I Tg di mercoledì 23 marzo – Il giorno dopo gli attentati che hanno sconvolto la capitale europea inevitabilmente tutta l’informazione resta con lo sguardo a Bruxelles, alle sue piazze animate dalle manifestazioni spontanee di tanti cittadini, molti dei quali di religione mussulmana, anche se Studio Aperto e Tg4 non lo dicono. Tra riepiloghi, collegamenti e testimonianze buona parte dell’informazione di serata accompagna il cordoglio di una nazione divisa al suo interno, ma unita di fronte all’orrore. Alle immagini di una Bruxelles che cerca di reagire al terrore si accompagnano le indagini sugli attentatori, che farebbero parte della stessa cellula responsabile degli attentati di Parigi. In evidenza le scarne informazioni su una nostra concittadina attualmente dispersa ma che molte testate inseriscono realisticamente tra le vittime della metropolitana. Grande e diffuso spazio alle critiche al mancato coordinamento dell’intelligence belga, con Tg La7 che titola sui “mille buchi della sicurezza” (servizio anche per Tg1, Tg3 e Tg5). Ma a finire “sotto accusa” non sono soltanto le forze di sicurezza belghe, ma l’intera comunità europea: la mancanza di un fronte unitario nella lotta al terrorismo, rivendicata tanto dal premier Renzi che dal ministro della Giustizia Orlando (ospite al TG2) e gli egoismi dei singoli paesi, criticati da Mentana in un’editoriale a braccio a commento della notizia della Polonia che avrebbe deciso di non accogliere nemmeno un profugo, mettendo a rischio l’accordo con la Turchia. “Bisogna agire da nazione … se ci si nasconde dietro incapacità ed egoismi, l’Unione sarà, come si diceva per l’Italia, solo un’espressione geografica”.
L’inquietudine d’oltreconfine domina anche la pagina politica italiana, con Berlusconi che – rifiutato il compromesso offertogli dal Lega e FdI per la candidatura di Meloni a Roma (ripreso dai Tg Rai) – parla apertamente della necessità di “intervenire militarmente in Siria e Libia”. Le ulteriori misure di sicurezza messe in atto nella Capitale in vista della Pasqua, a cui si accompagnano i warnings lanciati dal governo americano sui pericoli nel visitare il nostro Paese, producono servizi ampi e inevitabilmente ansiogeni.
Per i riflessi di politica interna una volta tanto va sottolineato il senso di responsabilità che anima quasi tutte le forze politiche reduci dall’incontro con Renzi sulla sicurezza interna. Unica eccezione Salvini, che così merita un altro oscar alla coerenza, anche se guadagnato a base di insulti e di populismo di pessima lega.
La fiducia alla Camera del ddl sulle banche a credito cooperativo e gli scontri tra Pd ed M5s esauriscono su molte testate la pagina parlamentare, mentre solo Tg La7 sin dai titoli ci parla della imminente fusione tra BPM e Banco Popolare. In onda a fine edizione sui Tg Mediaset l’intervista autopromozionale di Piersilvio Berlusconi a commento dei buoni risultati del bilancio 2015 di Cologno Monzese.
Il ritorno a casa delle prime tre studentesse Erasmus vittime dell’incidente di domenica scorsa in Spagna ottiene ampie e dignitose coperture su tutte le testate.
Segnaliamo in chiusura il buon servizio del Tg3 sulla protesta degli agricoltori della Coldiretti contro l’eccesso di importazioni di grano per l’industria pastiera, proveniente per la maggior parte da Russia e USA.