto dell'automotive
Recensioni

Il diritto dell’automotive, diritto e tecnologia nell’era della mobilità sostenibile

Il diritto dell’automotive è una disciplina che coinvolge professionisti con percorsi formativi diversi con lo scopo di risolvere tutte le questioni giuridiche e tecniche e nate dall’emergere di una mobilità sempre più sostenibile, automatizzata, connessa e condivisa.
di Benedetta Cosmi*
diritto dell'automotive
noleggio
Diritto

Sharing mobility e disciplina legale, muoversi in un mondo che cambia

Noleggio a lungo termine e car sharing hanno cambiato profondamente il mondo della mobilità. Anche la normativa, e chi ha il compito di garantirne il rispetto, devono adeguarsi a queste nuove istanze, laddove le norme tradizionali tendono ad identificare proprietario e utilizzatore della vettura in un soggetto unico.
di Enrico Al Mureden*
noleggio
nuovo ordine globale
Rapporti

Il nuovo ordine globale, un dibattito aperto sul mondo di oggi

La presentazione del libro “Il nuovo ordine globale” a cura di Marco Ricceri, ospitata presso la sede di Sioi, ha offerto un’opportunità di dibattito sulla geopolitica odierna e sulle organizzazioni multilaterali che la regolano, tra studiosi ed esperti, tra cui l’On. Tremonti, prof. Giovanni Barbieri, prof. Riccardo Sessa.
di redazione
nuovo ordine globale
BRICS
Internazionale

BRICS e Unione europea, alternativi e competitivi: intervista alla prof.ssa Lucia Scaffardi

I BRICS sono al centro dell’intervista alla prof.ssa Lucia Scaffardi e della recente collaborazione tra Università di Parma e Istituto Eurispes, Laboratorio sui BRICS. Nel dialogo con la prof.ssa Scaffardi emergono diversità e parallelismi tra NATO e Unione europea da un lato, e BRICS dall’altro, come blocchi contrapposti nella geopolitica attuale.
di Susanna Fara
BRICS
continuità territoriale
Infrastrutture

La discontinuità territoriale della Sardegna

Continuità territoriale, in Sardegna manca ancora una soluzione definitiva, soprattutto per lo scalo di Alghero disertato dalle compagnie aeree nei bandi proposti dalla Regione. In estate la situazione precaria dei collegamenti è peggiorata dal traffico turistico, mentre la continuità vige solo da e per Milano e Roma.
di giuseppe pulina
continuità territoriale
violenza di genere
Donne

Violenza di genere, i dati degli ultimi sei mesi della Polizia Criminale

Violenza di genere, i dati del Servizio Analisi Criminale della Polizia Criminale documentano un trend in crescita dal 2021 al 2023, ma i dati degli ultimi sei mesi evidenziano una flessione rispetto allo stesso periodo del 2023, soprattutto per i reati spia e gli omicidi volontari.
di redazione
violenza di genere
work life balance
Parità

Work life balance, c’è ancora un gap di genere da colmare

Il work life balance, ovvero l’equilibrio tra vita privata e professionale, riguarda anche la parità di genere, soprattutto in merito al caregiving, che troppo spesso ancora ricade principalmente sulle donne. Adnkronos evidenzia inoltre che il 66% degli utenti si dichiara insoddisfatto del proprio life work balance, e che questo incide nella scelta dell’impiego.
di redazione
work life balance
mediterraneo
Sostenibilità

Giornata internazionale del Mediterraneo, un ecosistema da difendere da plastica e sfruttamento

La Giornata internazionale del Mediterraneo è stata dedicata al dibattito sul nostro mare, un ecosistema che va difeso dallo sfruttamento intensivo della pesca e dalle plastiche. Un incontro presso la Camera dei Deputati organizzato da Fondazione Aqua ha visto numerosi studiosi esprimersi in merito al fragile equilibrio di questa risorsa fondamentale.
di redazione
mediterraneo
Uricchio ANVUR
Intervista

Antonio Uricchio, Presidente ANVUR: la valutazione come strumento per migliorare la qualità di ricerca e didattica

Antonio Uricchio, Presidente di ANVUR interviene nel merito delle critiche mosse verso una eccessiva burocratizzazione delle Università italiane, affermando la valutazione delle stesse come importante strumento per migliorare la qualità della ricerca e della didattica attraverso la raccolta di dati, documenti e informazioni.
di Mario Caligiuri*
Uricchio ANVUR
Corridoi TEN-T
Infrastrutture

Segnali positivi nella nuova strategia dei corridoi europei dei trasporti TEN-T

Il Parlamento europeo ha approvato il nuovo Regolamento sui Corridoi TEN-T. Il testo ha l’obiettivo di completare alcuni importanti collegamenti, aggiornando il piano europeo per una rete di ferrovie, strade, vie navigabili interne e rotte marittime a corto raggio collegate attraverso porti e terminali in tutta l’Unione.
di Giampaolo Basoli*
Corridoi TEN-T