Il 3 e 4 aprile 2025, l’antica città di Samarcanda ha ospitato un evento epocale: il primo Vertice Asia centrale-Unione europea. Sebbene questi vertici di alto livello siano spesso visti attraverso la lente del protocollo diplomatico, delle narrazioni geopolitiche e delle dichiarazioni formali, questo vertice si è distinto per i suoi risultati concreti e incentrati sui cittadini. Il vertice ha riaffermato il partenariato strategico tra l’Ue e l’Asia centrale e ha gettato le basi per cambiamenti radicali nella vita quotidiana dei normali cittadini in tutta la regione. Tra le iniziative di sviluppo più significative, l’annuncio da parte della Presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen di un pacchetto di investimenti strategici da 12 miliardi di euro nell’àmbito dell’iniziativa Global Gatewaydell’Ue. Questi investimenti mirano ad aree critiche come le infrastrutture sostenibili, le energie rinnovabili, la connettività digitale e l’accesso a materie prime vitali. Il risultato atteso? Migliaia di nuovi posti di lavoro nei settori dell’edilizia, della logistica, dell’informatica e delle telecomunicazioni, e una maggiore integrazione dei sistemi energetici e di trasporto regionali. Tutto ciò segna una svolta. Questi progetti promettono più che benefici macroeconomici. Essi offrono miglioramenti nella vita di tutti i giorni: trasporti migliori, un accesso all’energia più affidabile, servizi digitali ampliati e infrastrutture urbane e rurali modernizzate. Per le popolazioni dell’Asia centrale, questo significa un miglioramento visibile della qualità della vita.
Samarcanda 2025 ha riaffermato il partenariato strategico tra l’Ue e l’Asia centrale e ha gettato le basi per cambiamenti radicali nella regione
Gli accordi commerciali e di investimento raggiunti durante il vertice sono stati altrettanto cruciali, in particolare quelli che hanno rafforzato il potenziale di esportazione dei beni prodotti localmente verso i mercati europei. Il sostegno dell’Ue all’armonizzazione delle normative tecniche e dei processi di certificazione consentirà ai produttori dell’Asia centrale, compresi quelli dell’Uzbekistan, di soddisfare gli standard internazionali in modo più efficiente e competitivo. L’aumento della capacità produttiva e la facilitazione del commercio internazionale stimoleranno l’imprenditorialità locale, amplieranno l’occupazione e aumenteranno i redditi delle famiglie. Questa fusione di crescita economica e stabilità sociale rafforza una visione di sviluppo inclusivo, in cui la prosperità è condivisa e diffusa.
Gli investimenti Ue mirano ad aree critiche come le infrastrutture sostenibili, le energie rinnovabili, la connettività digitale e l’accesso a materie prime vitali
I risultati del vertice in àmbito educativo sono stati altrettanto trasformativi. L’ampliamento delle quote previste dal programma Erasmus+ consentirà a centinaia di studenti dell’Asia centrale di studiare ogni anno presso le università europee. La proposta di istituire un ufficio regionale del programma di ricerca Horizon Europe dell’Ue in Uzbekistan aggiunge un ulteriore livello, aprendo opportunità di innovazione scientifica congiunta in settori come l’Intelligenza Artificiale, i big data e la tecnologia spaziale. La cooperazione in àmbito educativo e scientifico non è solo uno strumento di modernizzazione, ma rappresenta anche un investimento strategico nella futura leadership e negli ecosistemi di innovazione. Contribuisce a dotare i giovani delle competenze necessarie per crescere nel mercato globale, contribuendo al contempo ai programmi di riforma nazionali e al rafforzamento delle istituzioni.
Sul fronte della transizione verde, l’obiettivo dell’Uzbekistan di aumentare la quota di energie rinnovabili nel suo mix energetico al 54% entro il 2030 è stato supportato da misure concrete verso la cooperazione con l’Ue. Sono stati raggiunti accordi per lo sviluppo di progetti di energia solare ed eolica, la creazione di piattaforme di investimento verdi e l’allineamento delle politiche climatiche, incluso il lancio di un mercato regionale dei crediti relativi alle emissioni di carbonio. Queste iniziative incidono direttamente sulla salute pubblica e sul benessere ambientale, promuovendo aria pulita, resilienza climatica e condizioni di vita sostenibili. Riconoscono inoltre che la crescita economica a lungo termine deve essere accompagnata dalla responsabilità ecologica.
