I Tg di lunedì 16 maggio – Tra i capisaldi della logica classica figura il principio aristotelico che stabilisce come, se una proposizione A è vera, il suo contrario non può esserlo. Se il premier nelle scorse settimane aveva dichiaratamente vincolato il futuro della sua attività politica all’esito del referendum costituzionale di ottobre, l’odierno intervento con cui Matteo Renzi ha accusato il fronte del No di voler “personalizzare lo scontro”, cercando al contempo di “depersonalizzare” la consultazione di ottobre, viene – a ragione – tacciato di contraddizione da tutte le opposizioni. Aperture per Tg1, Tg5 e Studio Aperto. Benché la data del referendum sia lontana e, come dimostrano i sondaggi di Tg La7, distante anche nelle preoccupazioni degli elettori (con il 50,2% degli indecisi), sembra chiamo che il premier ha cambiato impostazione: meglio tardi che mai! Sempre in tema di voto, un altro “dietrofront” (Tg 4/Tg La7), quello del ministro Alfano che aveva proposto un’estensione a 2 giorni sia per il voto della amministrative di giugno che per quello referendario, è presente nei titoli di Tg1, Tg4, Tg5 e Tg La7, visto che nel tardo pomeriggio il Cdm ha deciso di non farne nulla.
L’intervento del ministro Gentiloni nel corso della Conferenza di Vienna sembra chiarire definitivamente i termini dell’intervento del nostro Paese a sostegno del governo di Unità Nazionale: l’Italia non invierà truppe in Libia, ma solo unità per addestrare le milizie locali su richiesta del governo Serraj. Apertura per Tg La7, titoli per Tg1, Tg2 e Tg5. Spazio sempre sui Tg Rai e Tg 5 agli oltre 1.100 profughi salvati nel corso di diverse operazioni a largo delle acque libiche, con Tg4 che in un interessante servizio parla della riapertura della “rotta albanese” a seguito della chiusura di quella balcanica.
Nell’informazione di serata ritroviamo gli strascichi di fatti e polemiche della scorsa settimana, come il caso Pizzarotti e il “dopo unioni civili”. Il ministro della Giustizia Orlando ribatte a quello con delega alla Famiglia Costa “che non è il governo a determinare gli orientamenti dei giudici” dopo che il secondo aveva parlato di “sentenze fantasiose” in merito alle adozioni dei figli del partner nelle coppie omosessuali (titolo per Tg3, servizi per gli altri Rai e Tg5). Gli spasmi interni a M5S li troviamo abbondantemente spalmati su tutti. Dalle dichiarazioni odierne di Di Maio si intuisce che il “casus” che ha portato alla sospensione di Pizzarotti ha radici ben profonde e che nessuna delle due parti è intenzionata a ricucire.
Dopo aver aperto al diaconato femminile, Papa Francesco ritorna in maniera molto “concreta” all’appello alla sobrietà per la Chiesa durante l’incontro con i vescovi italiani. Per Mentana le odierne parole di Francesco rappresentano un “invito perentorio” a disfarsi di tutto ciò che non è essenziale per la vita delle comunità cattoliche. Titoli anche per Tg1, Tg2, Tg4 e Tg5. Sempre La7 calcola in più di 2.000 miliardi di euro il patrimonio immobiliare della chiesa cattolica in tutto il mondo, mentre in Italia più del 20% del patrimonio edilizio sarebbe di proprietà ecclesiastica.
L’avance di Cairo nelle scorse settimane per il controllo di RCS genera la reazione del “salotto buono” che propone a sua volta un’Opa per scalzare il parvenu editore di La7. Titoli per Tg1, Tg3 e Tg4. Titolo anche per Mentana che, correttamente, ricorda ai teleutenti che il suo Tg se ne occupa pur trattandosi di una vicenda che riguarda il suo editore.
Finito il campionato, tra un mese l’Italia sarà di nuovo nel pallone, insieme ai partner sgangherati di un’Europa alquanto latitante. Buon viatico per la nazionale italiana l’assoluzione del commissario tecnico Conte al termine di un iter giudiziario da lui definito “agghiacciante”. Nei titoli per Tg1, Tg3 e Studio Aperto, nei servizi per tutti.