Renzi e l’amico Americano

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I Tg di venerdì 17 aprile – Che il clima intorno al premier non sia più quello di alcuni mesi fa già ieri lo manifestava la scarsa attenzione al viaggio di Renzi a Washington. L’incontro odierno e la successiva, lunga conferenza stampa congiunta, strappano l’apertura solo sulle testate Rai, mentre su La7 e Mediaset prevale il “Renzi nazionale”, ovvero quello delle presunte aperture alla minoranza interna ipotizzate nella conversazione riportata oggi da La Repubblica. Peccato, perché gli scambi tra i 2 Presidenti davanti ai giornalisti sono stati interessanti. Niente di clamoroso, ma la vicinanza anche emotiva di cui negli anni recenti si parlava nel caso di Bush e Berlusconi (o di Berlusconi e Putin) di cui si parlava a iosa, in questo caso ci è apparsa più reale e sostanziale. Su tutto, comunque, da segnalare la correttezza ed il buon livello degli scambi con la stampa.
Come si accennava l’attenzione alla politica interna al Pd, e ai suoi riflessi sul fronte delle riforme, è alta e diffusa, ma con ogni probabilità non affascina la massa dei teleutenti, anche perché utilizza più tecniche “citofoniche” che mediatiche: si dedicano i minuti giusti per non essere attaccati, alcune testate lo fanno rispettando le posizioni di tutti mentre altre agiscono in logica di “produzione esecutiva”, ma tutti si parlano addosso e appaiono membri del circolo del dopo lavoro della politica. Nessuno “spicca” per volontà di interpretare quello che è successo nelle ultime ore e che noi, umilmente riassumeremmo così: dopo la rottura in Direzione, i renziani hanno qualche timore e, sull’altro fronte, le opposizioni interne sono alla ricerca di un pur minimo alibi per far ritorno a tempo pieno nel Pdr, Partito di Renzi.
Per rimanere all’analisi politica e scovare qualche traccia di giornalismo dobbiamo rivolgerci a Mentana che fin dai titoli identifica la dinamica fondamentale di questa fase: tutto si gioca su immigrazione, sicurezza e rom. L’economia? Il jobs act? La riforma del Senato? Ma mi faccia il piacere! Nel giorno in cui Grillo torno a parlare di facile buonismo in relazione all’accoglienza degli disperati del mare, e l’immancabile Salvini (sempre più sponsorizzato da Tg4) rincara la dose ammaliato dai sondaggi, TgLa7 propone la riflessione più seria. Anche Tg2 rivela comunque più di qualche traccia di giornalismo, chiamando a commentare il dramma nel dramma, ovvero la rissa assassina sul gommone, i presidente delle comunità islamiche in Italia. Tg5 dedica la copertina all’insensibilità dell’Europa verso lo sforzo italiano nel Mediterraneo, facendo sue le critiche odierne della Cei (riprese da tutti).
La crisi inattesa della ex Indesit decretata dalla proprietà americana della Whirlpool scandalizza sindacati, governo e anche i Tg. A proposito di sindacati, le divaricazioni di giudizio tra Cils e UIl da una parte e Cgil-Fiom dall’altra sulla proposta di Marchionne di legare premi e aumenti alla produttività degli impianti, sono ampiamente presenti.
Primo titolo per TgLa7, e secondo per tutte le altre maggiori testate, l’avvitarsi della crisi greca e i riflessi immediati su borse e spread del ritorno al probabile default riattivano l’attenzione generale, dopo che il braccio di ferro tra Atene e Bruxelles era andato per quasi tutti in soffitta.

Dati auditel dei Tg di giovedì 16 aprile 2015
Tg1 – ore 13:30 3.512.000, 22,00% ore 20:00 5.988.000, 25,55%.
Tg2 – ore 13:00 2.363.000, 15,90% ore 20:30 2.077.000, 7,99%.
Tg3 – ore 14:30 1.592.000, 10,81% ore 19:00 1.636.000, 10,84%.
Tg5 – ore 13:00 2.978.000, 19,82% ore 20:00 4.249.000, 18,18%.
Studio Aperto – ore 12:25 1.827.000, 15,64% ore 18:30 703.000, 6,07%.
Tg4 – ore 11.30 400.000, 7,20% ore 18:55 732.000, 5,07%.
Tg La7 – ore 13:30 563.000, 3,51% ore 20:00 1.188.000, 5,01%.

Fonte:www.tvblog.it

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