HomeSaluteIn aumento gli infortuni domestici, colpiti soprattutto bambini e...

In aumento gli infortuni domestici, colpiti soprattutto bambini e anziani

di
redazione

Gli infortuni domestici sono definiti come eventi improvvisi generati da cause esterne involontarie che provocano danni alla salute, e che avvengono all’interno della residenza o nelle sue pertinenze. Gli incidenti domestici coinvolgono soprattutto bambini e anziani, per i quali possono rappresentare un grave rischio con danni anche permanenti. I rischi di infortunio dipendono dai pericoli presenti in casa e dalle caratteristiche delle persone. Tra i pericoli in casa ci sono quelli strutturali, meccanici, elettrici e da esplosione, che possono derivare da pavimenti irregolari, attrezzature da cucina, prese elettriche non protette, presenza di gas e liquidi infiammabili. Le cause degli incidenti domestici sono da ricercare in fattori strutturali dell’abitazione, comportamentali (come uso improprio di utensili), condizioni di salute e rischi ambientali difficilmente individuabili. Le cadute sono tra le cause principali di infortuni in casa, dovute a pavimenti scivolosi, fili elettrici, ostacoli vari e problemi di illuminazione. Anche l’assunzione di farmaci che influenzano l’attenzione e la vista può aumentare il rischio di infortuni. Inoltre, ci sono rischi di avvelenamento, intossicazione e ustioni dovuti all’uso di sostanze chimiche nocive presenti in prodotti per la pulizia e detergenti domestici. Le folgorazioni sono un altro rischio, legate all’uso errato di apparecchi elettrici e impianti non a norma. Per ridurre questi rischi, è necessario rendere le abitazioni più sicure strutturalmente e aumentare la consapevolezza dei pericoli, specialmente tra genitori, anziani e persone che lavorano in casa.

I rischi di infortunio dipendono dai pericoli presenti in casa e dalle caratteristiche delle persone

Secondo i dati stimati per il 2023 dall’Istat, il numero di incidenti domestici sarebbe aumentato di circa il 15% rispetto al 2022, quando si sono registrati circa 2,5 milioni di infortuni in àmbito domestico. Analizzando i dati per fasce d’età, nel 2023 gli incidenti domestici hanno coinvolto 4,9 bambini tra 0-5 anni ogni 1.000, una flessione rispetto al 2022 (6,1%). L’incidenza sale all’8,1% nella fascia di età tra 6 e 14 anni, con un aumento significativo rispetto all’anno precedente (2,8), mentre nella fascia 15-24 anni è del 5,4%. Le fasce di età più colpite sono quelle degli ultra 80enni (28%) e tra i 75 e i 79 anni (11,4%), seguite dai 25-34enni (10,1%). La fascia meno interessata è quella dei 35-44enni con un’incidenza del 4,5%. Le casalinghe continuano ad essere un gruppo particolarmente esposto, con un tasso di incidenti del 17,4%, sebbene in diminuzione rispetto al 2022 (22,3%). La fetta di popolazione più colpita è rappresentata dai “ritirati dal lavoro”, con un’incidenza del 33,1%. Geograficamente, nel 2023, la maggior parte degli incidenti domestici si è registrata nel Nord-Est (12,2%), seguito dal Nord-Ovest (10,3%) e dal Centro (8,3%). Il Mezzogiorno appare meno colpito dal fenomeno (7%). Le regioni con il maggior numero di casi sono l’Emilia Romagna e la Liguria, rispettivamente con un’incidenza del 14,4% e del 13,8%, mentre le regioni con i numeri più contenuti sono la Campania (6,2%), la Calabria (5,5%) e la Sicilia (4,9%).

