I Tg di giovedì 30 giugno 2016 – Con la stessa sicumera con cui ieri tutta l’informazione, Tg compresi, aveva sentenziato la “rottura” tra Merkel e Renzi sulla buccia di banana della difesa del sistema bancario, i Tg di serata ci raccontano oggi che “già da domenica” il piano italiano sulle banche era stato approvato dalla Commissione UE: apertura per Tg1 e Tg La7, titoli per Tg3. Questo cambio di scenario passa liscio su tutte le testate con l’esclusione di Tg La7 che, pur senza fare ammenda, ritornando allo scambio di battute a distanza tra i due leader parla con Mentana di “dialogo surreale”.
Essendo questa l’ultima analisi dei Tg della stagione, cogliamo le evidenti contraddizioni di qui sopra per segnalare come lo scontro per lo scontro sia diventato per l’informazione una “routine” da sbattere in prima pagina nell’angosciosa ricerca di lettori e ascoltatori. Rimaniamo sul punto per evidenziare che, con tutta probabilità, il Renzi di ieri, con la sua dura risposta alla Merkel ha probabilmente voluto “vincere facile”, avendo già in tasca l’ok sui 150 miliardi di ombrello garantito dallo Stato sul sistema bancario grazie al clima eccezionale creato dalla brexit. Ma la nostra, giusta o sbagliata che sia, è un’analisi giornalistica che non è dato vedere frequentemente nel panorama dell’informazione.
Dicevamo dell’ultima analisi della stagione. Nel congedarci e darvi l’appuntamento a settembre, siamo un po’ melanconici ma, al contempo, certi che quando torneremo troveremo lo stesso menù e la stessa gerarchia di notizie che lasciamo a fine giugno. La calda estate ci sfornerà ancora drammatiche notizie, come quella odierna dell’ulteriore naufragio con un bilancio di dieci donne annegate nel canale di Sicilia (doverosamente nei titoli dei Tg Rai e Tg5). Lo shock della brexit non svaporerà con il sol leone, e si riproporrà per tutta l’estate anche attraverso le convulsioni negli schieramenti politici britannici, di cui parlano Tg3 in apertura e titoli per Tg1 e Tg La7. Lo stesso dicasi per i micro o macro assestamenti nel combinato disposto riforma costituzionale-elettorale, che dopo la ripresa, questa volta davvero, all’ordine del giorno. I Tg Rai questa sera ipotizzano un Renzi “tentato” dall’accettare fintamente a forza una modifica dell’Italicum contro la quale si scagli M5S che disprezza il testo ma ne apprezza gli effetti benefici per se stesso. A proposito di 5 Stelle, è facile prevedere molti fari accesi – come stasera – sulle due sindache “alla prova” del governo di Torino e Roma. Anche le prossime settimane saranno segnate da dati contrastanti, come quelli odierni dell’Istat (titolo per Tg La7, servizi per altri) sulla “ripresina” piena di buchi e bachi (leggi deflazione). I probabili nuovi attentati terroristici in territorio europeo, come quello di ieri ad Istanbul (ancora in apertura su Tg2 e Mediaset), contrappunteranno le sconfitte dell’Isis in Iraq e in Siria, che fanno parlare questa sera diverse testate, tra cui Tg4 e Tg5, di un “califfato alle corde” grazie all’ “arrivo dei nostri”.
E se questi elementi, con matematica certezza, affolleranno l’informazione televisiva anche alla ripresa autunnale, è probabile che nelle nostre analisi si confermeranno alcuni elementi “fissi” della stagione appena conclusa: lo standard giornalistico elevato delle conduzioni di Enrico Mentana, comunque molto apprezzabile anche se Tg La7 non miete più i successi di qualche anno fa in termini di share; la tendenza a proporre buoni approfondimenti da parte del Tg2 e, auspicabilmente, una navigazione del nuovo Tg4 di Cecchi Paone sempre più lontano dalle secche del non giornalismo che storicamente hanno caratterizzato il Tg4 di Rete 4 fino alla scorsa primavera.
Buona estate a tutti.