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Scarsa visibilità e segnaletica minacciano la sicurezza dei pedoni sulle strade italiane

di
Simone Cannaroli

Nel 2024 sono stati 475 i pedoni uccisi sulle strade italiane, 313 uomini (283 nel 2023) e 162 donne (157 un anno fa): 253 avevano più di 65 anni, il 53% del totale, 15 erano minorenni. La stima preliminare è stata resa nota dall’Asaps, l’Associazione sostenitori e amici della Polizia stradale. La cassazione ha più volte affermato che le difficoltà di “visibilità” accentuate dai fari dei veicoli che procedono nella direzione opposta ed altri elementi sul genere non rappresentano una scusante per l’automobilista che investa un pedone. Alla luce di tali dati e dell’ormai entrata a regime dell’omicidio stradale, è assolutamente necessario adottare tutte le misure necessarie per tutelare sia i pedoni sia gli automobilisti che al verificarsi di alcune circostanze, potrebbero rendersi protagonisti di eventi mortali o gravemente dannosi per i pedoni, loro malgrado, magari non avendo possibilità di evitarlo.

Nel 2024 sono stati 475 i pedoni uccisi sulle strade italiane, il 53% del totale aveva più di 65 anni

Chi non si è trovato a percorrere una strada contro luce, con il sole in faccia, magari in alcune particolari ore del giorno; quando il sole cala verso l’orizzonte i piccoli parasole delle auto vengono resi sostanzialmente inutili e non tutti hanno a disposizione sempre degli occhiali da sole. Quante volte ci si è riparati dalla luce eccessiva con una mano, nel tentativo di vedere qualcosa, o almeno delle ombre. Ma il sole non è l’unico fattore di “scarsa visibilità” in cui può incorrere un automobilista: la conformazione della strada che rende “pericolosi” e abbaglianti i fari delle auto provenienti in senso contrario, o la presenza di ostacoli (fissi o mobili) in prossimità di attraversamenti pedonali. Tutte difficoltà di guida di cui il pedone è – oggi – assolutamente inconsapevole; motivo per il quale nell’attraversare mantiene un atteggiamento assolutamente identico a quello che adotta in tutte le altre circostanze, in cui si aspetta che l’automobilista possa (e debba) facilmente avvedersi della sua presenza e arresti il veicolo. Questo potrebbe non accadere anche senza una colpa effettiva e specifica del conducente, con le conseguenze che conosciamo.

Più segnaletica per tutelare l’incolumità dei pedoni, ma anche per salvaguardare automobilisti “incolpevoli”

Proprio per limitare al minimo gli eventi di questo tipo e, quindi, tutelare l’incolumità dei pedoni, ma anche per salvaguardare automobilisti “incolpevoli” (di fatto, ma non giuridicamente), potremmo proporre di introdurre le seguenti misure.

  • Un cartello stradale che segnali il pericolo di “strada a bassa visibilità”, con opzione di ulteriore indicazione sotto il triangolo con bordo rosso con messaggio esplicativo (ad esempio: orario in cui il sole è ad una altezza pericolosa, presenza di dosso o di incroci tali da rendere pericolosi i fari altrui, curve strette nell’immediatezza dell’attraversamento pedonale, palazzi o ostacoli in grado di limitare la visibilità).
  • Un analogo cartello (di dimensione adeguata) a beneficio dei pedoni, che così potrebbero adottare comportamenti più prudenti nell’attraversare.
  • Rendere i semafori presenti sugli attraversamenti pedonali sempre arancioni lampeggianti, quando non rossi, per consentire l’attraversamento (eliminando, sostanzialmente il colore verde).

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