Gli incidenti domestici sono aumentati del 15% rispetto al 2022, quando si sono registrati circa 2,5 milioni di infortuni in casa

I fattori di rischio per gli incidenti possono essere suddivisi in due categorie: individuali e ambientali. I fattori individuali riguardano lo sviluppo psicomotorio dei bambini nei primi anni di vita, le attività lavorative domestiche e le condizioni di salute degli anziani, come comorbidità, deficit neuro-motori e cognitivi, fragilità o scarsa attività fisica. I fattori ambientali, invece, sono legati alle caratteristiche strutturali della casa, degli arredi, degli impianti e delle pertinenze, nonché alla presenza e conservazione di farmaci e prodotti di uso comune che possono contenere sostanze chimiche tossiche. In quest’ultimo caso, i principali fattori di rischio includono la pericolosità del prodotto, le modalità di confezionamento, etichettatura, conservazione e uso, insieme alla bassa percezione del pericolo e del rischio.

Le fasce di età più colpite sono quelle degli ultra 80enni e tra i 75 e i 79 anni 

La legge del 3 dicembre 1999, n. 493, rappresenta un riferimento importante, istituendo l’assicurazione contro gli infortuni domestici e individuando le caratteristiche dei soggetti che devono sottoscriverla. In caso di infortunio domestico riconosciuto dall’Inail sono previste in favore dell’assicurato le seguenti prestazioni economiche: 1) prestazione una tantum e cioè una somma di denaro nei casi in cui viene accertata, come conseguenza dell’infortunio domestico, una inabilità permanente compresa tra il 6% e il 15%; 2) rendita diretta se l’inabilità permanente accertata, come conseguenza dell’infortunio domestico, è pari o superiore al 16%; 3) assegno per l’assistenza personale continuativa ai titolari di rendita con inabilità permanente pari al 100%, accertata a seguito dell’infortunio domestico e affetti da specifiche menomazioni; 4) rendita ai superstiti e relativo assegno una tantum se l’infortunio ha avuto come conseguenza il decesso; 5) beneficio “Fondo di sostegno” per le famiglie delle vittime di gravi infortuni sul lavoro e cioè una somma di denaro per i familiari superstiti.

La fetta di popolazione più colpita da infortuni domestici è quella dei  “ritirati dal lavoro”, con un’incidenza del 33,1%

Il Sistema Informativo Nazionale Incidenti in Ambienti di Civile Abitazione (SINIACA) è dedicato alla raccolta dei dati sugli accessi al Pronto Soccorso per incidenti domestici. Il sistema fornisce dati su tre livelli di gravità degli incidenti: accessi al Pronto Soccorso, ricoveri ospedalieri e decessi. Inoltre, raccoglie numerose variabili riguardanti l’incidente domestico, come il luogo dell’incidente (ad esempio, bagno o cucina), la dinamica (caduta, urto, avvelenamento), l’attività svolta al momento dell’incidente (attività quotidiane, lavori domestici, fai-da-te), il prodotto coinvolto (coltello, scala, mobilio, detergente), il tipo di traumatismo (avvelenamento, frattura, contusione, ustione) e la gravità dell’evento in base al triage nazionale. Il SINIACA fornisce dati conformi agli standard europei, rendendoli comparabili tra le diverse regioni italiane. Attualmente la rilevazione copre solo il 15,8% della popolazione italiana; l’implementazione completa di questo sistema di sorveglianza su tutto il territorio nazionale è essenziale per assicurare la qualità, la rappresentatività e la comparabilità dei dati raccolti, contribuendo così a migliorare le strategie di prevenzione degli incidenti domestici. 

Nel 2020 sono stati registrati 17.526 casi di esposizione a sostanze tossiche, il 92% avvenuti in casa

L’Istituto Superiore di Sanità (ISS) ha sviluppato il Sistema di sorveglianza delle esposizioni pericolose e delle intossicazioni (SIN-SEPI), essenziale per identificare i prodotti pericolosi sul mercato e adottare misure di prevenzione. Nel 2020 sono stati registrati 17.526 casi di esposizione a sostanze tossiche, di cui la stragrande maggioranza (16.124 casi, pari al 92%) in ambito domestico. Il monitoraggio, effettuato dai Centri Antiveleni, raccoglie informazioni dettagliate sulle esposizioni e intossicazioni, fornendo dati utili per la valutazione del rischio e l’implementazione di interventi di prevenzione mirati.

Leggi anche

Per rimanere aggiornato sulle nostre ultime notizie iscriviti alla nostra newsletter inserendo il tuo indirizzo email: