I Tg di martedì 16 febbraio – L’apertura per (quasi) tutte le testate è sulle divisioni sulle unioni civili. Le testate Mediaset minori gongolano, parlando di “caos in parlamento” e “tutti contro tutti”. I Tg Rai spiegano che il mancato appoggio di M5S all’emendamento “supercanguro” toglie i numeri alla maggioranza filo-unioni (di cui paradossalmente Cinque Stelle fa parte), e Mentana parla di “frenata evidente” addebitabile a giochi di una politica tutt’altro che apprezzabile: “Una brutta pagina. Si ricomincia dal via, con una parte del Paese che aspetta la legge mentre tutti hanno giocato per i propri interessi … forse bisognava prima risolvere i punti di contrasto, che poi è uno solo: la stepchild adoption. Stralciarla a questo punto non sarebbe cosa dissennata”. Sintomatica la scelta di Tg4 che già nel titolo “accompagna” la cronaca del confuso pomeriggio parlamentare segnalando che Nichi Vendola starebbe sul punto di andare a “comprare” un bambino.
Sui 21 arresti per tangenti nella sanità in Lombardia che coinvolgono anche il braccio destro di Maroni, i Tg Mediaset minori rilanciano la presa di distanza del presidente della Lombardia Maroni, mentre quelli Rai entrano maggiormente nel dettaglio di questa nuova brutta pagina di corruzione. Anche qui Mentana si espone, osservando che Maroni dovrebbe fare una riflessione che contempli anche le dimissioni, visto che corruzione e sanità sembrano nella sua regione sempre più un binomio indissolubile.
5 testate su 7 (le minori Mediaset glissano) hanno nei titoli i dati economici inps sui 750.000 rapporti a tempo indeterminato in più nel 2015, effetto degli incentivi. Tutti i Tg delle 20 riprendendo gli interventi l’entusiasmo di Renzi dall’Argentina.
L’Austria che realizza la minaccia di militarizzare il Brennero fa dire Mentana” Schengen addio?” Sempre Tg la7 titola sulla Siria parlando di risiko, mentre tg5 ci dedica la copertina evidenziano come l’unica cosa seria su quel fronte è la sofferenza della popolazione civile.
Abbiamo citato tante volte Enrico Mentana, ma se non lo avessimo fatto sarebbe stato solo per autocensura, visto che ancora una volta il suo Tg è quello che orienta i suoi teleutenti verso un tentativo realistico di comprendere quello che, nei vari scenari, sta accadendo.
In conclusione segnaliamo l’interessante approfondimento del Tg2 sull’Ilva e Taranto: un’ottica interessante proprio perché tenta di uscire dall’obbligo di ipotizzare il futuro di una importante e bella città non obbligatoriamente legato a quello di una grande industria che inquina e uccide.