I Tg dal 13 al 17 novembre

Schermata 2017-11-18 alle 16.12.51

Tabella percentuale dei titoli. Totale titoli: 199; cronaca 21% (41 titoli), sport (e varie) 18% (36 titoli), politica 18% (36), esteri 14% (27), interni 12% (23), cultura e società 11% (21) ed economia al 7% (14).

18 novembre – La settimana dell’informazione appena trascorsa è stata segnata da diversi eventi che, giorno per giorno, ne hanno alternativamente polarizzato le edizioni. Persino il grande scontento per la mancata qualifica della nazionale di calcio ai mondiali di Russia 2018 (oggetto di 18 titoli in 4 giorni), con il successivo scontro per le dimissioni dei “responsabili” (il Ct della nazionale Ventura, esonerato mercoledì, ed il presidente di Federcalcio Tavecchio, rimasto al suo posto), è risultato tutto sommato “contenuto” nelle edizioni di martedì 14 e mercoledì 15, con aperture solo per 5 testate. Paradossalmente già Tg5 esortava giovedì 16 all’ “elaborazione del lutto”, rammentando criticamente al suo pubblico le tante più pressanti problematiche e difficoltà in cui si trova il Paese, ed a cui andrebbero maggiori attenzioni. Ciò in contrasto con le precedenti edizioni, che avevano visto proprio le testate Mediaset minori, assieme al Tg2, compiangere massivamente la mancata qualifica della nazionale ai mondiali. 

A tenere banco nella altre serate sono invece state:

lunedì 13 la direzione del Pd con l’invito di Renzi alle larghe alleanze (7 titoli, di cui le aperture di Tg3 e dei Tg delle 20), le cui manovre (in uno stato definito da Mentana “di frenesia”) sono poi state seguite nel corso della settimana, con Fassino attivo nel ruolo di ambasciatore presente fin dai titoli dei Tg di mercoledì e giovedì. Come anche la scorsa settimana le mosse in casa Pd sembrano interessare più le testate Mediaset che quelle Rai, con Tg5 che chiama a commentare l’esito della direzione  tre editorialisti: Maria Teresa Meli del Corriere, Fabio Martini de La Stampa e Marco Conti del Messaggero, le cui previsioni non possono dirsi certo “favorevoli” al leader Pd; la giornata è altresì segnata dal catastrofico terremoto sul confine tra Iran ed Iraq, il cui bilancio finale si attesterebbe ad almeno 540 morti e decine di migliaia di feriti, ma già dalle edizioni di martedì l’attenzione alla catastrofe è andata ad eclissarsi.

Mercoledì 15 a caratterizzare la serata sono stati, per una volta, i buoni dati sulla crescita che hanno consentito a Gentiloni di ribadire a Bruxelles i successi dell’Italia dopo l’arrivo dell’ennesima richiesta per un chiarimento sui conti (aperture dei Tg delle 20).

Le edizioni di giovedì 16 sono state profondamente toccate dal pronunciamento di Papa Francesco che, muovendo criticità verso le varie forme di accanimento terapeutico, ha riportato in prima pagina la tematica del fine vita (aperture per Studio Aperto, Tg5 ed i Tg Rai). La testata di Clemente Mimun vi ha dedicato un titolo anche venerdì, a cui è  seguito un confronto con monsignor Paglia. Parole, quelle di Francesco, di semplice buon senso, e – osserva Mentana – che certo avranno il loro effetto su quella legge sul fine vita bloccata di diversi mesi al Senato.

La serata di venerdì 17 è stata inevitabilmente dominata dalla morte del capo dei capi di cosa nostra, Totò Riina, che su alcune testate ha assorbito anche un terzo delle edizioni. Tutti i Tg hanno prodotto coperture dignitose, con quelli Mediaset che hanno abbondato nelle immagini di repertorio sulle stragi ordite dal boss quando era latitante, mentre quelli Rai si sono maggiormente concentrati sull’impatto che la sua figura ha lasciato sia sull’organizzazione criminale siciliana che sullo stesso “immaginario collettivo”  (servizio di Tg2). Buoni gli approfondimenti dei Tg delle 20, che propongono ciascuno un interlocutore: il procuratore Francesco Lo Voi sul Tg1, il generale dei Carabinieri Mario Mori sul Tg5 ed il presidente del Senato, ex magistrato antimafia, Pietro Grasso su Tg La7.

