I Tg di venerdì 22 maggio – Ad una settimana dalla chiusura della campagna elettorale per le regionali ancora una volta si conferma il vecchio adagio secondo cui di tutto si parla meno che dei problemi concreti e dei programmi dei vari candidati. Solo in Rai si “mima” una sorta d’informazione di servizio con la proposta dei “siparietti” con i diversi candidati nelle diverse regioni: memoria di una par condicio di cui nessuno parla più ma che, “teoricamente” è ancora legge dello stato. I dati recenti parlano di un Renzi che abbina palazzo Chigi e Nazareno assicurandosi una presenza top level nei Tg, ma con meno “alibi” Salvini lo segue dappresso. Su Mediaset ogni scusa è buona (anche stasera) per lanciare il Campione di casa ed ex collega Giovanni Toti. Salvini, poi, in corpore vivo e con i suoi slogan (immigrati e rom) è di casa sempre e comunque su Tg4 che, oltre agli “scivoloni” dei servizi farlocchi anti rom dei talk di Rete4, ne produce la media di un paio a serata; questa sera riesce a illuminare rom italiani che litigano con rom rumeni. Sempre in tema di immigrazione la frana (parziale) delle accuse contro il giovane marocchino è riportata da tutti, ma alcuni (Tg4) appaiono indispettiti dalla possibile rottura del teorema barconi-terroristi e rincalzano sulle politiche securitarie.
L’apertura per le maggiori testate è sulla tegola della Ue sulla reverse charge. Più di 700 milioni di buco da sanare entro luglio. Tutti riportano che Padoan assicura che non scatteranno le clausole di salvaguardia: intervento pomeridiano dopo che il Ministro dell’Economia era già stato sulla bocca di tutti per gli accenti critici verso La Corte espressi su La Repubblica per la sentenza sulle pensioni: diverse testate riportano le critiche di “lesa Corte” da parte della destra che la Corte non ha mai amato.
Molto alta su quasi tutti l’attenzione su Palmira, nel giorno in cui gli uomini del Califfato giocano a miscelare in un fotomontaggio le vestigia del sito archeologico con cadaveri di bambini, accusando i media occidentali di occuparsi più dell’arte che delle vite umane. Tg2 prende per le corna il problema e rimanda le accise al mittente.
I riflessi dell’ulteriore scandalo del calcio scommesse sono ampiamente diffusi; vale la pena di segnalare che Tg5 quasi in apertura dedica 7 minuti di edizione al tema, intervistando il capo dello sport italiano Malagò. E sempre in tema di sport e Tv, gradevole la scelta di Mentana che si concede una pennellata sciovinista ma non banalmente legata al calcio, bensì alla conquista (fortunosa) della maglia rosa da parte di Aru al Giro d’Italia.
Sulla Rai buona attenzione al dramma di lavoratori della Whirlpool che manifestano Caserta e si apprestano a bloccare gli stabilimenti in tutt’Italia.
Il pendolo sui rapporti Grecia Ue sfiora sempre più il confine della rottura, anche se da Riga Tsipras – ripreso da TgLa7 e Tg2 – esprime ottimismo.
Su Tg3 e Tg1 buoni i servizi sulla Giornata della legalità di domani, a 23 anni dalla strage di Capaci. Buoni anche quelli che inquadrano la cattolicissima Irlanda alla prese con il referendum per la legalizzazione dei matrimoni omosessuali, dopo che la tappa intermedia sulle semplici unioni civili è già stata superata diversi anni fa.
Dati auditel dei tg di giovedì 21 maggio 2015
Fonte:www.tvblog.it