I Tg di martedì 20 dicembre – Non è il momento delle analisi e degli approfondimenti che, seppur raramente, talvolta si incontrano nell’informazione di serata. Lo sconcerto per la strage di Berlino avvolge tutto e tutti. Mentre l’uccisione dell’ambasciatore russo ad Ankara è un grave fatto ma “lontano” dalla vita di tutti i giorni, il mercatino natalizio nella vera capitale dell’Europa annichilito dal tir assassino rappresenta un lutto collettivo e condiviso. Tutte le testate vi dedicano parte consistente delle edizioni, anche se riassumere il contenuto dei servizi risulta difficile e, forse, inutile. Da “ricordare” il volto e il discorso della Merkel che esprimono sconcerto misto alla volontà di non stravolgere le regole e le sensibilità della democrazia. L’apertura ribadita verso i profughi le fa onore, ma le farà perdere consensi. Alcune testate ci presentano il volto e la storia di Fabrizia Di Lorenzo, la ragazza italiana ancora dispersa ma, con ogni probabilità, tra le 12 vittime di un atto con altrettanta probabilità di matrice terrorista. Una ragazza che aveva deciso di essere europea con la testa e con il cuore. E, dai post sui suoi profili social, una grande europea.
Il discorso di Mattarella ai rappresentanti delle massime istituzioni è compresso dalla cronaca degli attentati. Nei titoli su Tg1, Tg3 e Tg5, l’intervento è tutt’altro che rituale e rappresenta, forse, quel cambio di passo che quasi sempre il Quirinale manifesta dopo i primi anni di assestamento.
Mediaset continua ad occuparsi poco di se stessa: solo su Rai e La7 in evidenza l’ulteriore mossa di Bollorè che oramai controlla il 25% delle azioni. L’avvitamento della vertenza Almaviva è meritoriamente presente sui Tg Rai.
Beppe Sala che torna a Palazzo Marino e l’Oref – struttura interna di controllo del Campidoglio – che boccia il bilancio previsionale di Roma Capitale ( aggiungendo ulteriori ombre sul futuro della Giunta Raggi) compaiono nei titoli di Tg1, Tg3, Tg5 e – con grande enfasi – di TgLa7.
Alberto Baldazzi