I Tg di mercoledì 3 giugno – Rom e immigrati. La campagna delle regionali è finita ma l’inerzia di moto, con colonna sonora a base di slogan leghisti, continua a manifestarsi nell’informazione di serata, una parte della quale ha indossato e indossa le felpe di Salvini come se si trattasse di una linea griffata. A Mediaset sembra ci sia stata una divisione dei compiti: mentre tutti attaccano, come è logico, il governo di Renzi, Tg5 ipotizza il futuro della rinnovata Forza Italia (o come vorrà chiamarsi) mettendo la sordina alla Lega, al contrario di Studio Aperto e, soprattutto, di Tg4 che in una sorta di lottizzazione “ a destra” sembra siano stati assegnati all’ “alleato” Salvini, che però a più che doppiato i voti del partito del Capo. Sarà per il ruolo precedente di Toti alla direzione delle due testate, sarà perché Mario Giordano pensa di intercettare le tensioni delle periferie per risalire nello share (che punta al basso). Que sera, sera, ma questo strano schieramento nel campo Mediaset ha forse a che fare con gli accordi per la costruzione del listone per le politiche del 2018. Ovviamente per fare “ambient” i due Tg “leghisti” condiscono il piatto di portata (i rom assassini abbinati al Viminale che chiede alle regioni del nord di ospitare i profughi) con dosi industriali di cronaca nera e criminale. Questa sera, però, non sono soli. Anche sulle maggiori testate trovano spazio i due femminicidi di giornata, oltre agli sviluppi delle indagini sulla corsa folle e omicida dei giovani rom nella periferia della Capitale.
I dati dell’occupazione, che finalmente dà qualche segnale di crescita, sono in apertura sui Tg Rai, su La7 e anche su Tg5, e lo stesso vale per le proiezioni dell’Ocse. La pagina politica enfatizza un po’ su tutti la fuoriuscita dalla maggioranza dei due senatori centristi, mentre la creazione del gruppo autonomo dei 12 senatori fittiani compare in secondo piano e “scompare” sui Tg Mediaset. Brunetta, ripreso un po’ da tutti, dice in pratica che i 2 fuoriusciti fanno suonare le campane a morto per Renzi. Nessun giornalista gli fa la domanda sui 12 senatori (oramai ex Forza Italia) legati a Fitto.
La Grecia, il cui destino viene forse deciso nella cena che è in corso a Bruxelles, è presente su Tg3 e sulle testate delle ore 20. Lo stesso vale per le annunciate dimissioni di Blatter dalla Fifa, a solo 4 giorni dall’assemblea che lo aveva confermato per altri 5 anni alla guida del calcio mondiale. Segnaliamo il servizio su La7 che si interroga sulla tangente di 10 milioni per l’assegnazione dei mondiali al Sud Africa: cifra troppo bassa per essere presa a simbolo della corruzione tra i dirigenti Fifa. Anche la mobilitazione dei governi occidentali e degli Usa rimanderebbe a giochi di potere che esulano dalla corretta richiesta di onestà e trasparenza.
I Tg delle 19 accennano alla sciagura del pullman dei turisti italiani in viaggio per le cascate del Niagara. Quelli delle 20 fanno in tempo a dare i particolari e a mostrare le prime immagini. Per Tg2 la notizia è in apertura.
Dati auditel dei tg di martedì 2 giugno 2015
Fonte:www.tvblog.it