Il programma Erasmus+ consentirà a centinaia di studenti dell’Asia centrale di studiare ogni anno presso le università europee
Un punto chiave del vertice è stato l’impegno a sviluppare il Corridoio di Trasporto Transcaspico, una vitale rotta commerciale est-ovest che collega l’Asia centrale all’Europa. L’Ue ha ribadito la sua intenzione di investire 10 miliardi di euro in questo corridoio, migliorando la connettività, riducendo i costi commerciali e aprendo nuove opportunità per gli esportatori regionali. Una logistica migliorata avvantaggia i produttori, rafforza la fiducia degli investitori, stimola gli ecosistemi imprenditoriali regionali e facilita scambi interpersonali più significativi. Questa infrastruttura è più di una semplice rete di trasporto: è un canale di integrazione e cooperazione che avvicina le società. Anche la dimensione umana e culturale del partenariato non è stata sottovalutata. Al riguardo, è stata proposta una nuova iniziativa per ospitare un Forum del Turismo Asia centrale-Ue a Bukhara nel 2025, insieme allo sviluppo di un sistema di visti unificato per l’Asia centrale secondo il concetto “Un tour, una regione”. Questi sforzi mirano ad aumentare i flussi turistici, sostenere il settore dei servizi e approfondire i legami interculturali.
L’Ue ha ribadito la sua intenzione di investire 10 miliardi di euro nel Corridoio di Trasporto Transcaspico
Al centro dell’attenzione del vertice vi sono stati anche i temi relativi alla cooperazione in materia di sicurezza. In un’epoca di crescenti minacce ibride, il vertice ha affrontato questioni vitali, tra cui la sicurezza delle frontiere, l’antiterrorismo, la resilienza informatica e la lotta alla tratta di esseri umani. L’ampliamento della portata di programmi come il BOMCA (Programma di Gestione delle Frontiere in Asia centrale) contribuirà a rafforzare la stabilità e la resilienza. Inoltre, una rinnovata attenzione ai diritti umani, all’uguaglianza di genere, alla libertà dei media e allo sviluppo della società civile riflette una condivisione di valori e l’impegno a costruire società inclusive e democratiche. Questi principi costituiscono il fondamento della fiducia e di un partenariato a lungo termine, rassicurando il pubblico sui valori sostenuti dal partenariato. Come ha sottolineato il Presidente Shavkat Mirziyoyev, garantire la sicurezza regionale rimane una priorità assoluta. Il sostegno dell’Ue alle riforme istituzionali, alle libertà civili e ad una governance aperta integra il percorso di sviluppo dell’Asia centrale.
Il Vertice di Samarcanda è una pietra miliare strategica con il potenziale di trasformare la vita in entrambe le regioni
In conclusione, il Vertice di Samarcanda non è stato solo un successo diplomatico, ma una pietra miliare strategica con il potenziale di trasformare la vita in entrambe le regioni. La sua eredità risiede nell’attuazione pratica delle sue decisioni: investimenti che creano posti di lavoro, scambi educativi che rafforzano le capacità, partnership energetiche che promuovono la sostenibilità e riforme che promuovono la dignità umana e le opportunità. In un momento in cui l’ordine globale si trova ad affrontare incertezza e frammentazione, il partenariato Asia centrale-Ue offre un modello di cooperazione costruttiva e lungimirante. Ciò che accadrà in seguito – trasformare la visione in realtà – determinerà quanto profondamente questi risultati strategici incideranno nella vita quotidiana di milioni di persone.
*Eldor Tulyakov, Direttore Esecutivo, Centro per le Strategie di Sviluppo (Uzbekistan), membro del Comitato Scientifico dell’Eurispes.
L’articolo in v.o. in inglese è consultabile online.