Il quoziente familiare potrebbe figurare nella prossima legge di Bilancio, al fine dichiarato di dare più risorse a chi ha figli. L’evoluzione della giurisprudenza e della società dimostra infatti che l’attuale modello impositivo non è in grado di tutelare una società in cui i figli sono ormai merce sempre più rara.
Il work life balance, ovvero l’equilibrio tra vita privata e professionale, riguarda anche la parità di genere, soprattutto in merito al caregiving, che troppo spesso ancora ricade principalmente sulle donne. Adnkronos evidenzia inoltre che il 66% degli utenti si dichiara insoddisfatto del proprio life work balance, e che questo incide nella scelta dell’impiego.
Il quoziente familiare è un indicatore della situazione economica delle famiglie che, al momento, viene utilizzato solo in via di sperimentazione in relazione al Superbonus edilizio sugli edifici unifamiliari, ma che in futuro potrebbe sostituire il farraginoso e odierno modello ISEE.
I dati italiani sulla natalità parlano di 393.000 nuovi nati nel 2022, con tendenza al ribasso e un futuro da inverno demografico. Ma un primo passo per contrastare la denatalità in Italia può essere quello di smettere di rappresentare i figli solo come un impoverimento, e rifiutarne una narrazione prettamente economica.
La genitorialità oggi è fatta di rinunce sia economiche che personali, soprattutto da parte delle donne. Nell’indagine Eurispes i genitori risultano protettivi e interferenti: il 53,5% ha la tendenza a risolvere i problemi dei figli, mentre il 27,6% è intervenuto in ambito scolastico in contestazione di un insegnante.
Single italiani sempre più influenti in economia e nei consumi: il 37% lo afferma con forza quale scelta personale, e in pochi la subiscono. I dati Istat 2022 sanciscono il sorpasso demografico dei single sulle coppie con figli, e il Rapporto Italia 2023 dedica loro una indagine su abitudini, stile di vita e opinioni.
Dal 13 agosto il congedo di paternità in Italia è aumentato a 10 giorni, accorciando le distanze del gender gap nel nostro Paese. Una misura necessaria per distribuire equamente il carico familiare tra i genitori, che troppo spesso ricade unicamente sulle donne.