Alla fine del 2020, il Parlamento europeo ha approvato la proposta della Commissione Europea di designare il 2021 come l’Anno Europeo delle Ferrovie, una decisione che è stata adottata il 16 dicembre dal Consiglio. Numerose sono le iniziative programmate e attualmente in corso per questa iniziativa, tra le quali si segnala, il 15 luglio 2021, la partecipazione del Ministro Enrico Giovannini alla videoconferenza organizzata dall’associazione trasporti Asstra e riservata all’Italia dal titolo significativo: “Binari italiani: la grande bellezza”.
I trasporti sono responsabili di un quarto delle emissioni di gas serra dell’Ue
Le motivazioni che hanno portato il Parlamento europeo ad approvare la proposta dell’Anno europeo delle ferrovie 2021 sono ben illustrate nelle motivazioni della decisione finale (Decisione Ue 2020/2228). Si legge al punto 4 del documento: «In linea con gli obiettivi fissati nella comunicazione sul Green Deal europeo, è necessario trasformare l’economia dell’Unione e ripensare le politiche, in particolare nel settore dei trasporti e della mobilità. I trasporti sono responsabili di un quarto delle emissioni di gas a effetto serra dell’Unione e tale quota è in continua crescita. Per conseguire la neutralità climatica occorre ridurre le emissioni prodotte dai trasporti del 90% entro il 2050. Raggiungere la sostenibilità e l’intermodalità nei trasporti implica mettere gli utenti al primo posto e fornire loro alternative più convenienti, accessibili, sane, pulite ed efficienti sotto il profilo energetico rispetto alle loro attuali abitudini in materia di mobilità».
Il Green Deal presuppone un’accelerazione della transizione verso una mobilità intelligente e sostenibile
Si legge poi di seguito, al punto 5: «Il Green Deal europeo presuppone un’accelerazione della transizione verso una mobilità intelligente e sostenibile per affrontare tali sfide. In particolare, una parte sostanziale del 75% dei trasporti interni di merci che oggi avviene su strada dovrebbe essere trasferita alle ferrovie e alle vie navigabili interne. Per tale transizione occorrono investimenti ingenti, tra cui investimenti nel contesto della ripresa, e una loro parte essenziale riguarderà l’attuazione della rete transeuropea di trasporto (TEN-T) e gli sforzi per incrementare l’efficienza dei corridoi ferroviari merci.»
Il trasporto ferroviario è tra i più rispettosi dell’ambiente ed efficienti dal punto di vista energetico
Al punto 6 viene ribadito quanto segue: «Le ferrovie hanno un ruolo importante quale fattore di svolta per conseguire l’obiettivo della neutralità climatica entro il 2050. Sono uno dei modi di trasporto più rispettosi dell’ambiente ed efficienti dal punto di vista energetico. Sono in massima parte elettrificate ed emettono una quantità di CO2 molto inferiore rispetto al trasporto equivalente su strada o per via aerea. Sono inoltre l’unico modo di trasporto ad aver ridotto in maniera costante le proprie emissioni di gas a effetto serra e di CO2 dal 1990. Il settore ferroviario ha altresì ridotto il proprio consumo di energia tra il 1990 e il 2016 e utilizza una quantità crescente di fonti di energia rinnovabili».
Numerosi ostacoli in vista di un autentico spazio ferroviario europeo unico
Molto chiara, nel documento approvato dal Parlamento europeo, la denuncia degli ostacoli che nei trasporti ferroviari impediscono tuttora di assicurare un livello adeguato di efficienza ai cittadini europei. Così il documento al punto 9: «Mentre la quota del trasporto ferroviario di passeggeri nell’ambito dei trasporti terrestri nell’Unione ha registrato solo un leggero incremento dal 2007, quella relativa al trasporto ferroviario delle merci è diminuita. Sono numerosi gli ostacoli ancora da superare in vista del conseguimento di un autentico spazio ferroviario europeo unico. Il settore del trasporto su rotaia è talvolta intralciato, tra l’altro, da pratiche commerciali e operative obsolete, dall’invecchiamento delle infrastrutture e del materiale rotabile e dalla rumorosità dei vagoni. Il superamento di tali ostacoli, la riduzione dei costi, lo studio di regimi dell’Unione per integrare i meccanismi nazionali di sostegno non discriminatorio agli operatori ferroviari e l’accelerazione dell’innovazione permetteranno al settore ferroviario di realizzare appieno il proprio potenziale, assicurando al contempo il funzionamento del mercato interno, l’aumento del traffico ferroviario e l’ulteriore potenziamento dei livelli di sicurezza, già elevati. Il settore ferroviario ha pertanto bisogno di un ulteriore impulso per migliorare la propria attrattiva nei confronti tanto dei viaggiatori quanto dei lavoratori e delle imprese».
