Lavoro

Occupazione ai massimi storici nell’OCSE: record per l’Italia, ma è ancora indietro su giovani e donne

L'Italia ha mostrato progressi significativi nel mercato del lavoro. Il tasso di occupazione tra i 15 e i 64 anni ha raggiunto il 62,5% nel secondo trimestre del 2025. Tuttavia, l'Italia rimane tra i Paesi OCSE con i tassi di partecipazione più bassi.

Il lavoro al centro: verso una piena e buona occupazione nell’Italia della transizione digitale

Il lavoro è tornato ad essere un tema centrale del dibattito pubblico, ma bisogna interrogarsi anche sulla qualità occupazionale e rimettere la dignità al centro del discorso, considerando il lavoro come un diritto attraverso il quale i cittadini costruiscono identità, relazioni, senso di appartenenza.

Il futuro è dei lavoratori centauri, metà uomo e metà macchina. Ma siamo davvero pronti?

I centauri, lavoratori umani assistiti da computer: il nuovo alfabeto di un mondo in cui la distinzione tra intelligenza umana e artificiale è sempre più sfumata.

Il lavoro povero, fattori di vulnerabilità e azioni di contrasto

Il lavoro povero è l’esperienza drammatica di chi, pur lavorando, non riesce a soddisfare le esigenze fondamentali per sé e per la propria famiglia, ed è il titolo del saggio dedicato all’argomento da Daniele Di Nunzio.

Riusciremo a superare la crisi demografica? Il futuro del mercato del lavoro secondo le stime OCSE

La crisi demografica influirà sul mercato occupazionale, e secondo le stime dell’OCSE va affrontata puntando su immigrazione, superamento del gender gap e immissione sul mercato del lavoro di lavoratori maturi.

Caporalato digitale, un algoritmo peggiora le condizioni lavorative dei rider

Il caldo delle ultime settimane ha acceso il dibattito sulle condizioni di lavoro dei rider, costretti a lavorare anche con temperature eccessive, ma questo è solo un aspetto di una condizione più ampia del caporalato digitale.

Dalla piramide alla fragola: benvenuti nell’era dell’eterarchia

Dal rifiuto della Gen Z per le strutture gerarchiche tradizionali all’emergere di nuovi modelli organizzativi basati su autorità distribuita e contestuale. Un viaggio dalle neuroscienze alle organizzazioni del XXI secolo.

Oltre l’orario. Il quiet quitting e la crisi del modello aziendale classico

Il quiet quitting rappresenta l'abbandono dell'idea che il lavoro debba essere al centro dell'esistenza umana e la scelta consapevole di limitare il proprio impegno professionale al minimo indispensabile, senza straordinari gratuiti, senza disponibilità oltre l'orario contrattuale, senza quella dedizione totale che per decenni è stata considerata la prassi nel mondo aziendale. Questo fenomeno può rappresentare un'opportunità per le aziende per ripensare i modelli di gestione delle risorse umane.

Dal child penalty alla daughter penalty: la maternità come causa principale del gender gap

Dal child penalty alla daughter penalty: la maternità è la causa principale del gender gap, anche nelle economie avanzate. Tre studi del 2025 aiutano a capire in che modo le disuguaglianze di genere si perpetuano all’interno del nucleo familiare.

Quando sembrare impegnati conta più che esserlo: il ritorno in ufficio e l’ombra del Task Masking

Il Task Masking è l’arte di sembrare impegnati, se non oppressi, dal lavoro: una produttività simulata e fittizia che rappresenta la risposta della Gen Z alla richiesta di tornare in ufficio dallo smart working.

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