Tornando agli altri fatti della settimana, c’è però stata una figura che, a vari livelli, è riuscita ad imprimere la sua presenza su di una larga parte dell’informazione televisiva nazionale: si tratta ancora una volta di Silvio Berlusconi, presente in ben 15 titoli, grazie prima ad una lettera al Messaggero (di mercoledì) in cui esortava la Corte Europea di Bruxelles a “esprimersi” sulla sua eleggibilità, e poi alla sua presenza a Porta a Porta di giovedì sera, ripresa immancabilmente dai Tg Mediaset del giorno dopo. A contribuire alla visibilità dell’ex Cavaliere anche l’evoluzione della vicenda giudiziria del suo divorzio con Veronica Lario (ripresa nei titoli di giovedì). Da segnalare inoltre come, questa settimana, anche Di Maio abbia goduto di una qualche presenza sia nei titoli (Tg La7 e Tg1) che con la sua voce viva  ripresa in diverse servizi. 

Aprendo una breve parentesi gli esteri, che da alcune settimane hanno smesso di contendere il podio alla politica e alla cronaca, tornano ad occupare una nicchia loro più tradizionale all’interno di un pannel comunicazionale già profondamente segnato dal clima pre-elettorale. Non è un caso che i video shock della Cnn diffusi martedì sulla condizione degli immigrati nei campi in Libia, dove alcuni di loro vengono letteralmente messi all’asta e venduti in schiavitù, abbiano avuto visibilità solo su Tg3 ed i Tg delle 20, che a parte Mentana non hanno avanzato riflessioni critiche. Segnaliamo tra le coperture più interessati La7 che, giovedì 16, è stata la sola testata a seguire fin dai titoli l’inimmaginabile apertura di Israele all’Arabia Saudita in logica di contrasto all’Iran. Il colpo di stato in Zimbabwe di mercoledì è stato seguito dai Tg delle 20 e nei titoli di Tg La7 e Tg1. Tg5 ha inoltre riaperto una finestra sul tracollo per debiti del Venezuela, cui ha dedicato un ampio servizio.

Per la cronaca, l’attenzione agli scandali sessuali prosegue su due binari: casi italiani e quelli riferiti allo star system americano, nei servizi di tutte le testate, mantenendosi nei titoli dei Tg Mediaset minori. Su temi analoghi si è inoltre sviluppata l’attenzione del Tg2 che ha in 3 edizioni ha  seguito lo sviluppo del G7 di Taormina sulle pari opportunità e contro la violenza di genere. Di questi temi si è occupato anche il Tg3 di venerdì, proponendo un servizio sul nuovo numero verde di Palazzo Chigi per denunciare gli abusi, e che nel corso dell’anno ha risposto a oltre 26 mila richieste d’aiuto. 

Tra le varie ed eventuali, segnaliamo infine:

– il titolo di Tg La7 di lunedì dedicato a un giocatore di calcio della 65 Futa, che dopo aver segnato un goal ha compiuto il saluto romano, scoprendo una maglietta nella Repubblica Sociale davanti al pubblico della cittadina di Marzabotto, luogo della strage compiuta dalle truppe naziste nel 44. Immancabile l’acre commento del direttore Mentana, che ha parlato di “imbecillità e dell’ignoranza delle manifestazioni neofasciste”.

– l’inchiesta del Tg2 in viaggio sui treni pendolari dalla Lombardia alla Campania, tra disagi e ritardi. Oggetto dell’apertura di mercoledì 15.

–  l’attenzione del Tg3, all’eccidio di migliaia di persone di etnia rohingya  in atto in questi mesi da parte del regime del Myanmar. La testata di Rai 3 ha dedicato da mercoledì a venerdì un titolo ed altrettanti servizi ai resoconti delle brutalità di queste persecuzioni.
– Il ritorno di una vecchia conoscenza tra i servizi dell’edizione di venerdì del Tg4: quella tipica “tivù dell’apprensione” che talune volte si presenta in fase pre-elettorale, e che vede edizioni ricche di servizi che enfatizzano sulla “crescita dell’insicurezza”, mettendo in mezzo anche le proteste dei migranti ospitati della scadente ex caserma veneta di Conetta. 

– Il trionfo con cui, sempre su Tg4ma anche sulle altre testate Mediaset, è stata accolta la  

vittoria di Nonna Peppina (3 titoli), la 95enne terremotata di San Martino divenuta grazie all’interessamento di queste reti il simbolo dei terremotati italiani senza dimora, e che grazie ad un emendamento quasi “ad personam” nella recentissimo decreto fiscale è potuta tornare nella sua vecchia abitazione.

