I Tg di martedì 17 maggio – Non sarà propriamente grazie ai “conti” del Paese, e forse l’atteggiamento conciliante dell’Europa ha a che fare con la complessiva crescita della credibilità dell’Italia. Sia come sia, i Tg registrano, quasi tutti in apertura, la concessione di 14 miliardi di flessibilità nel Bilancio dello Stato 2016. Doppio titolo per Tg1, mentre tutte le testate riprendono la soddisfazione “a caldo” di Renzi. Dopo tanto scetticismo, spazio a destra alle cassandre che, come riportano fin dai titoli i Tg Mediaset, paventano una vendetta europea sulla prossima legge di stabilità. I numeri della giornata si arricchiscono delle nuove proiezioni Istat su Pil e occupazione: dati non esaltanti ma, certo, di segno positivo. Tg4 parla di “splendida notizia per tutti”, mentre Tg La7 mette in evidenza le parole con cui i vertici della Commissione hanno accompagnato le anticipazioni sull’ok alla flessibilità: “Nessun paese europeo ne ha mai ricevuta tanta”.
Di tutt’altro tenore l’altra notizia che viene dall’Europa: l’accusa della Corte di Strasburgo all’Italia per non aver adeguatamente protetto la salute dei cittadini di Taranto dall’inquinamento dell’Ilva e di non garantito i diritti della difesa di Amanda Knox nella fase delle indagini preliminari. In apertura su Tg3, e nei titoli su tutti tranne Studio Aperto. Un “doppio schiaffo” secondo Tg La7, tutto ciò nel giorno in cui esordisce a Taranto il maxiprocesso contro l’Ilva che vede più di 1.200 parti civili e sul banco degli imputati un’intera classe dirigente, industriale, amministrativa e politica.
I riflessi del caso Pizzarotti risuonano nel dibattito parlamentare sulla tanto attesa regolamentazione dei partiti politici. Nei titoli per Tg5 lo scontro tra Pd ed M5S che rigetta le istanze di democrazia interna propugnate dal relatore Richetti. Servizi sulle maggiori testate.
Le dure accuse sollevate dal cardinale Bagnasco contro la legge sulle unioni civili, presenti nei titoli su tutti, danno fiato alle posizioni della destra e mettono in difficoltà soprattutto i centristi. Anche in questo caso siamo portati a citare Mentana che commenta che, così come la legge sul divorzio non ha distrutto la famiglia, altrettanto avverrà per la legge sulle unioni civili, malgrado gli anatemi della Cei.
Per gli esteri da segnalare la forte attenzione di tutte le testate (nei titoli per Tg1, Tg3 e Tg La7) sulla settimana di scioperi e contestazioni in Francia contro il progetto governativo di nuova regolamentazione del mercato del lavoro. Tg La7 è il solo a titolare sulla proposta di Al Sisi di assumere un ruolo di forte mediazione tra palestinesi ed Israele, con l’obbiettivo di una pacificazione.
Tg3 e Tg5 approfondiscono la questione dei voucher, mettendo in evidenza come al di là della finalità originaria di più corretta regolamentazione del lavoro, per molti sono divenuti una facile formula per occultare il lavoro nero.
Il destino infausto dei tantissimi profughi ricacciati ed imbottigliati in Turchia è oggetto dell’odierno approfondimento del Tg2.
Concludiamo sul tema diritti. O tempora o mores, si potrebbe dire assistendo, ad esempio, all’apertura che Studio Aperto dedica alla giornata mondiale contro l’omofobia. Titoli e servizi per tutti gli altri, che riprendono il forte intervento del Presidente Mattarella. In un Paese in cui i casi di omofobia non sono certo rari, i Tg di serata supportano il nostro amor proprio segnalando come l’omosessualità in 13 paesi sia ancora punita con la pena di morte. Tg4 dedica uno speciale da studio di circa 30 minuti affrontando gli aspetti delinquenziali e sottoculturali del fenomeno.