I Tg di giovedì 9 marzo – Il crollo alle 13.30 del cavalcavia di Castelfidardo sulla A14, col suo bilancio di 2 morti e tre feriti, s’impone sulle aperture di serata: primo titolo per tutti, grandi spazi sulle testate Mediaset, con Tg5 che vi dedica la copertina e Tg4 che, oltre a presentare 4 servizi, si occupa della tragedia per tutta la seconda parte dell’edizione. Quello di oggi è il secondo cavalcavia crollato in pochi mesi. Le immagini del ponte riverso, venuto giù mentre si compivano operazioni di ampliamento e manutenzione, generano grande sconcerto e amara rassegnazione per un Paese in cui, nonostante le attenzioni, commenta anche Mentana, ogni settimana qualcosa crolla.
Scalzati dalle aperture, gli eventi della giornata politica si alternano tra il secondo ed il terzo titolo sulle testate Rai e La7. La legge delega che introduce il reddito di inclusione per 400 mila famiglie scavalca su Tg1 e La7 l’apertura del nuovo vertice europeo con la riconferma di Tusk alla guida del Consiglio d’Europa, mentre su Tg2 e Tg3 la battaglia sui temi dell’immigrazione dell’Italia a Bruxelles precede i nuovi provvedimenti. Il provvedimento contro la povertà ottiene titoli bassi su Studio Aperto e Tg5 mentre su Tg4, come talvolta capita, entrambe appaiono non pervenute. Per i temi continentali segnaliamo sul Tg3 la lunga intervista all’editorialista Roberto Sommella, per il quale l’Europa sta provando un rilancio per riacquisire al più presto uno spirito originario che al momento appare solo un ricordo.
Le indagini sul Campidoglio ed il caso Consip, dopo il furore delle scorse settimane, sembrano non interessare più di tanto e persistono solo nei titoli di Tg1 e Tg La7. La diffusione delle conversazioni di whatsapp di Romeo e Marra, ma anche i testi degli interrogatori, parlano da soli, ma Mentana coglie comunque l’occasione per esplicitare l’ovvio: a differenza di quanto affermato dalla Sindaca Raggi, Marra tra i 23 mila dipendenti comunali non era “uno dei tanti”. In basso nelle scalette i movimenti all’interno del Pd in logica primarie, così come gli annusamenti sul programma comune tra i partiti della destra.
La sentenza “storica” di un tribunale fiorentino che ha convalidato l’adozione, già riconosciuta 3 anni fa da un tribunale inglese, di due bambini da parte di una coppia omosessuale, conquista titoli su Tg4, Tg1 e Tg5, con la testata di Mario Giordano che parla di “caduta dell’ultimo tabù” in materia di adozioni.
L’epilogo della battaglia di Antonio Forchione, con il reintegro dell’operaio 55enne di Rivoli licenziato dalla Oerlikon dopo 27 anni a seguito di un i trapianto di fegato, è una brutta storia che ieri era comparsa sui siti e rilanciata da TgLa7. E’ paradossale dovere oggi applaudire lo scampato pericolo, che viene comunque celebrato in molti titoli (Tg3, Tg1 e Tg La7) e diversi servizi.
Continuano sui Tg Rai (titolo per Tg3) i reportage dalla battaglia di Mosul, in un’area in cui si preannuncia il dispiegamento di forze da parte dell’America di Trump.
Da Tg3 segnaliamo un titolo sulle manifestazioni a San Severo contro gli attacchi e le intimidazioni della criminalità mafiosa, riprese anche nei servizi di Tg4, Tg1 e Tg5.
Obbligatoria in chiusura per i Tg delle 20 la clamorosa e storica rimonta del Barcellona sul Paris Saint Germain, un’impresa che guadagna un titolo sia su Tg1 che su La7.