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I Tg dal 5 al 9 novembre 2018

di
Eurispes - CoRiS Sapienza

 

Tabella dei titoli in percentuale. Totale titoli: 207. Argomenti presenti nelle titolazioni: 284; politica 29% (83 presenze, per il 40% dei titoli), cronaca 24% (69 presenze, per il 33% dei titoli), esteri 22% (63 presenze, per il 30% dei titoli), esteri 10% (28), cultura e società 8% (24), sport e varie 4% (10) ed economia 2% (7).

10 novembre – Tra maltempo, riforme ed elezioni americane, l’informazione mainstream presenta una proporzione atipica di tematiche sulle scalette dei Tg, con gli esteri che si prendono il 30% degli spazi.

Le elezioni di medio termine negli Stati Uniti raccolgono enorme interesse, assommando tra lunedì e mercoledì 21 titoli e le aperture di Tg1e Tg5 sia martedì che mercoledì. Le aspettative del voto, giudicato da tutti gli analisti un “Referendum su Trump”, così come le conseguenze che l’indebolimento della presa del Presidente sul Congresso potranno sortire, vengono chiamate in causa ed indagate da buona parte delle edizioni. Tg5 invita martedì il direttore de La Stampa Molinari, con cui si discute anche delle nuove sanzioni imposte all’Iran, con il nostro Paese che ne risulta per alcuni mesi “esentato”. Attenzione da parte dei Tg Rai alla forte quota di donne e persone appartenenti a minoranze elette alla Camera del Congresso Americano.

Per la pagina politica, a tenere banco restano i molti nodi sulle riforme, con alcuni che arrivano al pettine. Il passaggio di mercoledì al Senato del Decreto Sicurezza viene ripreso e documentato dalle testate (apertura per Tg2, Tg3, Studio Aperto e Tg La7), con l’avvertenza che il clima di tensioni che ha visto delle fuoriuscite dalla compagine 5 Stelle non si è ancora attenuato. Anche l’intesa raggiunta giovedì sulla Riforma della Prescrizione, che rimarrà valida solo per il primo grado di giudizio ma entrerà in vigore solo dal 2020, viene descritta sulle testate Mediaset non come un “accordo” ma piuttosto un compromesso, con anche il TG La7 di venerdì che parla di “voci non sovrapposte”.

Dove non si registrano divisioni è nel rapporto con l’Unione Europea, che giovedì ritorna in modo preponderante sulle scalette con una previsione al ribasso delle stime di crescita dell’Italia ed il conseguente aumento del deficit al 2,9%: primo titolo per Tg4, Tg3 e Tg1. Un’attenzione che si fa crescente per le edizioni di venerdì dopo il nuovo monito dell’Eurogruppo sul debito a cui replica con decisione il ministro Tria, apertura per 5 delle 7 testate, mentre i rilievi di Bankitalia al governo riportano lo spread sulle scalette.

A latere di tutto ciò, la settimana ha prodotto finalmente la nomina dei nuovi direttori delle testate del Servizio Pubblico: si tratta di Giuseppe Carboni per il Tg1, Gennario Sangiuliano per il Tg2 e Giuseppina Paterniti per il Tg3. Benché sia decisamente immaturo muovere osservazioni sulla linea editoriale di queste testate, abbiamo già notato, soprattutto sul Tg1, da metà settimana una maggiore riferimento nelle titolazioni ai ministri del governo – ampio spazio per il ministro della Giustizia Bonafede giovedì, con Tg2 che venerdì ripropone un’intervista la ministra Bongiorno per la semplificazione. Valuteremo dalla prossima settimana quanto spazio, sia in termini di titoli che dei servizi, sarà lasciato alle opposizioni politiche. Un elemento che non è stato certamente taciuto è stato la richiesta di 10 mesi di prigione per la Sindaca di Roma Virginia Raggi nell’ambito dell’inchiesta sulle nomine al comune, in attesa della sentenza di sabato: titoli per i Tg delle 20 di venerdì e Tg2.

Passando alla cronaca, l’attenzione verso le zone colpite dalla terribile ondata di maltempo della scorsa settimana si mantiene alta per tutte le testate. Ai rischi che ancora interessano diverse regioni del nord Italia, si affiancano le prime misure di sostegno disposte dal governo, con uno stanziamento di 253 milioni per 11 regioni che non riesce a soddisfare i governatori regionali.

Ad imprimersi sulla memoria collettiva, venendo a scalzare le immagini delle devastazioni degli alberi in Trentino e Veneto, è la tragedia di Casteldaccia, dove domenica un’ondata di piena di un torrente ha invaso una villetta cancellando una famiglia di 9 persone (13 titoli tra lunedì e martedì, con aperture per Tg3, Tg4 e Studio Aperto). La rabbia e lo sconcerto della cittadinanza, reso più grave dalla scoperta che la villetta della strage era stata dichiarata abusiva nel 2011 e che sarebbe dovuta essere abbattuta, ha provocato la scontata resipiscenza d’attenzione verso i rischi e le problematiche legate all’abusivismo, come per il pericolo del dissesto idrogeologico. Numerosi i servizi da parte delle principali testate, e molto i giudizi critici, a cominciare da quello del direttore di Tg La7. Amplissimo spazio per le testate Mediaset, con Tg5 che dopo la copertina di lunedì sull’abusivismo, con il contributo del direttore di WWF Italia, ne dedica venerdì un’altra alle conseguenze dei cambiamenti climatici. Buoni approfondimenti in casa Rai, con Tg2 che dedica un corposo report (titolo e 3 servizi) sulla dimensione dell’abusivismo in diverse regioni d’Italia, mentre Tg3 visita la provincia di Bolzano per documentare come sta reagendo la popolazione.

Per il resto, la cronaca criminale riscuote il consueto numero di titolazioni. Segnaliamo come il massiccio sequestro di droga di giovedì (titolo per Tg3, Tg1 e Tg5) riceve ampie coperture, con diverse testate che ci mettono in guardia verso l’aumento di consumo di droghe tra i giovani.

L’80esimo anniversario dalla Notte dei Cristalli del 1938 che segnò l’inizio delle più atroci persecuzioni contro gli ebrei in Germania viene affrontato con coperture ed interviste nei servizi di venerdì, figurando fin dai titoli per Tg3, Tg1e Tg5.

Tra le varie ed eventuali, segnaliamo:

– il titolo di TG La7 di martedì dedicato alla mozione del Consiglio regionale della Lombardia approva una mozione della Lega che mira ad escludere l’impiego di migranti e richiedenti asilo, decisione che metterebbe in difficoltà molti comuni, anche di centrodestra, e che potrebbe avere effetti deteriori oltre che discriminatori;

– la copertina del Tg5 di giovedì, dedicata alle “vite parallele” di due giovani uomini “vittime del dovere”, il pediatra Giuseppe Liotta travolto dal maltempo mentre si recava durante il nubifragio presso un ospedale ed il carabiniere Emanuele Reali di Caserta, investito da un treno mentre inseguiva un ladro;

– l’attenzione del Tg3 al fenomeno delle sette nel nostro Paese (titolo venerdì), che sembra stia conoscendo una crescita rivalente negli ultimi anni, trovando terreno fertile soprattutto tra i giovani. Sempre venerdì, troviamo un’attenzione diffusa sulle testate Rai alle tematiche del bullismo, che vedono il nostro Paese all’ultimo posto in Europa per “rispetto” del corpo insegnante, spesso vittime di intimidazioni ed anche di aggressioni.

 

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