I Tg di mercoledì 10 giugno – Una serata di ordinaria amministrazione per l’informazione Tv, visto che non giungono novità ulteriori dall’inchiesta si Mafia Capitale, che la campagna di comunicazione dei governatori leghisti contro l’accoglienza ha mostrato per intero di avere il fiato corto, e che nelle ultime ore non sono stati lanciati ulteriori bordate dalle opposte fazioni all’interno del Pd. Le aperture sono quasi tutte per la visita di Putin in Italia e per gli scambi con Renzi sui temi dell’Ucraina e delle sanzioni occidentali. Tg1 segnala come Putin sia stato munifico nell’apprezzare il ruolo e il peso dell’Italia, ed esplicito nel segnalare le perdite per le aziende nostrane causate dalla politica delle sanzioni europee e Usa. Quello che si intuisce dai servizi è che Renzi rimane ligio alla logica recentemente confermata dal G7 tedesco, ma più aperto di altri al tentativo di riaccogliere la Russia nel club dei grandi e degli alleati. Enrico Mentana “ha l’ardire” di chiedersi non retoricamente se l’atteggiamento europeo verso Mosca sia quello più efficace, e se lo strumento delle sanzioni sia quello più giusto. Il tutto senza violare “lo spazio sacro” dell’unità dell’Occidente.
La richiesta d’arresto del senatore centrista Azzolini per il crack della clinica Divina Provvidenza di Trani non rientra nel filone di Mafia Capitale ma ci fa capire – se ce ne fosse bisogno – che la corruzione e il malaffare sono purtroppo la cifra del Paese e di buona parte della politica. Servizi presenti sulle maggiori testate. Tg5 fa intravedere – senza nominarli – i rischi per la maggioranza, che vede Area Popolare in un angolo e sotto il fuoco delle inchieste. TgLa7 è più esplicito e già nel titolo afferma che la richiesta d’arresto per l’importante figura del partito di Alfano rappresenta un’ulteriore mina per la stabilità del governo.
Marino e Roma Capitale sono sempre al centro dell’attenzione, e i Tg Rai riportano le ultime dichiarazioni di Orfini (commissario Pd romano) che nega la possibilità di dimissioni della giunta.
Inutile dire che anche stasera il core business del Tg4, che a questo punto possiamo definire “organicamente leghista”, è la questione immigrazione. Oggi prevale, sotto il velo delle polemiche politiche da prima pagina, la pietà pelosa per le condizioni in cui versano molti rifugiati a causa di un’accoglienza a sua volta pelosa o, comunque, inefficace e disorganizzata.
La decisione di Papa Francesco di istituire un tribunale vaticano che giudichi i vescovi che coprono gli episodi di pedofilia conferma che a Piazza San Pietro si fa sul serio.
Dati auditel dei tg di martedì 9 giugno 2015
Fonte:www.tvblog.it