Tabella dei titoli in percentuale. Totale titoli: 206. Argomenti presenti nelle titolazioni: 223; politica 33% (74 presenze, per il 36% dei titoli), cronaca 27% (61 presenze, per il 30% dei titoli), cultura e società 14% (34 presenze, per il 17% dei titoli), esteri 11% (24), sport e varie 9% (19), interni 4% (9) ed economia 2% (5)
12 maggio – La settimana dell’informazione risulta dominata dalla formazione del nuovo governo, che reclama la quasi totalità delle prime pagine (32 su 35). L’apertura di Di Maio verso Salvini per un esecutivo Lega – M5S, permesso da un “passo di lato” di Berlusconi con Forza Italia che promette un’opposizione costruttiva, viene presentato mercoledì come di “colpo di scena” tanto da parte dei Tg Mediaset che da Tg La7. Alle ipotesi per il “governo di servizio”, prospettato da Mattarella a seguito del fallimento delle trattative di inizio settimana, si fanno così seguito i progetti di contratto di governo ed il totonomi per i ministri, come sul premier del futuro esecutivo, per la cui formazione il Presidente delle Repubblica ha accordato sino al prossimo lunedì.
La proposta di un progetto di governo, quale che sarà il suo sviluppo, ha permesso questa settimana il ritorno di una discussione sui “temi” e sui fronti problematici di cui la politica dovrebbe dibattere. Tra questi, il più impellente è stato quello del rapporto dell’Italia con l’Europa, evocato dal Presidente Mattarella giovedì e ripreso venerdì sia dal premier Gentiloni che dai leader di Lega e Cinque Stelle con un atteggiamento rassicurante verso gli impegni del Paese verso l’Unione. Va osservato come, dopo gli appelli del Capo dello Stato ed in vista della formazione di un governo che – se gli accordi di queste ore andranno in porto – sarà costituito da esponenti di forze politiche non certo europeiste, le testate sembrano a loro volta interdette dall’affrontare questo fronte problematico. Unica eccezione è stato dello scrittore spagnolo Javier Cercas, che intervistata dal Tg3 di giovedì ha ribadito come l’Europa rappresenti “la sola utopia moderna degna di questo nome”.
Fuori dalla politica, la pagina degli esteri viene assorbita in gran parte dall’uscita degli Stati Uniti dall’accordo nucleare con l’Iran: 10 titoli tra martedì e mercoledì. La scelta dei Presidente Trump, che ha provocato la dura reazione di Teheran ed una nuova escalation della tensioni in Medio Oriente, con Israele che, a seguito di alcuni razzi arrivati sulle alture del Golan a risposto a questa “intimidazione” bombardando 50 obiettivi militari iraniani in Siria, produce una situazione complessa, che viene esplorata dai Tg di giovedì. Interessante la riflessione del Tg3, che preso atto di quanto l’Europa, e soprattutto l’Italia, sia legata all’Iran in virtù di accordi pregressi, s’interroga su quale potrà essere la scelta dell’Unione dovesse fallire nella sua mediazione con gli Stati Uniti, ovvero se finiremo con appoggiare le politiche unilaterali degli Usa o verremo a patirne ulteriori dazi commerciali.
Sempre per gli esteri, il giuramento di Vladimir Putin per la quarta volta alla guida della sua Russia figura nei titoli dei soli Tg Rai di lunedì, sebbene venga ripreso da tutte le testate; analoga attenzione riceve l’annuncio della data per l’atteso incontro tra Trump ed il leader coreano Kim Jong Un, fissato il 12 giugno ad Hong Kong.
Per la cronaca, la settimana risulta segnata da ulteriori casi di femminicidi, a cui si aggiungono gli sviluppi del caso di Sana, giovane italo-pakistana uccisa a seguito del rifiuto di un matrimonio combinato e per il cui omicidio si sospetta tutta la sua famiglia. Ampio spazio sulle testate Mediaset alla sentenza di appello per l’omicidio di Sara Di Pietrantonio, uccisa e arsa dal suo ex fidanzato a cui è stata ridotta la pena. Su altri fronti della violenza di genere, Tg2 dedica due titoli alla 71esima edizione della festival di Cannes, dedicata alle donne e all’insegna della parità di genere, sull’onda del movimento MeToo.
La notizia più seguita (14 titoli tra lunedì e mercoledì) è stata però l’aggressione compiuta in un bar della periferia di Roma da esponenti del clan Casamonica, che la scorsa Pasqua hanno “picchiato a sangue” sia il proprietario del bar che una donna disabile ribellatasi alle loro prepotenze. La denuncia, mossa da entrambe le persone colpite, ha portato questo martedì all’arresto di 4 esponenti della famiglia accusati di aggressione con aggravante mafiosa. Si segnala su questo fronte la denuncia di Mentana, che fin dai titoli si chiede come mai per un fatto avvenuto appunto a Pasqua e denunciano pochi giorni dopo si sia aspettato tanto per intervenire.