Leggi anche
L’Anno Europeo delle Ferrovie 2021 è dunque l’occasione per imprimere una grande svolta in tutto il settore e per contribuire al superamento della crisi scaturita da Covid-19. Una cosa è certa: il prolungato lockdown ha messo in crisi i nostri modelli di comportamento costringendo i cittadini a ripensare il modo in cui viaggiano e le imprese a riorganizzare la logistica delle merci, creando una situazione nella quale è diventato necessario reinventare un nuovo concetto di mobilità in tutta Europa.
Decisivo il completamento delle reti per uno spazio ferroviario europeo unico
In sintesi, quest’Anno Europeo delle Ferrovie dovrebbe operare concretamente per un duplice obbiettivo. In primo luogo, dare continuità all’innovazione tecnologica avviata con l’Alta velocità ferroviaria verso il Green Deal e la decarbonizzazione delle flotte ferroviarie. In secondo luogo, riorganizzare i servizi per rendere il sistema più competitivo e, di conseguenza, in grado di acquisire nuove quote di mercato nei confronti del trasporto stradale e aereo. Decisivi per la organizzazione di uno spazio ferroviario europeo unico sono il completamento delle reti, in particolare, della rete transeuropea TEN-T, dei corridoi ferroviari e della rete dei servizi ferroviari transeuropei per soddisfare i fabbisogni di mobilità dei cittadini europei mediante servizi di alta qualità, frequenti e rispettosi dell’ambiente. Tutto ciò tenendo conto che gli imperativi per la rete ferroviaria europea, sintetizzati in due parole chiave, sono le seguenti: la intermodalità nei progetti di corridoio e la interoperabilità dei sistemi ferroviari tra i gestori delle reti europee. Entrambi sono ambiti di intervento nei quali occorre operare per unificare le norme tecniche e gestionali delle reti ferroviarie nazionali.
Decarbonizzare entro il 2026 le infrastrutture di trasporto potenziando e innovando la rete ferroviaria
In questa direzione l’Italia ha individuato un preciso contributo con la definizione del Piano di Ricostruzione e Resilienza 2021 (PNRR) e la sua approvazione da parte delle autorità europee nel giugno del 2021. Le prospettive di sviluppo per la rete ferroviaria italiana sono ben precisate nella Missione n.3 del PNRR dedicata alle politiche da attuare nelle “Infrastrutture per una mobilità sostenibile”. L’obbiettivo è quello di decarbonizzare entro il 2026 le infrastrutture di trasporto potenziando la rete ferroviaria e innovando le flotte dei treni con l’uso di tecnologie carbon free (carburanti a emmissione zero e idrogeno, propulsione ibrida elettrica Retrofit). Le risorse destinate alle linee ferroviarie sono pari a 28,30 miliardi euro (17 miliardi per le nuove linee). Si tratta di sviluppare i collegamenti ferroviari ad alta velocità nella prospettiva di completare il master plan europeo della rete ferroviaria Alta velocità. Si tratta di estendere le linee AV che formano la tratta italiana dei due corridoi TEN-T Mediterraneo che riguardano nel Nord Italia i collegamenti Lione-Torino-Venezia-Trieste e, a Sud, il Corridoio Scan-Med con le linee Napoli-Bari, Salerno-Reggio Calabria e Catania-Palermo-Messina.
Il trasporto ferroviario può colmare gli squilibri economici tra aree geografiche
La realizzazione di queste opere, in parte già avviate e da completare, darebbe un grande impulso alla ripresa italiana, al recupero degli squilibri economici tra le aree geografiche e sarebbe, inoltre, un contributo importante da parte del nostro paese alla costruzione di un sistema ferroviario europeo unico. Insomma, un bel segnale dall’Italia in occasione dell’Anno Europeo delle Ferrovie 2021.
*Già Vice Capo di Gabinetto, Ministero dei Trasporti.