I Tg di martedì 6 giugno – In apertura su tutte le testate l’ulteriore attentato terroristico di metà pomeriggio davanti a Notre Dame. Per fortuna nessun “danno grave”, ma è sintomatico che un ulteriore lupo solitario sia riuscito a calamitare l’attenzione di mezzo mondo. Nei servizi di tutti il ricorso massiccio ai filmati postati dai semplici cittadini e dai tanti turisti, dentro e fuori della Cattedrale parigina. Tra questi spicca quello dei fedeli seduti nei banchi della chiesa con le mani alzate, prima dell’ok delle forze dell’ordine che ne hanno autorizzato l’uscita.
Grande attenzione alla rivelazione della presenza in un altro attentato, quello di sabato a Londra, di un italo-marocchino tra i 3 terroristi di London Bridge (uccisi dalla polizia) che hanno fatto diverse vittime. Il 22enne radicalizzato viveva in Marocco, ma sua madre era tornata a vivere nella natia provincia di Bologna. Nei titoli su tutte le testate, che in molti casi intervistano ignari concittadini della madre del terrorista. Anche in questo caso sembra che i servizi italiani avessero attenzionato anche quelli britannici sulla potenziale pericolosità del giovane.
In una serata in cui i temi del terrorismo, del medio oriente e del fenomeno migratorio, occupano buona parte delle scalette, c’è da segnalare l’attenzione di TgLa7 all’evoluzione della campagna curdo-araba per la liberazione di Raqqa dall’Isis. L’arresto a Palermo di numerosi “scafisti di lusso”, ovvero di delinquenti che avevano organizzato una prima classe per i trasferimenti di merci da contrabbando e profughi (e forse di terroristi) dalla sponda sud del Mediterraneo alla Sicilia, è nei titoli di Studio Aperto, Tg3, Tg4 e Tg5. Se ne occupa anche Tg2, che riflette su viaggi ben diversi da quelli della speranza.
Trump che “si prende il merito” della crisi del Qatar, avendo contribuito alla rottura del fronte sunnita , compare su Tg5.
Passando alle notizie dall’interno, Tg1, Tg3 e Tg5 ritornano sull’ipotese di differimento della pena o degli arresti domicialiri per il “malato” Riina, dando la parola a diversi magistrati che si dicono assolutamente contrari, ribadendone la pericolosità. Tg1 ripropone lo sdegno parenti delle tante vittime della mafia. Tg2 riporta anche le posizioni più garantiste. Tg5 propone l’intervento del direttore del Dubbio Sansonetti secondo il quale la sentenza della Cassazione è un “colpo al populismo giudiziario”.
L’accettazione delle eventuali responsabilità del Comune da parte della Sindaca di Torino Appendino, dopo il sabato folle che ha provocato 1.500 feriti, appare (a noi) più che dignitosa. Nei titoli per La7.
La legge elettorale, che procede con relativa tranquillità in una Camera praticamente vuota, è “disturbata” dalle dure dichiarazioni di Napolitano che, per Tg5, “boccia il patto”. Grillo in giornata fa alcune dichiarazioni che fanno pensare ad un volta faccia, ma “mi dicono che non è vero” (Tg3).
L’Alitalia che, – sembrerebbe – fa gola a ben 32 soggetti che hanno ufficialmente manifestato un qualche interesse, compare in un servizio del Tg3.
Nella parte bassa delle scalette diversi titoli e servizi sulla consegna delle prime casette per i terremotati di Arquata, in un clima di diffusa insoddisfazione e confusione.