I Tg di lunedì 9 giugno – Alla ricerca di aria fresca e meno opprimente segnaliamo l’apertura del Tg3 sul voto del Parlamento europeo che invita i (pochi) paesi ancora riluttanti a legiferare sulle famiglie monoparentali e omosessuali. L’Italia, che siede del club con alcuni stati del sud Europa e dell’ex Unione Sovietica venato da nostalgia, e che non ha ancora approvato le unioni civili eterosessuali, deve recuperare molta strada nei confronti, ad esempio, della cattolicissima Irlanda. Anche le altre maggiori testate, ma con meno enfasi, danno la notizia, segnalando correttamente che il voto di Strasburgo è solo una moral suasion, ma c’è da augurarsi che smuova qualcosa (vedi l’iter del testo della senatrice Pd Cirinnà).
Dopo questa necessaria boccata d’ossigeno le altre aperture e le scalette dei Tg di serata ci riportano al clima consueto, ammorbato dagli ulteriori sviluppi delle indagini su Mafia Capitale, dalla strafexpedition delle regioni leghiste (e paraleghiste) del nord contro i profughi, il governo che ne richiede un’equa distribuzione sul territorio e le prefetture, e dalle polemiche sui temi caldi dell’attività parlamentare, “leggi” riforma della scuola.
Su Mafia Capitale Tg1 intervista il Presidente della Regione Lazio Zingaretti, che assicura che il rinnovamento sta marciando, mentre TgLa7 “abbandona” per una sera le intercettazioni di Buzzi e Carminati per presentare un personaggio definito “determinante” nello scacchiere del malaffare, stando almeno a ciò che si conosce dell’indagine in corso: si tratta del consigliere regionale di Forza Italia Gramazio della cui attività e storia politica viene proposto un quadro diffuso.
Il governo che va sotto in Commissione al Senato sulle pregiudiziali di costituzionalità è un segno delle difficoltà che la Buona scuola potrà incontrare, questa volta non per le divisioni interne al Pd, ma per il defilarsi dei centristi. Per Mediaset è una campana a morto per Renzi; Studio aperto parla di nuovo di “Vietnam”. I Tg Rai riportano le dichiarazione del capogruppo Pd Zanda che parla di “incidente tecnico”.
La notizia della liberazione del medico catanese ostaggio da mesi in Libia è riportata da tutti, mentre sulle maggiori testate si parla di Libia anche in relazione al non del governo di Tobruk al piano di pacificazione avanzato dall’Onu, Tg2 propone un approfondimento sulle strategico di lotta al terrorismo nei vari paesi, e sui rischi che esse rappresentano per le libertà individuali. Sulla stessa lunghezza d’onda un servizio del Tg3 sulle realtà quotidiane di quelle regioni conquistate dallo “stato islamico”.
A pochi giorni dalle attese prese di posizioni ufficiali del Vaticano sul fenomeno della Madonna di Medjugorje le parole odierne di Papa Francesco – riprese ampiamente da quasi tutti – che alludono ai rischi di nuovo paganesimo, risultano non casuali. Staremo a vedere.
La cronaca nera è oramai una costante e non solo sulla tv commerciale. Il caso del commerciante del bergamasco rapinato 7 volte in 8 anni è “stranamente” pompato su Tutta Mediaset ma anche sui Tg Rai, senza – a nostro giudizio – una particolare ratio.
Lo stesso diciamo dell’ampio spazio ad una rissa milanese senza particolari conseguenze che, però, ha visto in campo un vip di nuova generazione: un Fedez che, ampiamente ripreso anche dai Tg Rai – ha negato qualsiasi sua responsabilità. Potremo dormire tranquilli.
Dati auditel dei Tg di lunedì 8 giugno 2015
Fonte:www.tvblog.it