I Tg di giovedì 1 ottobre – Una volta tanto le aperture di Studio Aperto e Tg4 sulle strade di Olbia divenute ancora una volta torrenti in piena, a 2 anni dall’alluvione del 2013 che fece diverse vittime, ci appaiono le più appropriate rispetto agli Tg di serata che collocano la nuova emergenza in Sardegna a centro edizione. Il paradosso del ponte reso pericolante dalla precedente alluvione, immediatamente ricostruito e, oggi, abbattuto dalla Protezione Civile perché di ostacolo alla piena di queste ore, e meglio illustrato da Tg2, e si annovera tra gli esempi massimi di una gestione incauta del territorio e del dopo-calamità. Con il passaggio ad ampia maggioranza (172 voti favorevoli) dell’Art.1 della riforma costituzionale, il percorso al Senato sembra avviarsi su binari sicuri. I Tg di serata tentano di proporre ancora un’atmosfera triller per le prossime giornate, ma è facile prevedere che Renzi porterà in porto il “suo” progetto. L’approvazione dell’emendamento “canguro”, a firma del senatore PD Cociancich, fa gridare le opposizioni che accusano di autoritarismo tanto Grasso che il governo, come correttamente riportato da tutte le testate. Palazzo Madama appare comunque sempre di più un palcoscenico da comiche finali, comunque la si pensi nel merito del provvedimento. Non la pensa così l’apertura del Tg5 che rivendica il “corretto ostruzionismo”, condendo il servizio con un’intervista a Marco Boato, attuale “recordman” del più lungo intervento ostruzionistico della storia parlamentare italiana. Tg4 questa sera ci sorprende proponendo a suo modo un servizio di “inchiesta” che enumera i molti ex boyscout tra i politici del Pd, tra cui lo stesso Cociancich, lasciando immaginare l’esistenza una fantomatica “lobby del fazzolettone” . La querelle tra il Pontefice ed il Sindaco della città che ospiterà il Giubileo prosegue con l’odierna ribattuta di Marino. Tg4 e Tg5 scudisciano il sindaco per essersi permesso di suggerire a Papa Francesco come rispondere (o meno) alle domande dei giornalisti. Il Tg diretto da Clemente Mimun nom si ferma qui, e si augura che i cittadini romani vadano presto alle urne per “difendere la Capitale e la sua immagine, e quindi l’Italia”. Anche gli altri Tg seguono la polemica, mentre Mentana “si porta avanti”, e sceglie invece di dare la notizia dell’avviso di chiusura delle indagini riguardanti l’ex sindaco Alemanno. Nessun altro Tg ne parla, tantomeno quelli Mediaset.
I Dati Istat che certificano una piccola crescita del reddito reale delle famiglie e la riduzione del rapporto deficit-pil, li troviamo nei titoli su i Tg Rai e all’interno di TgLa7, mentre risultano non pervenuti per Mediaset. I numeri italiani dello scandalo Volkswagen – oltre 650.000 veicoli truccati che dovranno essere richiamati e modificati – figurano a metà edizione su tutte le testate.
Nei giorni scorsi avevamo lamentato come il dramma dell’emigrazione fosse seguito ormai solo da Mediaset in chiave polemica e securitaria. Oggi i Tg Rai in parte recuperano con due buoni servizi di Tg3 e Tg1 che analizzano e criticano i complicati processi di identificazione e registrazione dei migranti, e le inadeguate strategie per combattere i trafficanti.
Chiudiamo con un buon servizio del Tg5 che, prendendo spunto dagli ultimi casi di femminicidi e di femminicidi-suicidi, si occupa del destino delle oltre 1.500 vittime che amplificano i numeri di queste tragedie, ossia i minori rimasti senza genitori per i quali non esistono norme giuridiche specifiche né, tantomeno, sono previsti sussidi economici.
Dati auditel dei Tg di mercoledì 30 settembre 2015
TG1 ore 13:30 3.448.000, 21,42%; ore 20:00 5.725.000, 24,20%.
TG2 ore 13:00 2.622.000, 17,82%; ore 20:30 1.923.000, 7,53%.
TG3 ore 14:30 1.451.000, 9,80%; ore 19:00 1.689.000, 9,91%.
TG5 ore 13:00 3.016.000, 20,30%; ore 20:00 4.193.000, 17,57%.
Studio Aperto ore 12:25 1.698.000, 14,66%; ore 18:30 769.000, 5,83% (PP) e 672.000, 4,15%
TG4 ore 11.30 415.000, 6,65%; ore 18:55 725.000, 4,43%.
TG LA7 ore 13:30 485.000, 3,01%; ore 20:00 1.264.000, 5,31%.
Fonte:www.tvblog.it