I Tg di lunedì 10 aprile – La manomissione di alcune intercettazioni relative all’indagine Consip, ampiamente diffuse dalla stampa ed aventi per oggetto il padre dell’ex premier Renzi, raccolgono le aperture di Tg La7 e tutte le testate Rai. L’ipotesi che un carabiniere del Noe, il capitano Scarfato, abbia manipolato le intercettazioni ambientali, facendo risultare come detta dall’imprenditore Alfredo Romeo una frase che provava un suo incontro con Tiziano Renzi (l’audio sarebbe stato invece di Italo Bocchino), avvalorando così una linea d’indagine mirata a tirare in ballo anche l’allora premier come complice del tentativo di insabbiare il tutto, è un fatto di prima gravità, anche se nei servizi si fatica a trovare il nostro ragionamento esposto esplicitamente. Tutte le testate riprendono il commento del l’ex premier Renzi: “La verità alla fine viene a galla”, mentre Mentana sintetizza a chiusura del servizio il pensiero di tutti: si chiarisca fino a che punto questa manipolazione sia stata accidentale, e si diano risposte all’opinione pubblica.
Sempre in merito a questo “colpo di scena” all’interno dell’inchiesta Consip, va segnalato che se Tg5 vi dedica un certo spazio, su Studio Aperto risulta non pervenuto. Fa poi sorridere che Tg4, pur avendola nei titoli, dopo i tanti servizi dedicati nei mesi scorsi al coinvolgimento del familiare dell’ex premier, se la cava stasera in con una quindicina di secondi da studio.
A seguire sulle testate Rai e La7 è lo scontro tra Marika Cassimatis ed il gotha di M5S; secondo titolo anche per Tg5. Ad alternarsi nei servizi i giudizi politici bipartisan sulla farraginosità democratica del movimento, con Grillo che dopo che il Tribunale di Genova ha accolto il ricorso della candidata da lui “scomunicata”, continua dal blog a negarle il simbolo, con il rischio che i Cinque Stelle finiscano per non potersi presentare nella città natale del comico. Il commento della Cassamatis: “Fidarsi di Grillo non Fa giurisprudenza”.
Ma è la cronaca a tener banco stasera sulle testate Mediaset, che aprono tutte sulle ricerche dell’assassino di Budrio, Igor Vlacavic, in fuga da ormai 9 giorni per le campagne del ferrarese. La caccia all’uomo, che vede ormai coinvolti oltre mille operatori della sicurezza provenienti da tutta Italia, è una storiaccia d’altri tempi che attrae anche il Servizio Pubblico e La7 (titolo basso e servizio a fine edizione per tutti). Sulle testate Mediaset minori trova il suo trionfo: tre titoli per Studio Aperto, mentre il Tg4 vi dedica almeno i due terzi dell’edizione. Abbiamo poi teso l’orecchio al linguaggio usato dal Tg di Mario Giordano, che negli scorsi giorni ha giocato con la personalità del fuggitivo pluriomicida, passato dal “killer dai mille volti” al “mostro”, o più semplicemente etichettato “la belva”.
L’imminente approvazione del DEF viene trattata sui Tg Rai e quelli delle 20 a metà edizione (titoli per i Tg Rai e La7), con Tg1 che si interessa più degli altri della manovra correttiva richiesta dalla Commissione Europea.
Per gli esteri, le nuove mosse dell’amministrazione americana sui fronti caldi di Siria e Corea del Nord si accompagnano alle ulteriori misure di sicurezza intraprese dall’Egitto, che sarà meta del pellegrinaggio di Papa Francesco subito dopo Pasqua, con il Presidente El Sisi che annuncia uno stato di emergenza per 3 mesi (titoli per Tg3 ed i Tg delle 20). Le straight di cristiano copti di ieri sono riprese trasversalmente attraverso le interviste a cittadini egiziani quasi assuefatti alla violentadi integralista che miete così tante vittime. Segnaliamo infine l’attenzione di Tg5 ad alcune dichiarazioni della Le Pen in odore chiaramente negazionista (titolo) Sui crimini francesi contro gli ebrei durante il regime di Vichy.
In chiusura su molte testate la morte dell’armatore Carlo Riva, creatore degli indimenticabili motoscafi famosi in tutto il mondo, vero oggetto di culto dei vip a partire dagli anni 50.