I Tg di mercoledì 2 marzo – Apertura per Tg2, Tg3, Tg5 e Studio Aperto sull’allarme lanciato dai servizi segreti sulla crescita del rischio di infiltrazioni terroristiche proveniente dai flussi di profughi dei Balcani. Con ogni probabilità questo ampio schieramento in campo dell’informazione di serata sul tema sicurezza è anche sospinto dalle dichiarazioni di ieri del Segretario della Nato, che ha a sua volta denunciato analoghi rischi, senza però affiancarvi alcuna evidenza. In qualche misura, però, è come se questi Tg avessero “timbrato il cartellino” in quanto, nel corpo dei servizi, l’allarme appare alquanto sbiadito. Sempre in tema, Tg La7 è l’unico che riporta le indiscrezioni di fonte francese che ipotizzano per gli imminenti europei di calcio alcune partite giocate a porte chiuse, sempre per il rischio attentati. Tra queste, quelle dell’Italia, in quanto, afferma Mentana, “la candidatura della guida italiana ad una imminente operazione militare congiunta in Libia metterebbe il nostro Paese in prima linea rispetto a vendette terroristiche”. Della possibile maggiore esposizione italiana parlano anche Tg1 e Studio Aperto. Rimanendo in argomento, Tg3 propone un’interessante analisi sulla “carne da cannone dell’Isis”, ovvero su molti giovani siriani arruolati come combattenti che manifesterebbero forte insoddisfazione e la volontà di abbandonare il campo.
Sul fronte profughi, da segnalare come all’apertura sui rischi terrorismo si abbini l’attenzione sulla situazione ai confini della Macedonia e a Calais. Ottime le coperture delle testate Rai, arricchite (è il caso di Tg3) da interessanti testimonianze di alcuni giovani afghani. Mentre ieri la notizia era stata solo accennata, stasera ampio spazio alla decisione UE di stanziare 700 milioni ai paesi di prima accoglienza e, soprattutto, della Grecia alle prese con più di 70 mila profughi sul suo territorio. Questa decisione è con ogni probabilità da mettere in riferimento alle dichiarazioni di due giorni fa della Merkel che, in qualche misura, hanno rotto l’isolamento della Grecia: quando Berlino parla, Bruxelles risponde.
La bagarre in Aula e in Commissione sull’”ultima trovata” per buttarla in caciara, ovvero i rischi legati all’applicazione della direttiva europea sul pignoramento delle case dopo sette rate di mutuo non pagate, conquista l’apertura di Tg La7 e Tg4. Scommettiamo che anche questa querelle si risolverà in un nulla di fatto. La buona notizia – ripresa nei titoli da quasi tutti e in apertura da Tg1 – è che finalmente l’omicidio stradale è legge dello Stato, quella cattiva è che ancora una volta il governo ha dovuto (o voluto) mettere la fiducia, con tanto di “supporto indiretto” dei verdiniani che hanno votato contro, ma assicurato il numero legale, mentre le altre opposizioni hanno abbandonato l’Aula. I due miliardi e mezzo per la ricerca risaltano nell’odierno annuncio di Renzi, che riscontra titoli sui Tg Rai e Tg5. Un altro annuncio viene dal Ministro della Giustizia Orlando che, intervistato da Tg2, assicura a breve la riforma della giustizia con conseguente diminuzione ad un massimo di due anni dei tempi per i processi di primo grado.
La notizia era attesa: il matrimonio tra Gruppo Espresso e La Stampa produce un altro polo fortemente concentrato nell’informazione a stampa. Più che di rafforzamento si può parlare, però, dell’unione di due debolezze, vista la crisi abissale in cui versano i quotidiani cartacei. Non a caso nella stessa giornata la famiglia Agnelli ha annunciato il disimpegno dall’altro importante quotidiano nazionale, il Corriere della Sera.
In conclusione segnaliamo come il “super tuesday” che ha animato maratone notturne e, in tutta la giornata, i siti d’informazione, riscontri grande attenzione su tutte le testate, con i Tg Mediaset, in qualche misura, “affascinati” dalle vittorie di Trump. Il filosofo Garimberti sul Tg1 cerca di analizzare le ragioni di questo nuovo populismo made in Usa.