Le isole minori in Italia sono centinaia, delle quali solo circa 80 sono abitate, con una popolazione residente di oltre 200mila persone e 36 Comuni. L’economia tradizionale in queste isole si è basata sempre sul mare, con la pesca e le attività ad essa collegate. Negli anni più recenti le attività economiche prevalenti sono diventate quelle collegate al turismo, che ha certamente contribuito allo sviluppo economico, ma causato pressioni su aree spesso molto fragili dal punto di vista degli equilibri ambientali, mettendo a rischio l’ambiente naturale che è il vero capitale di questi territori.
Occorre, dunque, mirare ad un turismo ecocompatibile, qualificato e destagionalizzato, capace di garantire oltre al settore turistico il rilancio di attività produttive come l’agricoltura, la pesca, la maricoltura, l’artigianato e la trasformazione dei prodotti della terra e del mare.
L’arcipelago delle Isole Egadi, con le tre isole di Favignana, Levanzo e Marettimo, rappresenta una realtà significativa del patrimonio naturalistico e paesaggistico delle isole minori del Mediterraneo; l’arcipelago è infatti sede dell’Area Marina Protetta delle Isole Egadi, la più grande area marina protetta del Mediterraneo.
Le tre isole devono affrontare tutte le tipiche problematiche delle aree ristrette ed isolate, alle quali si aggiungono quelle derivanti dalle pressioni sull’ambiente e sui servizi derivanti dal flusso turistico estivo quando, nel mese di agosto, la sola isola di Favignana ospita circa 60mila presenze giornaliere, a fronte di una popolazione residente di circa 4.500 persone.
Questi numeri sono legati soprattutto alla vicinanza delle isole alla costa con un flusso turistico, spesso solo giornaliero, dai centri di Trapani, Marsala e Palermo.
Il Progetto Egadi dell’Enea. Le caratteristiche naturalistiche, ambientali, della tipologia del turismo e dei relativi impatti sull’intero arcipelago, sono alla base della motivazione che ha portato l’Enea a sviluppare nelle isole un progetto pilota di eco-innovazione per un turismo sostenibile.
Obiettivo del Progetto Egadi, della durata di 4 anni a partire dal maggio 2011, è quello di sperimentare un modello di turismo basato sui princìpi dello sviluppo sostenibile che implica la necessità di studiare, progettare e implementare tecnologie e metodologie eco-compatibili in molteplici settori, stimolando strategie di impresa e di governance innovative allo scopo di migliorare la qualità dell’offerta turistica e valorizzarne la destinazione. L’approccio è di tipo sistemico – sul modello delle “Smart Islands” – e segue la strategia del “compromesso” virtuoso tra le esigenze e le regole di un turismo sostenibile e le priorità di una piccola comunità che si trova ad affrontare gli aspetti problematici e le “pressioni” di questo turismo.
All’interno del Progetto è stata realizzata anche un’indagine sulla percezione delle problematiche ambientali da parte di turisti, residenti e imprese, eseguita attraverso specifici questionari realizzati e somministrati: in 2 anni di indagine sono stati distribuiti ai turisti 5.700 questionari in totale. Di questi, ne sono tornati indietro compilati e ritenuti validi 682. Le risposte hanno evidenziato la carenza di servizi e il caos in terra e in mare come fattori di maggiore criticità.