Europa – Strategia comune cercasi …

I Tg di venerdì 27 novembre – La tensione crescente in Europa tra Russia e Turchia, con le scuse richieste da Putin e negate da Erdogan, che ribatte invitando il Cremlino a “non giocare con il fuoco”, e’ l’apertura per Tg2, Tg3, Tg5 e Tg La7. Se i movimenti sullo scacchiere internazionale restano ancora poco decifrabili, un discorso diverso vale per le posizioni italiane, riassunte nei servizi che riprendono le parole del presidente del consiglio Renzi: “Non si parte a bombardare se non si sa cosa si farà dopo” e “non ripeteremo l’esperienza dei dissennati bombardamenti in Libia”. Posizione supportata dagli interventi del ministro Pinotti e della Presidente Boldrini (lanciati alti dai Tg Rai), e che attira al governo l’accusa dal centrodestra di “eccessiva timidezza” e di “vigliaccheria” (da Salvini). Ancora una volta e’ il solo Tg La7 ad accompagnare la cronaca di giornata con alcune interpretazioni dell’“l’attendismo” di Renzi che sarebbe da ricondurre proprio alla incerta situazione della Turchia, passata in pochi giorni da “parte delle soluzioni” per il conflitto in Siria e per la gestione dei profughi (oltre 2 milioni), a soggetto che crea problemi. Interessante il riferimento all’imbarazzo con cui la Ue nella riunione di domenica sul tema immigrazione affronterà l’interlocutore turco, “armata” solo dei 3 miliardi promessi a Erdogan perché li trattenga sul suo territorio.
La commozione di Parigi nel ricordo delle 130 vittime della strage del 13 novembre è in apertura per TG1 e le minori di Mediaset. I Tg Rai offrono le migliori coperture, con Tg2 che si sofferma sul forte clima di unità nazionale in una manifestazione in cui maggioranza ed opposizione, Marie Le Pen compresa, hanno cantato assieme la Marsigliese; le testate Mediaset (Tg4 e Tg5) privilegiano le critiche dei parigini ad un discorso giudicato fiacco e poco deciso, anche se non manca lo spazio per la chiara risposta di Hollande ai terroristi dell’Isis, che “uccidono nel nome di un dio tradito”: “nessuna pietà”. 

I dati record sulla fiducia dei consumatori nel mese di novembre, i più alti degli ultimi 20 anni, godono di copertura sui Tg Rai e di un lungo servizio su Tg La7, mentre le testate Mediaset non ve fanno menzione.
I naufragi nelle ultime ore sulle coste turche in cui sono affogati 6 bambini hanno ridestato in diverse redazioni (servizio per Tg3, Tg5 e Studio Aperto) l’attenzione ad un dramma che continua, se ne parli o meno. Una carenza d’attenzione denunciata dallo stesso Tg3 nei giorni scorsi ed in un odierno servizio che, riprendendo dati dall’Osservatorio Europeo sul giornalismo, evidenzia come la disattenzione dei telegiornali di queste settimane ai temi dell’immigrazione si ritrovi anche sulla carta stampata, e come le scosse alle coscienze prodotte da immagini drammatiche – come quelle a settembre del cadavere del bambino sulla spiaggia turca – abbiano originato quello che viene definito uno “sdegno passeggero”, durato sulla carta stampata appena 10 giorni, e anche meno – questo siamo noi a dirlo – sui teleschermi.
Il secondo giorno del Pontefice in Africa in visita a paesi ricchi di risorse ma resi poveri soprattutto dalla corruzione, è nei titoli solo per i Tg Rai.
Sempre i Tg Rai riferiscono dell’inchiesta sorta attorno al forzato rimpatrio, per cui si indaga per sequestro di persona, di Alma Shamalayeva, la cui testimonianza viene raccolta da Tg1 e Tg2.
Tg La7 e Tg2 sono gli unici a fare menzione dell’importantissima conferenza sul clima che si terrà questa domenica a Parigi, ed a cui il Tg2 dedica nel suo approfondimento tre lunghi e dettagliati servizi.
Chiudiamo con Tg4 e i conti presentati provocatoriamente alle comunità islamiche italiane dopo la diffusione dei “numeri dell’insicurezza” (1.000 musulmani tenuti sotto controllo, 61 sospetti espulsi). La notizia che però tiene banco stasera sul Tg di Rete 4 è quella della scuola elementare di Rozzano nel milanese, il cui preside ha deciso, per ragioni di “laicità”, di annullare la “Festa musicale del Natale”, scatenando una polemica politica che ha coinvolto esponenti PD, M5S e lo stesso Salvini (servizi anche su Tg 1 e Tg5). Una scelta che il conduttore definisce una “boiata pazzesca” in una sorta di editoriale a difesa dei valori della civiltà cristiani incarnati nel presepio, nei canti e nel crocefisso. Non concordiamo, pur condividendo che la “laicità assoluta” non sempre e’ la risposta migliore alle questioni dell’integrazione.

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