Countdown Quirinale, l’informazione Tg si concentra sulle manovre dei partiti

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I Tg dal 17 al 21 gennaio – Le manovre dei partiti per il Quirinale dominano le edizioni del prime time, ottenendo tra lunedì e venerdì 19 aperture. In assenza di candidati “bipartisan”, l’informazione naviga a vista in attesa di concreti segnali della politica, e ricercandoli negli incontri del Premier Mario Draghi e nelle trattative tra i leader e non solo, come l’ultima che coinvolgerebbe il pentastellato Riccardo Fraccaro “in dialogo” con Matteo Salvini. Al centro della scena rimane Silvio Berlusconi, nominato ben 28 volte nei titoli e presente nei servizi di tutte le edizioni. Nell’attesa che sciogliesse la sua riserva (ovvero, fino alle 19,15 di sabato con la notizia della rinuncia, data in diretta da Tg3 e Tg4), il leader di Forza Italia è  tornato al centro della scena politica, con le testate Mediaset che ne caldeggiano l’elezione mandando in onda interviste ed appelli di varie figure internazionali che ne rilanciano la figura di europeista e “padre nobile”. Tg3 e Tg La7 non sorvolano, però, sull’irrequietezza interna al centro-destra che lascia intravedere, da parte di Salvini e Meloni, l’apertura verso differenti opzioni. Interessante le interviste proposte dal Tg2, che raccoglie le riflessioni di alcune figure storiche della politica nazionale sui possibili scenari futuri.

Corsa al Quirinale e ruolo di Berlusconi. Pandemia, la quarta ondata rallenta

Le dure cifre della pandemia restano argomento d’apertura per i Tg di martedì, anche se si segnala, fin dai titoli, che gli elevati numeri del contagio – con diverse regioni che passano in arancione –, registrano comunque un generale rallentamento che si accompagna ai buoni dati sulle prime dosi tra gli over 50. Le ulteriori restrizioni imposte con il super green pass non suscitano particolari reazioni, mentre continua nei servizi la messa alla berlina dei no vax.  Si mantiene alta la preoccupazione per il contagio tra i minorenni, con la scuola che rimane al centro dell’attenzione dell’informazione.

Economia: il crollo dell’occupazione femminile

Aperture sparse sui dati economici, con particolare accento, nei Tg Mediaset, sul fronte dei rincari energetici, con gli appelli di Confindustria e Confcommercio. Oltre ai problemi generati dal caro bollette per famiglie ed imprese, l’informazione indaga i nuovi scenari di disagio e povertà prodotti dalla pandemia. Il Tg1 (mercoledì) dedica l’apertura al crollo dell’occupazione femminile, tornata ai livelli del 2012, intervistando la Prof.ssa Veronica De Romanis. Interessante anche l’approfondimento del Tg4 sui debiti che le impresse hanno contratto verso l’erario durante il primo anno di Covid.

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I Tg Mediaset rilanciano il tema sicurezza. Gli attentati a Foggia sotto tono

Assorbita dai retroscena sul Colle, l’informazione dedica poco tempo in settimana all’attività dell’esecutivo. A farne le spese è anche la visita del Ministro, Luciana Lamorgese, nel foggiano, a seguito di numerosi attentati mafiosi: la notizia riceve, lunedì, menzione solo nei titoli del Tg3 e Tg1, con il Tg5 che vi ritorna giovedì. Spazio sui Tg Mediaset al tema sicurezza con diversi servizi che denunciano le difficoltà di Milano. Da segnalare l’approfondimento del Tg3 sulle periferie milanesi, dopo l’arresto di alcuni giovani rapper. L’inchiesta che coinvolge il fondatore del Movimento 5 Stelle Beppe Grillo, indagato per traffico di influenze illecite è, in settimana, oggetto di 8 titolazioni. Assai zelante il Tg4, che nei confronti del tradizionale “avversario politico” invoca la nemesi storica.

Caso Attanasio, il prime time dei Tg fa propri i dubbi della famiglia

Gli sviluppi dell’inchiesta per l’uccisione in Congo dell’Ambasciatore Attanasio, del carabiniere Iacovacci e del loro autista, sono ripresi nei titoli da Tg1, Tg3 e Tg4 dando nei servizi spazio agli appelli dei genitori perché si faccia chiarezza su di una vicenda che ha ancora troppe ombre.

Usa e Russia ai ferri corti

Per gli esteri, la complessa situazione sul confine ucraino che vede ai ferri corti Usa e Russia, forse pronta ad un intervento armato, trova spazio nei titoli solo per Tg1, Tg3 e Tg La7, che venerdì offre un ottimo approfondimento. Dei Tg Mediaset solo Tg5 affronta la questione ucraina, mentre maggiore attenzione è riservata alla figura traballante del Presidente Biden. Trasversalmente diffuse nei servizi le immagini della catastrofe naturale che si è abbattuta sulle isole Tonga. Grande spazio sui Tg del servizio pubblico alla vicenda Mustafà, bambino nato senza gli arti e divenuto uno dei simboli più drammatici del conflitto siriano, il quale è stato accolto nel nostro Paese. Titoli, servizi ed interviste ai familiari che ringraziano l’Italia per la sua generosità.

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Anac, il Presidente Busia al Parlamento: attenzione a Pnrr e deroghe sul Codice Appalti

Anac, presentata in Parlamento la Relazione per il 2023: il Presidente Busia pone l’accento su trasparenza e controllabilità quali precondizioni per una corretta gestione dei fondi del Pnrr. Nuovo Codice Appalti, il subappalto a cascata non garantisce trasparenza, una mancanza che va colmata dal Legislatore.
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I cavi sottomarini delle telecomunicazioni sono al centro di un innalzamento del livello di sorveglianza per il rischio di sabotaggi determinati dalle tensioni internazionali. Il conflitto in Ucraina ha infatti generato come conseguenze collaterali, numerosi attacchi a infrastrutture energetiche e tecnologiche anche in Europa.
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Osservatorio Giochi: il distanziometro e la “marginalizzazione” del gioco pubblico voluta dalle Regioni

Osservatorio Giochi, le politiche regionali più che espulso, hanno “marginalizzato” il gioco per contrastarne i conclamati effetti negativi. L’industria del gioco legale è inoltre sottoposta a rigide regolamentazioni e stringenti controlli, eppure è un settore che patisce cattiva informazione.
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Il principio di rotazione garantisce trasparenza e imparzialità negli appalti pubblici, e impatta sulle procedure di oltre il 70% del totale degli affidamenti. Ma ne andrebbe differenziata l’applicazione in ragione della tipologia di affidamento.
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Dopo la pandemia è rimasto un obbligo di chiarezza verso i singoli e la collettività, per dare conto di quanto ha funzionato e di ciò che è gravemente mancato. Le aspettative di verità e i desideri di giustizia sono troppo ampie per confidare soltanto sul processo penale: gestione delle emergenze, funzionamento della sanità pubblica, capacità di coordinamento dello Stato.
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