L’alimentazione degli italiani oggi comprende cibi senza zucchero o senza lattosio, per scelta più che per necessità, mentre più di un italiano su due usa integratori alimentari, mix di frutta secca e alimenti proteici.
Scelte alimentari, il 9,5% degli italiani non mangia carne, un dato che coincide con quanto rilevato lo scorso anno ma che rileva un aumento dei vegani negli anni e una lieve flessione di chi ha scelto una dieta vegetariana,
Gli italiani si confermano pet friendly: nel Rapporto Italia 2025 il 40,5% degli intervistati dichiara di possedere almeno un animale domestico. Ma la crisi incide sulle spese per gli animali e sulla scelta di adottare: più di un italiano su dieci vi rinuncia per difficoltà economiche.
I centauri, lavoratori umani assistiti da computer: il nuovo alfabeto di un mondo in cui la distinzione tra intelligenza umana e artificiale è sempre più sfumata.
I recenti casi di “diserzione” dall’orale dell’esame di Stato non hanno portato a gravi conseguenze: gli studenti hanno comunque superato l’esame, ma non senza suscitare riflessioni sulla sua validità ed efficacia.
Il saggio “La mente dell’hacker” di Bruce Schneier tocca gli àmbiti di diritto, politica, fino a investire i sistemi cognitivi e la frontiera dell’IA, che sarà il motore di sperimentazione per ulteriori metodi di hackeraggio, in grado di superare anche gli hacker umani.
Nel mondo moderno, l'amore si è trasformato in un'esperienza on demand, mediata da algoritmi e app di dating. Queste piattaforme non solo facilitano l'incontro, ma lo trasformano in un processo di selezione industriale, dove lo swipe diventa il gesto emblematico. Tuttavia, questa abbondanza di scelte non ha portato a relazioni più solide. Al contrario, ha generato un senso di precarietà affettiva e una solitudine affollata di contatti ma priva di legami profondi.
L’ultimo saggio di Paolo Benanti “L’uomo è un algoritmo?” esplora l’antagonismo tra umanesimo e algoritmo e sostiene che l’intelligenza algoritmica debba tornare a essere uno strumento nelle nostre mani, al servizio della piena dignità umana.
Il 70% dei bambini di dieci anni possiede già uno smartphone e i ragazzi di quindici anni trascorrono tra le 30 e le 60 ore settimanali davanti agli schermi: è il momento di costruire una vera educazione digitale per i nativi digitali.
L’OCSE lancia un appello ad investire precocemente in sistemi di orientamento strutturati, accessibili e inclusivi per gli adolescenti, i cui desideri professionali sono sempre più lontani dalla realtà del mercato del lavoro.