Il supporto dell’industria finanziaria italiana alla digitalizzazione del Sistema Paese

Il mercato finanziario ha compreso da molti anni che la valorizzazione delle attività collaborative può rappresentare la chiave di volta per il miglioramento dell’offerta competitiva dei singoli Intermediari nei confronti della propria clientela (corporate e retail) attraverso la condivisione di infrastrutture-standard e linee strategiche. Nello scenario di incertezza dei mercati, che viviamo già da tempo, in cui l’attenzione all’investimento risulta primaria, il valore generato da investimenti cooperativi è pertanto in logica sinergica, e complementare, rispetto all’investimento del singolo.

Fondamentale in questo momento è Fare Sistema e mettere a fattor comune le proprie esperienze. L’industria privata e la Pubblica amministrazione possono compiere insieme in modo vincente questo passo fondamentale per restare competitivi a livello internazionale. Molto si è fatto, si sta facendo e si potrà e dovrà fare insieme. In questo momento siamo tutti consapevoli di essere passati alla fase del “fare”. In tal senso l’Industria Finanziaria Italiana sta contribuendo al processo di digitalizzazione del Paese, ponendo al centro la soddisfazione delle esigenze di imprese, cittadini e Pubblica Amministrazione, attraverso la valorizzazione delle proprie best practice.

A tale proposito si segnala la positiva esperienza del Consorzio CBI (www.cbi-org.eu), che gestisce lo scambio di flussi finanziari e informativi tra gli istituti finanziari, le imprese e la PA in grado di rendere più efficienti, dal punto di vista economico e organizzativo, le procedure di incasso, pagamento, riconciliazione e gestione documentale tra i soggetti stessi. Al Consorzio CBI aderiscono circa 580 Istituti Finanziari, inclusi Poste Italiane e istituti di moneta elettronica, che rappresentano l’88,6% dei prestatori di servizi di pagamento, nonché il 100% delle banche che offrono servizi di corporate banking in modalità competitiva ad oltre 980.000 imprese.

Fondamentale il ruolo nel processo di definizione della Fattura Elettronica, una delle tre priorità dell’Agenda Digitale Italiana. Il 2014 verrà ricordato come l’anno di avvio effettivo della Fattura Elettronica nel nostro Paese, dopo 6 anni dalla Legge Finanziario 2008, dopo circa 10 anni di impegno da parte dell’industria finanziaria, attraverso le attività poste in essere dal Consorzio CBI, nella creazione di standard e servizi a supporto della dematerializzazione e dell’ottimizzazione della financial value chian.

Per quanto riguarda i Pagamenti Elettronici verso la Pubblica Amministrazione, altro punto di innovazione nel rapporto della medesima con i cittadini e le imprese, il Consorzio CBI già ad agosto 2013 sottoscrisse un Accordo di Cooperazione con l’Agenzia per l’Italia Digitale (AgID), in cui il Consorzio CBI è riconosciuto come Intermediario tecnologico per le attività di sperimentazione delle procedure di incasso offerte dal Nodo dei Pagamenti SPC (Sistema Pubblico di Connettività).

Tale accordo si inserisce nel quadro dei provvedimenti normativi volti a favorire l’azzeramento del “digital divide” e lo sviluppo dell’utilizzo della moneta elettronica. In particolare dà piena attuazione all’articolo 15 del decreto “crescita 2.0” (DL 179/2012) che definisce una nuova formulazione dell’articolo 5 del CAD (Effettuazione di pagamenti con modalità informatiche) indicando le regole per l’effettuazione dei pagamenti a favore delle pubbliche amministrazioni e imponendo di accettare «i pagamenti ad esse spettanti, a qualsiasi titolo dovuti, anche con l’uso delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione».

L’accordo consentirà a cittadini ed imprese – non appena conclusa la fase di sperimentazione avviata nel mese di novembre 2014 – di pagare somme dovute alla Pubblica Amministrazione e ai gestori di pubblici servizi mediante i canali previsti dai Prestatore di servizi di pagamento convenzionati, a cui potranno essere affiancati i servizi già diffusi presso i Consorziati CBI, tra cui il nuovo Servizio CBILL (www.cbill.it) . Tale servizio, lanciato sul mercato a luglio 2014, permette la consultazione e il pagamento delle bollette on line in modalità multicanale e multibanca.

Gli attuali servizi di internet banking consentono ai clienti di pagare online solo le bollette delle aziende e delle pubbliche amministrazioni che hanno sottoscritto specifici accordi con la singola banca. Grazie a CBILL, invece, è sufficiente che l’azienda o l’amministrazione fatturatrice abbia adottato il servizio per consentire a chiunque disponga di un conto online di consultare e pagare le bollette attraverso tutti i canali messi a disposizione dalla sua banca: PC, tablet, smartphone e sportello automatico.

La digitalizzazione del Sistema Paese è un percorso di innovazione da cui non si torna indietro. In questo il Consorzio CBI sta avviando nuove progettualità, consapevole del fatto che, attraverso di esse, l’Industria Finanziaria Italiana potrà essere al fianco del Governo per dare una ulteriore spinta propulsiva all’attuazione di nuovi modelli di “Economia digitale” e dell’Agenda Digitale italiana.

 

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