I Tg di mercoledì 8 marzo – Nella giornata internazionale delle donne, lo sciopero delle lavoratrici in 50 paesi suona come denuncia delle diffuse inculture che promuovono disuguaglianze e violenze di genere, e trionfa nelle aperture di tutte le testate salvo TgLa7. Tante e diversificate le testimonianze offerte, ma su tutto spicca la scelta del Tg2 di dedicare ai temi della lotta delle donne l’intera edizione che viene condotta dal Gianicolo, ai piedi del monumento ad Anita Garibaldi. Più che un clima di festa, nei tanti servizi e collegamenti a prevalere sono toni rivendicativi e di dura denuncia, come mai li avevamo ascoltati nelle precedenti ricorrenze. Anche il discorso del Presidente Mattarella (ripreso da tutte le testate), che indica il femminicidio come una “tragica ed inquietante emergenza sociale”, nel clima generale contribuisce a dare della giornata una connotazione di reale lotta. La chiusura di Tg2 propone una foto di gruppo di parte della redazione femminile della testata. Anche Mediaset, che alterna a testimonianze di soprusi e violenze quelle di riscatto, offre un quadro più che dignitoso, così come le altre testate Rai. Ritornando alla scelta di Tg2, qualcuno potrebbe vederla come una forzatura e, certo, qualche pennellata retorica non manca come, ad esempio, il servizio dal Kenia sulla novella Lisistrata che invita le donne allo sciopero del sesso per indurre gli uomini a impegnarsi sulle questioni politiche sociali. Ma il bilancio di questa serata di informazione ci porta a pensare (o a illuderci) che il movimento internazionale delle donne sia in grado di ridiventare “tale”, soprattutto sulla scorta delle mobilitazioni anti-Trump negli Usa. Ce ne sarebbe, là come, qui, grande bisogno.
Anomalia della serata, Tg La7 non dedica un titolo alla ricorrenza (che è coperta comunque da 2 lunghi servizi), e apre invece sull’incoerenza europea che porta oggi Bruxelles a criticare l’Italia per l’inefficace gestione dell’accoglienza dei profughi, cui Gentiloni risponde abbastanza duramente nel suo discorso in Parlamento. Un’incoerenza che poggia sia sugli impegni europei non rispettati, sia sulla recentissima sentenza della Corte Europea che ha riconosciuto il “non obbligo” di accogliere (ripresa da Tg3 e gli altri Tg delle 20). Il tutto fa parlare Mentana di “un’Europa alla rovescia”. La vigilia del vertice europeo che potrebbe dare sostanza alla nascita di un’Unione a 2 velocità, riceve nel complesso poca attenzione, mentre a prevalere è lo strabordante intervento di Di Maio che accusa gli ultimi governi di aver fatto “più danni della seconda guerra mondiale”. Sempre per la politica un po’ tutti riportano le dichiarazioni di Renzi a Porta a Porta, che sanciscono in pratica la fine della legislatura alla scadenza naturale.
Per l’economia, spazio soprattutto su Tg3 (che ospita a lungo Poletti) alle proposte del governo sui voucher e alla flat tax per invogliare i ricconi “esteri” a stabilirsi in Italia dove godrebbero di una fiscalità “di vantaggio”. Non sembra un coniglio uscito dal cilindro, visto che Mentana riporta che l’analoga manovra in Gran Bretagna dal 2012 ha portato entrate aggiuntive per 8 miliardi di sterline.
TgLa7 dedica titolo e servizio al processo Mafia Capitale, che ha visto la prima udienza delle 7 previste per la testimonianza di Buzzi, segnalando che dopo l’esplosione di un paio di anni fa, non sene parla praticamente più. Tg1 propone un servizio sulle condanne dei cerchio magico di Bossi.
Per gli esteri proseguono su Tg3 e Tg1 i collegamenti da Mosul, questa sera proposti anche da TgLa7.
I Tg Rai salutano mestamente la scomparsa a 83 anni di Danilo Mainardi, volto di divulgatore scientifico caro a diverse generazioni di teleutenti che ha contribuito a farci capire che gli animali non sono un “di più” nel mondo che, spesso indecentemente, popoliamo.