I Tg di mercoledì 29 marzo – Toni festosi della May nell’intervento al Parlamento britannico nel giorno che inaugura il lungo e complesso processo della Brexit Apertura per tutti. Tg4 tenta di propone un rapido (e semplicistico) “cosa cambia”. Sulle testate maggiori prevalgono i toni tutt’altro che allegri dei leader di Bruxelles e delle maggiori capitali europee . Su Tg5 compare una Merkel corrucciata, mentre un Hollande (agli sgoccioli) si mostra risentito è quasi vendicativo. Alfano è la voce italiana di giornata ripresa da tutti, ma alquanto incolore. Tg3 da’ qualche numero che, certo, sono in grado di smorzare il sorriso della May, e poi intervista molti giovani italiani residenti a Londra e, ovviamente, preoccupati. La Scozia che vuole dividersi dall’Inghilterra per rimanere in Europa viene trattata da Downing Street con un protettorato dell’era post coloniale. L’unica (amara) consolazione è che l’irresponsabilità politica non è una merce diffusa solo in Italia.
Per fortuna le nubi fosche di serata sono in parte sgombrate da qualche buona notizia che solleva l’amor proprio nazionale: il varo della legge che protegge senza se e senza ma i minori che sbarcano in Italia. Siamo i primi in Europa, e gli organismi internazionali invitano (una volta tanti) gli altri paesi a copiarci. Apertura per Tg3 e titoli per Tg1 e Tg2. L’altra buona notizia viene dall’Ocse che reputa la scuola dell’obbligo italiana la più inclusiva e meno vessata dalle differenze di ceto e di classe. Insomma, La Costituzione sul diritto allo studio funziona, almeno fino ai 16 anni. Dopo il discorso è assai diverso. Nei titoli per Tg3 e TgLa7.
Come nelle passate serate la cronaca della violenza cieca e diffusa invade le scalette, soprattutto su Mediaset. Il brutale delitto di Alatri è nei titoli per tutti, con l’eccezione di Tg2. Ancora tanta cronaca: titolo e molto spazio sui femminicidi, 3 in 24 ore. Passando ai femminicidi “di giornata”, se ne contano 3 o 4. Nei titoli per Studio Aperto e Tg4, nei servizi per gli altri. Tg2 da diverse settimane riporta in alto a destra il counter dei femminicidi: siamo arrivati a 18 dall’inizio dell’anno.
La cronaca giudiziaria si incentra sulle prime dichiarazioni di Carminati al processo Mafia Capitale, con le quali rivendica di essere un vecchio fascista degli anni ’70, parla bene di Buzzi è male dei vertici del Comune. Nei titoli per Tg1, Tg5 e TgLa7. Altro tema ampiamente trattato è la testimonianza di Emiliano davanti agli inquirenti romani nel procedimento Consip.
Le proteste anti-Tap continuano ad animare le cronache dalla Puglia, mentre i teleutenti avranno capito ben poco delle manovre sulla legge elettorale, anche perché c’è ben poco da capire; immancabilmente nei titolo per TgLa7.
Nei titoli per Tg4 e Tg2 (presente anche su La7) l’allarme per la recrudescenza del morbillo frutto della diminuzione delle vaccinazioni, a sua volta frutto malato della fake news che girano soprattutto su internet.
Alberto Baldazzi