Una delle fondamenta più solide dell’Occidente, forse la più importante, è senz’altro Omero ed i suoi due libri, uno di guerra e l’altro di ritorno alla pace. Pace che ad Ulisse costò una odissea di dieci anni prima di tornare a casa.
Che cosa è Ulisse se non un migrante?
E le avventure di Ulisse non ruotano tutte sul concetto di ospitalià?
Proviamo a ricordare.
Polifemo è il braccio armato di un Dio che odia Ulisse ed i suoi compagni
La maga Circe è la lusinga dell’oblio dalla propria identità e civiltà.
I Feaci e Nausica sono la consapevolezza culturale e politica del soccorso a prescindere dalle conseguenze anche spiacevoli. Ma loro ci sono ed agiscono.
Resto inorridito dalle notizie, o meglio dalla fuga di indiscrezioni in Gran Bretagna, di un piano per riportare quattrocentomila profughi da dove vengono.
Ma stiamo scherzando?
Da dove viene questa inesauribile ed inesaurita stupidità culturale e tradimento di tutta la nostra civiltà europea.
Durante l’impero romano non si dovevano esibire passaporti dalla Asia minore fino al Vallo di Adriano.
Ma di cosa parliamo?
Il Papa Francesco sa bene queste cose, meglio di molti leader europei, ed infatti è schierato con assoluta chiarezza ed raffinata intelligenza politica e procedurale.
Il presidente Hollande ha dichiarato, con forza propositiva e politica, di fronte a Strasburgo, che non lascerà mai da sole l’Italia e la Grecia. E così la Merkel.
Viva la Marsigliese: aspettiamo i fatti. Bisogna fare in fretta e bene.
Non ci sono scuse, da quelle parti la guerra civile va avanti e non guarda in faccia nessuno.