I Tg di lunedì 23 novembre – Il terzo giorno di allerta livello 4 per le vie di Bruxelles, nell’affannosa cerca dell’”uomo più ricercato d’Europa, il terrorista Salah Adbeslam, e di sventare nuovi attentati, è l’apertura per tutte le testate. Molti i servizi e i collegamenti da una capitale europea “blindata” ma, soprattutto, “svuotata” e in uno stato di sospensione civica . Ad alcuni Tg scappa, forse per distrazione, l’aggettivo “terroristi” nel riferirsi i 21 arresti effettuati tra ieri ed oggi, la maggior parte dei quali sono stati rilasciati in serata, come correttamente e quasi polemicamente segnala Enrico Mentana nel titolo. L’attesa di notizie rende le scalette fluide, e l’ultim’ora da Parigi del ritrovamento di una cintura esplosiva potenzialmente attribuibile proprio al terrorista Salah, data in diretta da Tg3 e Tg4, compare fin dai titoli nei Tg delle 20. Tg5 dedica l’odierna copertina proprio agli strumenti “quasi fantascientifici” adoperati contro il terrorismo, misure attraverso le quali la tecnologia e a stessa società civile, rappresentata da soggetti quali Anomymus, può opporsi concretamente alle manovre dello Stato Islamico.
Gli accordi tra Hollande e Cameron per un impegno militare congiunto contro le basi Isis siriane, sono titolo per i Tg Rai e La7; minor spazio agli interventi del premier Renzi che alla direzione Pd ribadisce la linea “soft” dell’Italia; le manovre di Putin che fa fronte comune con l’Iran a sostegno del leader Assad compaiono solo nel servizio di TgLa7.
Le nuove misure per la sicurezza messe in atto in vista del Giubileo della Misericordia guadagnano titoli e servizi su Tg3 ed i Tg delle 20. Ad occupare maggior spazio su alcune testate resta comunque la tematica dell’”insicurezza”, ed anche dopo la manifestazione Not in My Name dello scorso sabato, Tg4 continua a declinarla nell’ottica della paura e delle tensioni causate dalle comunità islamiche sul nostro territorio, presentando ben due servizi. Stasera la linea della testata diretta da Mario Giordano non è però ripresa dalle altre testate Mediaset, con Studio Aperto che da una settimana a questa parte continua a produrre edizioni equilibrate, fin quasi a sorprendere noi “osservatori”; Tg5 presenta addirittura una riflessione opposta, che racconta di una Francia vittima sì nell’ultima settimana di episodi di islamofobia (24) ma, nel complesso, orientata ad una convivenza pacifica. Diverse letture tra Tg4 e Tg5 si ritrovano anche nel modo in cui vengono trattati i dati Istat 2014 sulla povertà, con la prima testata che denuncia “l’italiano su 4” che versa in uno stato di miseria, e l’altra evidenzia la riduzione di questa quota.
In una giornata incentrata sull’allarme terrorismo, le ulteriori baruffe in casa Pd con l’autocandidatura in vista delle comunali 2016 del veterano Bassolino “bocciata” dal Nazareno, scivolano inevitabilmente a fine edizione per i Tg Rai e La7. Maggiore copertura ottengono su tutte le testate i funerali a Venezia di Valeria Solesin, la vittima italiana delle stragi del 13 novembre.
L’avvio della privatizzazione del 40% delle Ferrovie dello Stato, con l’imminente uscita dei vertici di una società con un patrimonio stimati in oltre 30 miliardi di euro, è titolo per i Tg Rai e per La7, mentre è assente dalle scalette di quelli Mediaset salvo una veloce da studio per Tg5.
Il trentacinquesimo anniversario dal terremoto in Irpinia, che provocò oltre 2.900 morti e 280.000 sfollati, viene ricordato da Tg2 e Tg4, che presentano entrambi dei buoni servizi che riportano a galla i mali di una ricostruzione operata all’insegna della speculazione.