I Tg dall’11 al 15 giugno 2018

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Tabella dei titoli in percentuale. Totale titoli: 191. Argomenti presenti nelle titolazioni: 275; cronaca 27% (74 presenze, per il 39% dei titoli), politica 25% (68 presenze, per il x35% dei titoli), esteri 22% (60 presenze, per il 31% dei titoli), sport e varie 8% (23), cultura e società 8% (22), interni 6% (16) ed economia 4% (12).

17 giugno – Dopo mesi di edizioni dominate da elezioni e problematiche di governo, la cronaca torna ad imporsi sulle scalette fin dalle aperture di lunedì. L’epopea della Nave Acquarius, con a bordo il suo carico di 629 migranti rifiutati dai porti maltesi e che si sono visti chiudere, per decisione del ministro dell’interno Salvini, anche quelli italiani, ottenendo dopo una domenica d’incertezze l’asilo della Spagna di Sanchez, riporta in primo piano gli sbarchi e le problematiche dell’accoglienza, condizionando per lunghe giornate il dibattito politico. Se le opposizioni criticano duramente la linea del leader leghista, martedì tutti gli schieramenti fanno quadrato con la maggioranza guidata da Conte nel respingere al mittente le accuse di “cinismo” e di “politiche vomitevoli” della Francia di Macron, con le testate delle 20 di martedì che colgono l’occasione per rinfacciare alla diplomazia francese la sua politica di respingimenti duri lungo il confine di Ventimiglia, parlando apertamente di “doppiezza”. Vari gli analisti ed i commentatori proposti dalle testate, con Tg2 che mercoledì raccoglie un’intervista molto critica del Presidente del Parlamento Europeo Tajani, che auspicava compensazioni da parte della Francia, mentre Tg1 chiama per la prima volta in diretta Rai il neoministro Enzo Moavero Milanesi. 


Dopo l’acuirsi delle tensioni tra Roma e Parigi di Mercoledì, che avevano messo in forse l’incontro tra Conte e Macron, a seguito di un giovedì pacificatore i due leader si sono comunque incontrati venerdì, arrivando a sostenere di voler esercitare un impegno collettivo per far “voltare pagina” alla politica europea in merito alle tematiche dell’accoglienza. Belle parole, segnale di una “pace ritrovata” che però poco convince Enrico Mentana. Per il conduttore di Tg La7, infatti, sarebbe un errore derubricare a “scherzo” il fortissimo scambio di martedì, per il quale la Francia dovrebbero comunque essere chiamata a rispondere con i fatti.

Assorbita dallo scontro internazionale sul problema dell’accoglienza europea, che pure ha trovato per il nostro Paese un diffuso sostegno sia da Bruxelles che da parte di Austria e Germania, la maggior parte delle testate lascia passare in secondo piano il viaggio della Acquarius e la nuova, allarmate ondata migratoria. Discorso diverso vale per Tg3, che nel corso di più giornate dedica interessanti approfondimenti sull’attuale situazione libica, arrivando già lunedì ad indicare ragioni e possibili responsabili per questo improvviso riaprirsi dei flussi, ascrivibili in primo luogo alle operazioni militari del generale Haftar in tripolitana.

Spazi minimi lunedì ai risultati delle elezioni amministrative, che vedono la destra avanzare trainata dalla Lega ed il Pd mantenere qualche posizione mentre M5S rimane fuori da molti ballottaggi. Il completamento della squadra di governo con la nomina dei sottosegretari è titolo mercoledì solo per il Tg La7.

Ma fuori dall’orizzonte del fenomeno migratorio, la cronaca ha continuato a scalare le aperture anche a seguito del nuovo scandalo che ha colpito la Capitale: l’inchiesta per corruzione relativa alla variazione del progetto del nuovo stadio della Roma, che vede imputati l’imprenditore Parnasi ma anche molti nomi noti della politica, su cui spicca quello di Luca Lanzalone, uomo M5S mandato a Roma su chiamata diretta di Grillo e Casaleggio e divenuto nel frattempo presidente Acea (dimissionario da giovedì). Grandissimo spazio sul Tg Mediaset già da mercoledì (apertura del Tg5), impegnati nelle ultime settimane in una sensibile campagna di messa alla berlina della giunta Raggi a fronte delle molte promesse mancate dall’amministrazione 5 Stelle (a cui sempre il Tg5 aveva martedì dedicato un approfondimento).

Passando agli esteri, lo storico vertice tra Donald Trump e Kim Jong Hun che sembra pavimentare la strada per la denuclearizzazione della Corea del Nord, se risulta schiacciato sulle scalette, riceve martedì adeguati spazi di approfondimento. Tg3 chiama a commentare il summit Ferdinando Nella Feroci, che riconosce il merito di entrambe le parti, osservando come con questa mossa Trump abbia guadagnato punti che gli servono a livello internazionale. Sempre Trump si impone sulle testate di venerdì con la decisione di porre dazi su oltre 1000 prodotti esportati in America dal mercato cinese.

Per la cronaca, molte le vicende di sangue seguite dalle testate, con Tg2 che continua a scandire con gravi accenti il numero dei femminicidi, arrivati questa settimana a 33. Buone le coperture nei servizi di martedì sull’arresto dei 25 esponenti del clan rom dei Di Silvio in provincia di Latina.

Diffusi a macchia di leopardo sulle testate alcuni dati sulla società italiana. Tg1 titola lunedì sull’aumento dell’occupazione nel primo trimestre. Sempre i Tg Rai riportano mercoledì i dati sulla popolazione italiana in calo, scesa quest’anno di 100mila unità con le nascite al minimo storico. Tg5 giovedì propone una riflessione sull’occupazione giovanile, che vede un milione e mezzo di under35 svolgere un lavoro inadeguato al proprio titolo di studio, nell’inefficacia dei centri dell’impiego. Anche Tg La7 titola venerdì sui giovani, affrontando però un altro estremo, quello della generazione Neet, ossia l’ampia percentuale di ragazzi tra 18 e 24 anni, ¼, che in Italia non studia, non lavora né tantomeno lo cerca.

Per il resto, grande giubilo fin da lunedì sulle testate Mediaset per l’inizio questo giovedì dei Mondiali di Russia 2018, grande competizione calcistica di cui le reti di Cologno Monzese si fanno belle dell’esclusiva per poterla trasmettere, sospendendo in alcuni casi le edizioni di Studio Aperto e Tg3.

Tra le varie ed eventuali, segnaliamo:

– l’attenzione del Tg3 di lunedì alla testimonianza del giornalista Paolo Borrometi, minacciato dalla mafia e che in aula a Siracusa ha potuto godere della vicinanza dell’FNSI, con un intervento del Presidente Giulietti;

– il servizio del Tg La7 di venerdì che torna sulla vicenda tragicomica del tribunale di Bari, dove si svolgono da 2 settimane i processi in un campo di tende approntato dalla protezione civile, reso giovedì inagibile dalle forte piogge;

– l’inchiesta del Tg2 sui recenti casi di violenza sui treni condotta dal redattore Francesco Vitale, che oltre a marcare la scarsa sicurezza su alcune tratte inquadra le difficoltà a cui si trovano quotidianamente esposti i pendolari su linee e vagoni che vanno rimodernati;

– il servizio, sempre del Tg2 di venerdì, su di una donna del Ruanda che arrivata come profuga 10 anni fa ha costruito una cooperativa impegnata nel fornire assistenza ad altri migranti che arrivano nel Paese, a cui lavorano 150 persone.

 

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