Riina – “Una morte dignitosa”

I Tg di lunedì 5 giugno – L’invito della Cassazione nei confronti del Tribunale di Sorveglianza di Bologna a riconsiderare il differimento della pena o gli arresti domiciliari per il pluriergastolano Totò Riina (86 anni), per potergli garantire una “morte dignitosa”, solleva – com’era inevitabile – sconcerto e polemiche che di riflettono nei Tg di serata. Così il sabato dell’attentato a Londra e dei feriti nella bolgia di Torino “scalano” dalle aperture di Tg4, TgLa7 e Tg2. Tralasciando lo stato di salute del capo di Cosa Nostra, su cui nessun servizio si spende più di tanto, la prospettiva che l’orditore delle stragi di Capaci e di Via D’Amelio possa godere delle misure alternative raccoglie lo sdegno dei Tg Mediaset, con Tg4 che dedica il suo primo servizio ad una ricostruzione della carriera criminale della “bestia”, per poi intervistare la figlia del generale dalla Chiesa (ripresa anche dal Tg2), il cui padre non ha goduto di “una morte dignitosa”. Analizzando l’orientamento della Cassazione che, comunque lo si interpreti, manifesta l’umanità del nostro sistema giudiziario, Mentana mette sui due piatti della bilancia il diritto ad una morte dignitosa, e la sensibilità dei familiari delle tante vittime. Tg2 sottolinea l’indubbia pericolosità del condannato che anche dal 41 bis ha in più recenti occasioni dimostrato la sua bestialità omicida.

L’altra notizia dl giorno è l’isolamento del Qatar, accusato di finanziare gruppi estremisti e lo stesso terrorismo jihadista, con 6 paesi arabi che ne espellono gli ambasciatori e l’Arabia Saudita che chiude i confini terrestri della piccola penisola. Alta nei titoli per tutti (apertura per Tg3), i Tg Rai e quelli delle 20 sottolineano come questa mossa, chiaramente in chiave anti-Iran, derivi dalla destabilizzazione dell’area generata dalla visita del Presidente Trump. Nessuno si sbilancia su quelli che potranno essere gli sviluppi della apicale crisi diplomatica, mentre numerosi sono i servizi che enumerano i tanti investimenti di questo piccolo ma ricchissimo paese del Golfo Persico in tutta Europa. Tg4 denuncia i finanziamenti a 33 moschee ed istituti islamici in Italia, mentre le altre testate segnalano gli investimenti nei campi più diversi, dai grattacieli milanesi alle quote bancarie, alle compagnie aeree, alla casa di moda Valentino.

Le indagini sull’ulteriore attentato londinese occupano le restanti aperture. A tenere banco, a tre giorni dal voto politico, è la polemica per le marcate falle nella sicurezza, dato che almeno uno degli attentatori sarebbe stato un personaggio “ad alto profilo” e “attenzionato” come islamista radicalizzato. La May sembra in difficoltà, e Corbin ne chiede le dimissioni.

Spazio risicato per la politica, con la vigilia del voto della nuova legge elettorale che trova menzione solo nei titoli bassi dei Tg Rai.

Per la cronaca, diversi servizi aggiornato sulle condizioni dei feriti di Piazza San Carlo, mentre ancora non emergono le cause di un fuggi fuggi che è stato la causa di oltre 1.500 feriti.

La rimessa in libertà del giovane rom precedentemente imputato per il rogo di Centocelle, rilasciato “in mancanza di gravi indizi di colpevolezza”, figura nei titolo per tutti salvo Tg2 e Tg La7.

L’odierna giornata mondale dell’ambiente, che vede tutto il mondo “schierato” contro l’America di Trump, ottiene attenzione diffusa a fine edizione su molte testate. Buone le copertura di Tg5 e Studio Aperto sugli effetti macroscopici del cambiamento climatico, mentre Tg3 e Tg2 propongono approfondimenti sui proventi dal riciclo delle plastiche e le diverse tecnologie verdi per il riutilizzo dei derivati del petrolio.

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