L’arresto di 14 affiliati ad un’organizzazione terroristica attiva in diverse regioni italiane ed impegnata a generare capitali illeciti, servendosi anche del traffico dei migranti, con cui finanziare le operazioni di guerriglia in Siria, figura nei titoli di Tg1 e Tg La7 di giovedì ma – con nostra sorpresa – è molto sottostimata dalle testate Mediaset minori.
Se i dati Istat di lunedì che segnalano un leggero rallentamento nella crescita e nella produzione industriale nell’ultimo periodo dell’anno sono ripresi dai soli Tg Rai, quelli relativi alle famiglie in povertà del 2017 vengono rilanciati a gran voce mercoledì dalle tre testate Mediaset, che li affiancano all’intervista di un 39enne licenziato e costretto a vivere con la moglie e tre figli in macchina. L’attenzione ai segmenti disagiati della popolazione si declina nelle giornate successive in diversi servizi, culminando venerdì nella denuncia (servizio per Tg4 e Tg5) contro la burocrazia che strangola la ricostruzione nelle zone terremotate, in particolare a Visso; su questi temi il Tg3 di giovedì propone invece un esempio di ricostruzione positiva. Da segnalare inoltre la copertura dedicata dal Tg5 a quelle vite devastate dagli errori giudiziari, in cui si è parlato di “persone sepolte da sentenze sbagliate”.
Maggiore attenzione da parte della Rai agli sviluppi del caso Ilva (titoli per Tg3, coperture per Tg1 e Tg2), con il fallimento della trattativa tra sindacati e ministro Calenda che rimanda tutto al prossimo esecutivo. Sempre sul tema del disagio, i Tg Rai di venerdì riprendono fin dai titoli il quarantennale della chiusura dei Manicomi criminali a seguito della legge Basaglia, con un ottimo approfondimento del Tg2
L’abbandono del Tg4 da parte di Mario Giordano, sostituito da questo lunedì dalla giornalista Rosanna Ragusa di Videonews, non è stato annunciato né celebrato dalla testata. Vi sapremo dire nei prossimi mesi quanto questa mossa di Mauro Crippa, in un chiaro tentativo di ridurre il coefficiente di populismo che la presenza di alcuni giornalisti (Belpietro, Del Debbio, ecc) aveva portato sulle reti Mediaset, produrrà cambiamento nella cenerentola dell’informazione serale. Al momento, l’unica cosa che ci sentiamo di dire è che le ultime edizioni hanno fatto registrare, a parità di notizie ansiogene, un ritorno al gossip (ben 2 titoli) verso cui terremo gli occhi aperti.
Ambi spazi, nonostante il difficile momento politico, sono andati martedì al 40esimo anniversario dall’omicidio di Aldo Moro, ricordato dal Presidente Mattarella che ha ribadito come solamente l’unità tra gli schieramenti politici permise negli anni successivi la sconfitta del terrorismo. Come ogni anno, al commiato per il leader DC si accompagna il ricordo di Peppino Impastato, giornalista radiofonico ucciso dalla mafia la cui memoria continua ad ispirare programmi ed associazioni di contrasto alla criminalità organizzata. Da segnalare il servizio del Tg2 di venerdì dedicato alla Radio Cento Passi, a cui contribuiscono i ragazzi del liceo Galilei di Palermo.
Tra le varie ed eventuali, segnaliamo:
– il servizio di Studio Aperto di lunedì sulla Eolo Spa, l’azienda italiana che porta la banda larga nei territori rurali del Paese;
- il sondaggio Svg proposto da Tg La7 di lunedì che, in vista della possibilità di un prossimo ritorno alle urne, proietta uno scenario politico di forte crescita per Lega a scapito di Forza Italia e Movimento 5 Stelle, con il “mantenimento” del Pd;
- il servizio del Tg3 di martedì sull’epopea dei migranti nel Mediterraneo, che segue le difficili operazioni che vedevano impegnata in quei giorni la nave Acquarius, impegnata nel salvataggio di 105 profughi;
– l’indagine del Tg3 di giovedì che ci mette al corrente di una campagna dei medici italiani per allertare la popolazione dei rischi a cui ci si può trovare esposti quando ci si informa sulla propria salute sul web, cercano le cure online piuttosto che rivolgersi ad un professionista;
– il servizio del Tg1 di venerdì sul Festival del Volontariato di Lucca, una realtà molto importante della società italiana che, come ci ricorda un operatore, non è “Un passatempo per chi ha tanto tempo libero”.