Rendiamoci conto di Michele Bellini, edito per Castelvecchi, affronta un tema di enorme attualità e fonte di acceso dibattito. L’Europa, sola e impreparata davanti al cambio di direzione degli Stati Uniti e all’aggressività di Putin, sta imparando un’amara lezione: mai dare per scontate pace e democrazia. E ora, nel nuovo scenario, è chiamata a occuparsi della propria sicurezza, colmando, almeno in parte, anni di ritardi. Intanto l’opinione pubblica italiana – sempre più sganciata da quelle degli altri Paesi – fatica a comprendere la portata dei cambiamenti in corso. Rendiamoci conto è un appello ragionato a guardare la realtà per riconoscere i pericoli che ci minacciano, accettando un doloroso dato di fatto: il mondo come lo conoscevamo non esiste più. In quello nuovo si profila un sistema di rischi che possono essere affrontati solo concependo in modo interconnesso difesa e integrazione europea, risorse economiche e tenuta della democrazia. Il destino dell’Europa e quello dei suoi sistemi politici e sociali – welfare compreso – sono indissolubilmente legati e ora, nel pieno di una rivoluzione geopolitica che cambia i parametri di riferimento, la difesa comune è il banco di prova più urgente con cui misurarsi. Su di essa ci giochiamo tutto: è l’ultima chiamata per il processo di unificazione europea.
Rendiamoci conto è un appello a guardare la realtà per riconoscere i pericoli che ci minacciano, accettando un doloroso dato di fatto
La prefazione del volume è a cura di Arancha Gonzàlez, giurista e politica spagnola che ha ricoperto numerosi incarichi politici di responsabilità sia in Spagna che in contesti internazionali. L’autore di Rendiamoci conto, senza difesa non c’e più l’Europa, Michele Bellini, è consulente politico e analista specializzato in temi europei, ha lavorato nella direzione della Scuola di Affari Internazionali di Sciences Po a Parigi e come capo dello staff di Enrico Letta al Partito Democratico. Sul tema Europa ha pubblicato anche Salviamo l’Europa. Otto parole per riscrivere il futuro.