Luca Baldazzi

 

 

 

Ultime notizie
corse
Intervista

L’insularità possibile: il caso Corsica. Intervista a Marie-Antoinette Maupertuis, Presidente dell’Assemblea corsa

La Corsica è uno dei modelli europei in merito all’insularità e alle iniziative intraprese per favorire la coesione territoriale e l’autonomia fiscale necessaria per l’economia corsa, dinamica ma gravata da una “crescita depauperante”. Ne parliamo con l’Onorevole Marie-Antoinette Maupertuis, economista e Presidente dell’Assemblea della Corsica.
di Daniela Pappadà
corse
corse
Osservatori

Insularité possible: le cas de la Corse. Entretien avec Marie-Antoinette Maupertuis, Présidente de l’Assemblée de Corse

Insularité possible: entretien avec l’Honorable Marie-Antoniette Maupertuis, Presidente de l’Assemblee de Corse.
di Daniela Pappadà
corse
intelligenza
Intervista

Intelligenza artificiale e regole: serve un impegno dell’Unione sui diritti sostanziali

Intelligenza artificiale e diritto, ne parliamo con Giusella Finocchiaro, Professoressa ordinaria di diritto privato e diritto di Internet all’Università di Bologna. Per non cadere in un rischioso processo di “burocratizzazione digitale” bisogna partire da elementi culturali prima che giuridici, senza perdere di vista i princìpi.
di Massimiliano Cannata
intelligenza
Sicurezza

Tecnologia, sicurezza e istruzione: intervista a Nunzia Ciardi, Vice Direttore Generale dell’Agenzia per la Cybersicurezza Nazionale

La tecnologia è entrata di forza nella scuola grazie alla DAD, che in pandemia ha permesso a milioni di studenti di seguire le lezioni da casa. Bisogna continuare su questa strada e sfruttare le potenzialità offerte dalla tecnologia in àmbito scolastico e formativo secondo la dott.ssa Nunzia Ciardi, Vice Direttore Generale dell’Agenzia per la Cybersicurezza Nazionale.
di Massimiliano Cannata
scuole italiane
Immigrazione

Scuola e cittadini italiani di domani

La questione della presenza degli stranieri nelle scuole implica un’ambivalenza di obiettivi: migliorare la qualità dell’istruzione a prescindere dalla discendenza, oppure comprimere il diritto costituzionale all’apprendimento. La scuola deve avere una funzione di istruzione e integrazione sociale.
di Angelo Perrone*
scuole italiane
insularità
Intervista

Insularità e perifericità: costi e correttivi nell’intervista al Prof. Francesco Pigliaru

L’insularità si lega spesso all’idea di una compensazione economica, ma bisogna distinguere tra condizioni di prima e seconda natura legate all’insularità, come spiega il Prof. Francesco Pigliaru nell’intervista dedicata al tema delle isole e della continuità territoriale.
di redazione
insularità
insularità
Intervista

Il diritto costituzionale all’insularità: intervista al Prof. Tommaso Edoardo Frosini

Il professor Tommaso Edoardo Frosini, Ordinario di diritto pubblico comparato nell’Università Suor Orsola Benincasa di Napoli, evidenzia le attinenze tra diritto costituzionale all'insularità e uguaglianza, così come sancito dalla nostra Costituzione, e individua trasporti e digitale come i settori nei quali investire per le isole.
di redazione
insularità
medici
Sanità

Sanità a rischio, pesa la carenza di medici e l’assenza di chirurghi

Sanità a rischio: dalla carenza di medici all’assenza di chirurghi. Questo sarà il prossimo futuro senza una programmazione “a monte”, e l’aumento dei posti in Scuola di Specializzazione non è sufficiente a risolvere la carenza di personale medico.
di ROCCO LEGGIERI*
medici
l'algoritmo d'oro e la torre di babele
Diritto

L’algoritmo d’oro e la torre di Babele

“L’algoritmo d’oro e la torre di Babele” di Caterina e Giovanni Maria Flick è un saggio sugli effetti della tecnologia sulla nostra civiltà, con un invito alla conservazione dell’umano e alla sua conciliazione con il progresso tecnologico.
di Ilaria tirelli
l'algoritmo d'oro e la torre di babele
Istruzione

Scuola, più fondi e voglia di futuro: intervista a Ivana Calabrese

Nell’àmbito del Secondo Rapporto su Scuola e Università dell’Eurispes, dialoghiamo con Ivana Calabrese di Ashoka sul tema dell’Istruzione in Italia, ma innanzitutto sul futuro di una istituzione che passa attraverso docenti capaci e fondi per l’innovazione.
di Massimiliano Cannata