Il settore del vino italiano rappresenta un tassello importante dell’economia nazionale, ma sta affrontando sfide significative, tra cui la variabilità della produzione e le difficoltà legate ai dazi statunitensi.
L’alimentazione degli italiani oggi comprende cibi senza zucchero o senza lattosio, per scelta più che per necessità, mentre più di un italiano su due usa integratori alimentari, mix di frutta secca e alimenti proteici.
Negli ultimi decenni, la ristorazione italiana all’estero ha conosciuto una profonda trasformazione, trainata soprattutto da giovani ristoratori, spesso italiani di recente migrazione, evolvendosi da nicchia etnica legata alla storia migratoria a strumento strategico di valorizzazione culturale.
Gli sprechi alimentari sono ancora troppi e gli obiettivi di ridurli sempre più lontani dai limiti posti dall’Agenda 2030: a livello globale sprechiamo 1,05 miliardi di tonnellate di cibo in un anno.
Come cambia l’alimentazione degli italiani: secondo i dati del Rapporto Italia 2024 sempre più alta la percentuale di italiani che comprano prodotti senza zucchero e glutine, anche in assenza di intolleranze, insieme a mix di semi e frutta secca e integratori proteici.
Gli insetti possono rappresentare la soluzione per una alimentazione più sostenibile e in grado di soddisfare i bisogni alimentari della popolazione mondiale, che nel 2050 raggiungerà i 9 miliardi di persone. Eppure, in Italia non siamo ancora pronti culturalmente ad adottare l’uso degli insetti per scopi alimentari.
Le proteine vegetali non sono solo una moda passeggera: gli alimenti plant based sono acquistati abitualmente dal 54% dei consumatori, per un giro di affari che nel 2030 sarà, secondo le stime, di 25 miliardi di dollari.
La Sugar Tax, approvata in Italia con la Legge di Bilancio 2020, sarebbe dovuta partire proprio da ottobre 2020, ma il Governo sembra ora orientato ad un ulteriore slittamento a luglio 2021
Spreco di cibo nella GDO: i risultati di 9 gruppi di discussione a cui hanno partecipato 67 capireparto mostrano le principali cause di spreco alimentare nei supermercati. Oltre a quelle più note, anche qualche sorpresa.
A tavola la criminalità non conosce l’ombra della crisi. Il VI Rapporto Agromafie ha alzato, anche quest’anno, il sipario su un business che ha raggiunto i 24,5 miliardi di euro con un incremento annuo del 12%. Gian Carlo Caselli: "Il fronte dei cibi al veleno è uno dei nuovi fenomeni da presidiare".