I Tg di martedì 29 marzo – Aperture per quasi tutti con titoli multipli per la conferenza al Senato dei genitori di Giulio Regeni. Le dichiarazioni della madre, quell’aver riconosciuto il volto del figlio torturato solo dalla punta del naso, catturano l’attenzione di tutte le testate. La dignità e la fermezza dimostrate non hanno bisogno di commenti. I Tg Rai e La7 riprendono il paragone tra le torture subite dal ragazzo e quelle cui venivano sottoposti i partigiani dai nazisti e dai fascisti. Quelli Mediaset abbinano la vicenda Regeni a quella dei marò (copertina per Tg5), e al centro delle critiche oltre al governo egiziano finisce quello italiano. Sulla vicenda indiana sempre Tg5 ricorda che siamo alla vigilia di una decisione del tribunale dell’Aja.
Il dirottamento del volo egiziano a Cipro che fa tremare per alcune ore tutta Europa, e che si risolve con la constatazione che non di un terrorista si trattava, ma di un “idiota”, conquista la seconda posizione in tutte le scalette. A proposito di “vero terrorismo”, le tante falle della sicurezza belga sono in apertura per TgLa7 ed ampiamente presenti nei servizi di Tg1, Tg3 e Tg5. Il paradosso dello jihadista che utilizzava il nome di un ex calciatore dell’Inter, compare nei servizi di Tg1 e Tg3. Tg4 forza la polemica securitaria parlando di strutture senza controllo a Roma, e dell’Italia come “crocevia”dei jihadisti.
TgLa7 e Tg3 si diffondono sui possibili cambiamenti al decreto per i rimborsi agli obbligazionisti truffati dalle 4 banche in default, che triplicherebbero il fondo nella fervida speranza che Bruxelles non abbia da ridire sul tema “aiuti di stato”.
Renzi negli Usa è titolo per Tg1 e servizio Tg5 e TgLa7, che sottolinea come il plauso all’Italia “regina” delle energie alternative vada letto in riferimento alle polemiche che accompagnano le ultime settimane di campagna referendaria sul no-triv e che squassano il Pd.
TgLa7 ci informa che Dilma Roussef sarebbe alla fine del suo percorso politico, con la sua maggioranza che si sfarina dopo le polemiche e le proteste per la vicenda giudiziaria dell’ex presidente Lula. Sempre per gli esteri Tg2 si porta avanti con il lavoro andando a sondare gli umori in Gran Bretagna alla vigilia del referendum sull’Unione Europea.