Un calcio alla decenza e alla cultura

I Tg di giovedì 19 febbraio
Tutte le testate, con l’eccezione di Tg3, aprono con lo scempio nel centro di Roma ad opera degli holligans olandesi nella Capitale per un incontro di calcio. Per Tg4 e Studio Aperto questo è il piatto (quasi) unico di serata, con il secondo che addirittura anticipa l’edizione con una straordinaria.
A parte questi eccessi, per contrasto la scelta del Tg diretto da Bianca Berlinguer che ha dedicato, si, un titolo, ma affronta la cronaca dopo 20 minuti di edizione, ci è sembrata sbagliata. Le immagini trasmesse da tutti sono infatti eloquenti quanto avvilenti per la coscienza civile, e lo scempio della fontana della Barcaccia a Piazza di Spagna ad opera di (alcuni) civilissimi olandesi ha generato un servizio addirittura irato su Tg2, per il quale il rigore dei nord europei contrasta nettamente con l’ignoranza e l’idiozia universalmente diffuse, a nord come a sud.
Sempre a proposito di nord e sud, l’accettazione da parte di Tsipras delle condizioni della innominabile troika per ottenere una proroga dell’assistenza finanziaria per le disastrate casse greche (apertura per Tg3), rappresenta un esito prevedibile. Meno prevedibile è l’evidente contrasto, riportato dalle maggiori testate, in terra tedesca tra la disponibilità della Merkel e la chiusura di Shauble. All’incontro dei ministri finanziari convocato d’urgenza per domani si vedrà quale linea avrà il sopravvento.
L’Ocse che promuove le riforme di Renzi vede quantomeno rosa-pallido per il Paese, in contrasto con i dati odierni dell’Istat che parlano tra l’altro di una famiglia su 4 che vive in povertà e 2 milioni e mezzo di giovani tra i 15 e i 30 anni che non studiano e non lavorano. Attenzione diffusa, con tanto di slide e cifre, per quasi tutte le testate.
La politica continua a rimanere gradevolissimamente bassa; così il passaggio del milleproroghe con la fiducia è affrontato di striscio, così come il caos in Forza Italia, con i riflessi della ulteriore frattura tra Berlusconi e Fitto presenti su Rai e La7 ma, ovviamente, non su Mediaset. Divertente su Tg2 il siparietto di Romani che critica Brunetta per gli aggettivi (mostruose) con cui ha etichettato le riforme fino a ieri votate anche da Fi.
La Libia e l’Isis scendono nelle scalette, a testimonianza di una certa aleatorietà nella determinazione delle scalette. Poco spazio alla notizia del maggiore contributo europeo all’Italia per i profughi e dell’ampliamento dell’azione di Triton. Meglio poco che niente. Su Mediaset, visto che tutto fa brodo, c’è spazio per la provocazione di un gruppo di rom che si impadroniscono di un’auto della polizia e si divertono a fare caroselli intorno a un loro campo. La Rai ci spiega che quella non era una volante vera, ma una macchina di scena.
Attenzione su tutti per i funerali della neonata di Catania, e grande spazio agli audio avvilenti delle telefonate tra i medici della clinica e il 118 siciliano.
Anche Gino Paoli è presente su tutti, ma non per l’ultimo album ma per una presunta evasione fiscale legata all’esportazione di un paio di milioni nelle banche estere.
Tg1 e Tg2 meritoriamente ritornano sulla squallida vicenda già presente ieri relativa agli agenti penitenziari di un piccolo sindacato che sul web avevano gioito per il suicidio di un detenuto nel carcere di Opera. In 16 sono stati sospesi dal servizio. Almeno questo…
Alberto Baldazzi
Dati auditel dei Tg di mercoledì 18 febbraio 2015

Tg1 – ore 13:30 4.098.000, 22,65% ore 20:00 6.608.000, 25,15%.
Tg2 – ore 13:00 2.911.000,17,31 % ore 20:30 2.552.000, 9,07%.
Tg3 – ore 14:30 1.849.000, 11,03% ore 19:00 2.240.000, 11,12%.
Tg5 – ore 13:00 3.697.000, 21,80% ore 20:00 5.291.000, 19,91%.
Studio Aperto – ore 12:25 2.005.000, 14,45% ore 18:30 1.050.000, 6,41%.
Tg4 – ore 11:30 555.000, 6,92% ore 18:55 813.000, 4,08%.
Tg La7 – ore 13:30 644.000, 3,56% ore 20:00 1.515.000, 5,73%.

Fonte:www.tvblog.it

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